Rimedi Naturali per la gastrite

Omeopatia, fitoterapia e gemmoterapia sono tre approcci terapeutici molto efficaci per trattare le gastriti acute e croniche, poiché agiscono sulle cause del disturbo sia a livello organico, proteggendo la mucosa e modulando le secrezioni gastriche, sia a livello psicosomatico.

Come si manifesta la gastrite

La gastrite È un’infiammazione della parete interna dello stomaco, la mucosa gastrica. Si distinguono due forme differenti: la gastrite acuta e la gastrite cronica. Quella cronica È la forma che comporta più conseguenze perché È il risultato della presenza continuata nel tempo di fattori irritanti. La gastrite acuta si presenta con sintomi quali nausea, eruttazioni, gonfiore, senso di peso nella regione epigastrica, vomito; a volte sono presenti anche febbre e cefalea.

Quali sono le cause della gastrite

La gastrite acuta È scatenata da una serie di fattori: utilizzo continuato di farmaci antidolorifici e antinfiammatori (FANS – Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) come l’aspirina, il fumo, l’alcol, gli abusi alimentari, l’utilizzo di spezie e di sostanze irritanti, infezioni sistemiche batteriche o virali (es. citomegalovirus, salmonella), stress intensi, traumi, ustioni, interventi chirurgici. Una volta rimossa la causa, in genere la gastrite acuta si risolve spontaneamente.

A differenza della forma acuta, la gastrite cronica presenta un’alterazione permanente della mucosa gastrica. È una patologia frequente nel mondo occidentale che spesso decorre in modo asintomatico, perciò È più difficile da diagnosticare. La sintomatologia si sviluppa gradualmente e quando si manifesta provoca un mal di stomaco sordo, difficoltà digestive, inappetenza, nausea, sensazione di stomaco pieno dopo i primi bocconi di cibo. Uno dei fattori di rischio per lo sviluppo della gastrite È l’infezione da parte di un batterio, l’Helicobacter Pylori (HP); ma sono molte le condizioni, in particolare ambientali e psicologiche, che causano la patologia. Un ruolo fondamentale È attribuito allo stress fisico e psichico e alle tensioni emotive.

Simbolismo della gastrite e la tipologia dei soggetti che soffrono di gastrite

Dal punto di vista psicosomatico lo stomaco rappresenta un contenitore di tutto ciò che accumuliamo dentro, il luogo dove si manifesta il conflitto che È alla base del disturbo.

Lo stomaco È la proiezione organica di una difficoltà nel digerire, nel “mandare giù qualcosa”, nell’”ingerire” le atmosfere che ci circondano.

Chi soffre di gastrite È una persona molto ansiosa e presenta una forma di dipendenza che non deriva, però, da un reale bisogno, ma dal sentire di non avere il permesso di autonomizzarsi. Queste persone hanno un’elevata soglia di sopportazione e fanno una grande fatica ad utilizzare dei “muri” sani e a dire di no quando sarebbe necessario.

I sintomi chiave della gastrite simboleggiano il sentire del soggetto: il bruciore e il dolore gastrico esprimono la difficoltà a manifestare se stessi pienamente, trattenendo dentro tutta la tensione accumulata. Nausea e vomito rappresentano un rifiuto di una determinata situazione che non vuole più essere accolta e che “chiude lo stomaco” (come avviene nell’inappetenza, altro sintomo chiave della gastrite). Quando la situazione genera uno stato di allerta, essa si traduce nella tipica tensione gastrica, mentre la digestione lunga ed elaborata delinea un quadro perfetto della difficoltà ad accettare e “digerire” ciò che in quel momento crea disagio o sofferenza.

I rimedi omeopatici usati in omeopatia per la cura delle gastriti  

Arsenicum album  9CH granuli

Rimedio di tutte le patologie “brucianti”, indicato per la gastrite che presenta come sintomo principale il bruciore all’epigastrio, soprattutto dopo mangiato. Arsenicum viene usato anche nelle gastriti conseguenti ad un avvelenamento da cibo o ad un’intossicazione. Il soggetto È freddoloso, prostrato, ha paura di essere gravemente malato. Al dolore gastrico si associano spesso diarrea, sete intensa e brividi. A livello psichico È fortemente ansioso, ha bisogno di avere tutto sotto controllo, tende alla tristezza e alla depressione nervosa. Una sua caratteristica peculiare sono i comportamenti compulsivi e ritualistici che lo spossano, mentalmente e fisicamente. Modalità: Peggiora di notte e con il freddo. Migliora con il calore. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Argentum nitricum  7 – 9CH granuli

