Rimedi naturali per la Fibromialgia

Il termine Fibromialgia (FM) deriva dall’unione della parola latina fibra e da quelle greche myo (muscolo) e algos (dolore) e si utilizza per indicare una sindrome caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso associato a rigidità e astenia.

Come si manifesta la fibromialgia

Il dolore cronico interessa i muscoli e le strutture connettivali fibrose (legamenti e tendini), non è sempre presente ma compare ad intervalli e colpisce prevalentemente le spalle, la colonna vertebrale, il cingolo pelvico, le braccia, i polsi e le cosce. Al dolore cronico si associano altri sintomi tipici del quadro, che possono manifestarsi anche solo in parte, ma che accompagnano sempre la sintomatologia dolorosa: disturbi del sonno, crampi e movimenti incontrollati delle gambe durante la notte, parestesie, formicolii, intorpidimento, cefalea, disturbi gastrointestinali (sindrome del colon irritabile e gastrite), dismenorrea e disturbi sessuali, alterazioni della temperatura corporea, vertigini, acufeni, tachicardia, intolleranza al freddo, disturbi cognitivi con confusione, difficoltà di concentrazione e perdita di memoria a breve termine. Tali manifestazioni sono definite “fibro-fog” ovvero annebbiamento fibromialgico.  La sindrome è prevalente nel sesso femminile e il suo esordio avviene tra i 20 e i 30 anni; tuttavia, questo intervallo può variare molto perché spesso i soggetti che ne soffrono aspettano diverso tempo prima di consultare gli specialisti, convivendo anche per lunghi periodi con i sintomi.

Questa sindrome può simulare altre condizioni cliniche come la depressione, i disturbi reumatici e la sindrome da stanchezza cronica (CFS), patologia con cui spesso la fibromialgia viene confusa poiché presenta sintomi molto simili. Ciò che distingue la FM da altre patologie reumatiche dolorose è la presenza di specifici punti, detti tender point (punti dolorabili) che diventano dolenti alla digitopressione. La sofferenza vissuta dal soggetto deriva dal fatto che i muscoli, costantemente in tensione, provocano forte dolore e rigidità; inoltre il continuo stato di tensione esaurisce le energie causando stanchezza e difficoltà anche nel fare piccoli sforzi.

Il dolore fibromialgico è atipico, migrante, diffuso e si manifesta dal collo fino agli arti inferiori. Nel 90% dei casi è soprattutto mattutino, si accompagna a stanchezza e facile affaticabilità che compromettono fortemente la qualità della vita del soggetto, costretto a riposi prolungati e a stati di adinamia.  Tuttavia l’astenia, pur presente, non è il sintomo predominante. Nella FM l’eziologia è più specificatamente connessa ad un trauma, sia fisico che psichico e la sindrome non rappresenta alterazioni evidenti di alcuna natura, né nel sangue, né a livello muscolare, articolare e neurologico.  Molti soggetti affetti da FM manifestano fenomeni ansiosi o depressivi, spesso associati ad attacchi di panico. Lo stato depressivo, soprattutto, si verifica nella FM come nel caso di tutte le malattie che comportano un dolore cronico.  Questa condizione peggiora quando, di fronte all’assenza di risultati evidenti negli esami di laboratorio, il soggetto va incontro ad isolamento, sensi di colpa e sentimenti di rabbia poiché spesso non viene creduto, né dai medici, né dai familiari.

Comprendere l’aspetto psichico è molto importante perché fa parte delle cause di innesco del disturbo. Lo stress continuato e persistente o quello traumatico che deriva da lutti, separazioni, eventi negativi e la presenza di un contesto ansiogeno (familiare e lavorativo) può scatenare la sindrome in soggetti predisposti, così come l’esposizione al freddo e all’umidità, le posture viziate, le disfunzioni tiroidee e l’intolleranza al glutine.  

