Riso Rosso Fermentato: rimedio naturale per il Colesterolo

Il riso rosso fermentato è usato negli integratori per il controllo dei livelli di colesterolo. Aspetto peculiare di questo preparato è la sinergia di due regni: quello vegetale, rappresentato dal riso, e quello dei miceti, costituito da Monascus purpureus.

Come si prepara il riso rosso fermentato

Il procedimento per ottenerlo prevede la fermentazione per nove giorni di riso (Oryza sativa),precedentemente cotto, con il micete. Tale preparazione viene utilizzata come alimento in Cina, sia per le sue proprietà coloranti e conservanti, sia per le proprietà salutistiche (ipolipidemizzante, ipotensivo ed ipoglicemizzante).
Responsabili di questi effetti terapeutici sono delle molecole prodotte dal micete dette monacoline, che devono essere presenti per legge nell’estratto in numero di almeno 10 e in concentrazione totale superiore allo 0,4%.

Di tale 0,4%, il 90% circa è rappresentato dalla monacolina K, la cui struttura chimica è in tutto e per tutto uguale alla lovastatina.

Le monacoline sono un gruppo di metaboliti  prodotti dalla fermentazione del riso rosso ad opera del lievito Monascus purpureus. Di tali molecole, la più importante è la monacolina K, che ha una struttura molecolare simile alla lovostatina, precursore delle statine, classe di farmaci elettivo per il trattamento delle dislipidemie e del controllo del colosterolo.

Questa similarità molecolare corrisponde ad una similitudine funzionale: la monacolina è impiegata nel controllo dei livelli  di colesterolo nel sangue.

La monacolina è stata scoperta nel 1979 dal professor Aika Endo dell’Università di Tokio. Studiando la fermentazione del lievito Monascus purpureus, scoprì che un metabolita prodotto nel processo fermentativo inibiva l’enzima HMG-CoA-reduttasi (3-idrossi-3-metil-glutaril-CoenzimaA-reduttasi), enzima  principale coinvolto nella sintesi del colesterolo epatico. Tale metabolita era la monacolina K. Il principale organo bersaglio su cui agisce la monakolina K per ridurre le concentrazioni di colesterolo è il fegato.

Gli autori Rader e Baker si spingono fino a valutare la possibilità di somministrare riso rosso a pazienti intolleranti alle statine di sintesi per ben 24 settimane. Nello studio, verificato su un numero minimo di persone,  sono state utilizzate dosi elevate di riso rosso (1800mg, due volte al giorno), rilevando una riduzione del colesterolo totale e Ldl: nello studio non sono stati segnalati  non sono stati segnalati casi di mialgia nei pazienti trattati.

Inoltre, il riso rosso, in uno studio di Hermans e Ahn, associato a un estratto di olivo si è visto in grado di ridurre il colesterolo senza ulteriori effetti collaterali, anche in pazienti che soffrivano di mialgia come effetto collaterale dell’uso di statine.

Gli studi attali confermare che, a parità di effetto, la sindrome di affaticamento e la mialgia è ridotta, rispetto ad altre statine di sintesi.

Inoltre, sono da considerare le possibili interazioni con altri farmaci. La monacolina K costituisce il substrato del citocromo 3A4 e se somministrata in concomitanza con altri farmaci che inibiscono il citocromo 3A4 (estratto di semi di pompelmo, fluconazolo, macrolidi, ketoconazolo, berberina, etc.) può provocare rabdomiolisi.

A livello di organismi di europei è in corso un dibattito, ancora aperto, sulla sicurezza e sui potenziali effetti indesiderati della monacolina K.

Gli autori Rader e Baker (David Becker e Ram Gordon, cardiologi del Chestnut Hill Hospital, in uno studio del 2009) condotto da si spingono fino a valutare la possibilità di somministrare il riso rosso a pazienti intolleranti alle statine di sintesi per ben 24 settimane. Nello studio, verificato su un numero minimo di persone,  sono state utilizzate dosi elevate di riso rosso (1800mg, due volte al giorno), rilevando una riduzione del colesterolo totale e Ldl: nello studio non sono stati segnalati  non sono stati segnalati casi di mialgia nei pazienti trattati.

Gli studi attali confermare che, a parità di effetto, la sindrome di affaticamento e la mialgia è ridotta, rispetto ad altre statine di sintesi.

Inoltre, sono da considerare le possibili interazioni con altri farmaci. La monacolina K costituisce il substrato del citocromo 3A4 e se somministrata in concomitanza con altri farmaci che inibiscono il citocromo 3A4 (estratto di semi di pompelmo, fluconazolo, macrolidi, ketoconazolo, berberina, etc.) può provocare rabdomiolisi.

A livello di organismi di europei è in corso un dibattito, ancora aperto, sulla sicurezza e sui potenziali effetti indesiderati della monacolina K.
[

Interazioni del lettore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CONDIVIDI L'ARTICOLO

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su email
Email
Condividi su whatsapp
WhatsApp

ALTRI ARTICOLI