Il rimedio corrisponde ad un soggetto estremamente caloroso, molto emotivo, frettoloso, ansioso e ipocondriaco con un’elevata somatizzazione a livello gastro-intestinale e neurologico. Argentum soffre di diarrea con feci verdi, nausea, vertigini. La gastrite È caratterizzata da bruciore con irradiazione nella parte sinistra, crampi e dolori rodenti all’epigastrio, eruttazioni frequenti. Talvolta È presente ulcera allo stomaco. Modalità: Peggioramento con il calore, il consumo di dolci e lo sforzo mentale. Miglioramento con il freddo e all’aria aperta. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Nux vomica 7 – 9CH granuli

La gastrite trattata con questo rimedio si presenta con forti Dal punto di vista psicosomatico, lo stomaco rappresenta un contenitore di tutto ciò che accumuliamo dentro, il luogo dove si manifesta il conflitto che È alla base del disturbo. Il mal di stomaco È la proiezione organica di una difficoltà nel “mandare giù qualcosa”, nell’”ingerire” le atmosfere che ci circondano. crampi e sensazione di contrazione allo stomaco, nausee e vomito soprattutto al mattino, sonnolenza dopo i pasti. Il soggetto È molto sensibile, irritabile e collerico. Dorme pochissimo e lavora molto, È sedentario, abusa di cibo, di bevande alcoliche e sostanze stimolanti (tÈ, caffÈ). Lo stress quotidiano porta il soggetto all’esaurimento psico-fisico. Modalità: peggioramento al mattino, con gli sforzi mentali e il consumo di cibi speziati. Miglioramento la sera, con il calore, le bevande calde e dopo un breve sonno. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Kalium carbonicum 5CH granuli

È indicato nelle gastriti croniche con dolori trafittivi che si concentrano all’epigastrio e peggiorano piegandosi in avanti e dopo i pasti. Il dolore si irradia in alto a destra ed È accompagnato spesso da gonfiore addominale. Il soggetto Kalium Carbonicum ha uno spiccato senso del dovere, È eccessivamente apprensivo e timoroso. Tutte le sue paure si riflettono sul corpo e lo stomaco È uno dei suoi organi bersaglio. Modalità: peggiora con il freddo e di notte. Migliora con il calore e il movimento. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Phosphorus  9 – 15CH granuli

Si prescrive quando al sintomo gastrico si associa una fame vorace che migliora dopo aver mangiato ma È sempre presente, anche durante la notte. I dolori sono acuti e brucianti e si concentrano nella parte superiore dell’addome. Spesso sono accompagnati da vomito e, nelle forme gravi, da vomito con sangue rosso chiaro non coagulato. Il paziente ha intenso desidero di bevande ghiacciate. L’ingestione di sostanze calde peggiora i sintomi. Phosphorus ha una personalità molto estroversa e creativa, È estremamente sensibile e suggestionabile; soffre di innumerevoli paure (salute, buio, morte, futuro). Costituzionalmente È molto debole ed ha una scarsa resistenza alle malattie. Modalità: peggioramento con il freddo e lo sforzo fisico. Miglioramento con il caldo. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Ignatia amara 7 – 9CH granuli

Si usa quando i disturbi allo stomaco sono su base emotiva. È un rimedio adatto a persone nevrotiche, ipersensibili, emotive e malinconiche. Il dispiacere e il dolore fanno fatica ad esprimersi e vengono trattenuti, generando i sintomi. È presente una forte somatizzazione gastrica caratterizzata da nausee con o senza conati, sensazione di nodo in gola, palpitazioni, tosse nervosa, forte dispepsia. La gastrite di Ignatia può essere acuta, causata da sofferenze recenti (lutti, separazioni), oppure cronica, legata ad episodi o dispiaceri di vecchia data e prolungati nel tempo. Modalità: peggiora con le emozioni e la consolazione. Migliora con il calore e la distrazione. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Bismuthum 5CH granuli

Il dolore si irradia alla scapola sinistra, la digestione È molto lenta; spesso si associano anche cefalea e vomito di liquidi che non vengono trattenuti. Il dolore È crampiforme e acutissimo, talmente forte da portare il paziente allo svenimento. Il soggetto È estremamente ansioso, teme la solitudine e vuole stare sempre in compagnia, soprattutto quando accusa il malessere fisico. Il quadro del rimedio corrisponde a quello di una gastrite che evolve in ulcera. Modalità: miglioramento tirando indietro la schiena e con il freddo. Peggioramento notevole dopo i pasti (il cibo resta fermo in un punto dello stomaco). Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Magnesia carbonica  5 – 7CH granuli