Manifestazioni simboliche della fibromialgia

I soggetti fibromialgici sono caratterizzati da ipersensibilità, forte senso del dovere, cattiva gestione delle emozioni, grande dipendenza affettiva e bisogno di conferme esterne. La costante tendenza a reprimere le emozioni provoca un’implosione di energie negative che si trasforma nel corpo in una gabbia invisibile che blocca i muscoli, inibendo l’azione e caricando di attrito e dolore i movimenti.

L’approccio delle cure naturali alla fibromialgia è globale. La strategia utilizzata si concentra molto sull’individuazione delle cause, sull’educazione del soggetto, anche attraverso l’informazione sulla patologia e sul programma terapeutico, sulla modificazione dello stile di vita, soprattutto con l’inserimento di una moderata e continuativa attività fisica e un supporto psicologico (o psichiatrico) abbinato alle cure farmacologiche.

Cura della fibromialgia con i rimedi omeopatici

Bryonia 7-9 CH granuli

Il rimedio agisce su tutte le algie articolari con diversa localizzazione che peggiorano con il movimento, il calore e lo sfioramento. Il soggetto accusa dolore lancinante, febbre e cefalea. I sintomi migliorano con il riposo, le applicazioni fredde, con una forte pressione e sdraiandosi sulla parte dolente. Bryonia è utile per i soggetti irritabili e agitati che desiderano stare soli e non vogliono essere toccati o disturbati. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Rhus Toxicodendron 9 CH granuli

Rimedio d’elezione nella FM che corrisponde ad un soggetto in cui prevale la rigidità; quest’ultima peggiora in una fase iniziale del movimento per poi migliorare gradualmente. La rigidità si presenta soprattutto al mattino, al risveglio, con intorpidimento e formicolio, in presenza di clima freddo e umido e dopo il riposo. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Ruta 5-7 CH granuli

Il rimedio ha un tropismo elettivo su tendini, cartilagini e muscoli. Si utilizza quando il soggetto accusa debolezza, indolenzimento, rigidità con senso di contusione localizzato ai polsi, alle caviglie e alla colonna vertebrale, come se il corpo fosse “schiacciato”. I dolori peggiorano a contatto con il letto e il paziente fibromialgico deve continuamente cambiare posizione durante il sonno. I sintomi peggiorano con il riposo e con l’umidità mentre migliorano con il calore e il movimento. Utilizzare la 15 CH se i dolori sono molto intensi. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Actaea racemosa (Cimicifuga) 7- 9 CH granuli

Rimedio particolarmente efficace nella donna fibromialgica eccitabile, estroversa, vitale e molto loquace. I dolori, bruschi e intensi, si localizzano al collo e alla schiena, peggiorano di notte, in prossimità delle mestruazioni e in menopausa. Le braccia sono intorpidite e i dolori nella parte bassa della schiena si irradiano anche alle cosce. Tipiche d questo rimedio sono le fobie, come quella dei topi o delle malattie: nella tipologia costituzionale le turbe comportamentali si alternano alle manifestazioni fisiche. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.


Rhododendron 7-9 CH granuli

Ha un’azione specifica sui tessuti fibrosi e muscolari e sul sistema nervoso periferico. I dolori si concentrano alle estremità del corpo, sono erratici e lancinanti. Il soggetto Rhododendron ha una marcata sensibilità ai cambiamenti climatici che generano anche sintomi mentali, è irrequieto, ansioso e ha una bassa autostima. Il quadro sintomatologico migliora con il movimento e il caldo secco. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.


Arnica 9-15 CH granuli

Rimedio molto noto nel trattamento dei traumi (anche quelli psichici), Arnica agisce a livello dei muscoli e del tessuto cellulare. Il soggetto accusa un malessere caratterizzato da affaticamento fisico, dolore simile ad una contusione con sensazione che il letto sia troppo duro. I sintomi si presentano dopo un trauma o uno sforzo fisico prolungato, peggiorano con il contatto e il movimento mentre migliorano con il riposo. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.