Si utilizza per la gastrite con bruciori, crampi, iperacidità marcata e disturbi intestinali (più frequentemente diarrea). Caratteristica del rimedio È l’intolleranza al latte. Il paziente Magnesia Carbonica teme fortemente l’abbandono, non tollera i conflitti, È ansioso, irritabile, ipocondriaco. Modalità: peggiora la notte e con i cambiamenti climatici. Migliora con il movimento e camminando all’aria aperta. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Lycopodium 7 – 9CH granuli

È il rimedio d’elezione in caso di gonfiore gastrico, meteorismo, borbottii, addome gonfio, flatulenza. La digestione È difficoltosa e seguita da sonnolenza. A livello mentale il soggetto Lycopodium soffre di forme depressive, È spesso triste, scoraggiato, ansioso. Lamenta una debolezza di memoria e ha pensieri confusi e rallentati. Il rimedio ha una lateralità prevalentemente destra. Modalità: peggioramento il pomeriggio e dopo il sonno. Miglioramento con il movimento e dopo aver assunto bevande calde. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Aconitum napellus L.

Aconitum napellus 7 – 9CH granuli

Il rimedio viene prescritto per le gastriti causate dal freddo o dall’ingestione di bevande fredde, ma anche per quelle conseguenti ad un forte spavento. In questi casi il dolore gastrico È lancinante, l’addome È dolorante e sensibile al tatto. Il soggetto soffre di crisi di panico e ha paura della morte. Modalità: peggioramento con il freddo intenso e secco, con le emozioni e gli spaventi. Miglioramento all’aria aperta e con il riposo. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Bryonia  7 – 9CH granuli

Si prescrive nella gastrite “da freddo” accompagnata da febbre, brividi, sete incessante. Frequente È la sensazione di pressione gastrica dopo i pasti. Il paziente È molto irritabile, vuole rimanere solo. È taciturno e adirato. Modalità: peggiora con il movimento e con il calore. Migliora con il riposo. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Le piante medicinali usate in fitoterapia per la cura delle gastriti  

Altea (Althaea Officinalis L.) TM

Althaea officinalis L.

Questa pianta contiene numerosi principi attivi con proprietà antinfiammatorie, lenitive e protettive della mucosa gastrica (zuccheri, pectine, grassi, tannini). In particolare le mucillagini contenute nella radice formano un sottile strato sulla mucosa gastrica e duodenale, proteggendola da irritazioni e lesioni. L’Altea È indicata anche per il trattamento dell’ulcera. Viene utilizzata in varie formulazioni: decotto, estratto fluido, infuso e tintura madre Uso: Tintura madre – 30 gocce in poca acqua 2-3 volte al dì. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Melissa officinalis L.

Melissa (Melissa Officinalis L.) TM

Questa pianta ha un’azione principale sul sistema nervoso centrale: viene prescritta per le turbe del sonno e per gli spasmi della muscolatura dell’apparato gastro-intestinale. Grazie ai suoi principi attivi contenuti nella foglia che le conferiscono un elevato potere antispasmodico, tranquillante e carminativo, È indicata per i disturbi gastrici e intestinali legati alle somatizzazioni come gastrite, colon irritabile, aerofagia. Uso: Tintura madre – 30 gocce in poca acqua 2-3 volte al dì. La Melissa È controindicata in caso di disturbi legati alla tiroide.

Le piante medicinali usate in gemmoterapia per la cura delle gastriti  

Ficus carica MG 1 DH

Il macerato glicerico o gemmoderivato  di Ficus Carica si ricava dalle gemme fresche del fico e la sua funzione È quella di favorire la produzione di enzimi digestivi; inoltre normalizza la secrezione del succo gastrico, protegge e cicatrizza la mucosa. Indicato per gastriti associate a dolore, ulcere gastriche e duodenali, turbe della secrezione gastrica, acidità, soprattutto legate alla somatizzazione dell’ansia e delle tensioni emotive. Uso: 30 gocce 2-3 volte al dì in poca acqua fino a miglioramento dei sintomi. Non esporsi al sole durante il trattamento. Utilizzare con cautela per uso esterno.

Tilia tomentosa L.

Tilia tomentosa MG 1 DH

Il Tiglio ha effetti spasmolitici e sedativi. Agisce sui disturbi del sonno (anche nei bambini) e sull’ansia che viene somatizzata a livello gastrointestinale. Il gemmoderivato assorbe l’iperacidità gastrica, ha un’azione riparatrice sulla valvola gastro-esofagea e riduce gli spasmi che generano la risalita degli acidi. Uso: 30 gocce 2-3 volte al dì in poca acqua fino a miglioramento dei sintomi. Non eccedere nel dosaggio.

Avvertenze È importante affidarsi al medico curante per la valutazione della terapia adeguata, soprattutto con fitoterapici e gemmoderivati, per evitare sovrapposizioni fra i principi attivi delle piante e l’assunzione concomitante di altri medicinali.

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