Kalmia 9 CH granuli

Si utilizza quando i dolori muscolari, così lancinanti da impedire anche i movimenti più semplici, si spostano dall’alto verso il basso. La sensazione dolorosa “migra” su diverse parti del corpo ed è accompagnata da intorpidimento. I sintomi peggiorano con il movimento e intorno a mezzogiorno.  Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno

Causticum 7-9 CH granuli

Il soggetto che ha bisogno di questo rimedio accusa debolezza generale, rigidità e dolore concentrato principalmente al rachide cervicale e dorso-lombare. Il dolore è molto forte, simile a quello di una lussazione e spesso è accompagnato da bruciore e indolenzimento. A differenza degli altri, i sintomi di Causticum migliorano con il tempo umido e peggiorano con quello secco. Il soggetto che corrisponde al rimedio è astenico, triste, scoraggiato e avverte un’ansia con sensazione di disgrazia imminente. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.


Gelsemium 9-15 CH granuli

Il rimedio viene prescritto quando il soggetto lamenta estrema debolezza e stanchezza del corpo e degli arti con pesantezza delle membra, emicrania con turbe visive, cefalea occipitale irradiata al collo e alle spalle. I sintomi peggiorano con le forti emozioni e le cattive notizie mentre migliorano dopo un’abbondante emissione di urina e con la sudorazione. Gelsemium è fortemente emotivo, soggetto a panico, tremore e insonnia causata dal timore di eventi futuri. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.

Hypericum perforatum 15-30 CH granuli

Ha un’azione elettiva in caso di traumi  delle terminazioni nervose. I dolori sono acuti e pungenti, spesso intollerabili e accompagnati da spasmi. I sintomi peggiorano con il freddo,l’umidità e al minimo tocco sulla zona colpita. Migliorano sdraiandosi sull’addome. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.

Cura della fibromialgia con la Gemmoterapia

Ficus carica MG  1 DH

Il gemmoderivato di Ficus Carica si ricava dalle gemme fresche del fico; è un importante rimedio per le manifestazioni psicosomatiche ed ha un’azione riequilibrante del sistema neurovegetativo. Uso: 20 gocce 2-3 volte al dì in poca acqua fino a miglioramento dei sintomi. Raccomandazioni; non esporsi al sole durante il trattamento. Utilizzare con cautela per uso esterno. Assumere solo dietro consiglio medico.

Tilia tomentosa MG 1 DH

Tilia tomentosa L.

Il Tiglio ha effetti spasmolitici e sedativi, agisce sui disturbi del sonno (anche nei bambini), sull’ansia e sui sintomi legati alla somatizzazione. Uso:  30 gocce 2 volte al giorno in poca acqua fino a miglioramento dei sintomi. Non eccedere nel dosaggio. Effetti collaterali:  sono stati segnalati casi di “effetto paradosso”:  in questi casi sospendere la somministrazione o diminuire il dosaggio. Assumere solo dietro consiglio medico.

Cura della fibromialgia con la Fitoterapia

Artiglio del diavolo  TM (Harpagophytum procumbens DC.)  

(Harpagophytum procumbens DC.)

Rimedio antinfiammatorio, antiflogistico  e spasmolitico, ha un’azione diretta sull’apparato osteoarticolare e sulle patologie degenerative che lo colpiscono. Come trattamento della fibromialgia aiuta ad alleviare il dolore e l’infiammazione. Uso: estratto secco 400 mg pro dose, 2 volte al giorno. TM 20-30 gocce in poca acqua 2 volte al giorno. Controindicazioni: non somministrare in gravidanza, allattamento, in caso di disturbi gastrici e duodenali e ai bambini al di sotto dei 12 anni. Effetti collaterali: il sapore amaro può provocare nausea; l’assunzione di dosi elevate può avere effetti lassativi. Interazioni: il rimedio potenzia l’effetto dei farmaci antiaritmici e anticoagulanti (warfarin). Raccomandazioni: assumere a stomaco pieno e fare delle pause nel trattamento ogni due mesi. Assumere solo dietro consiglio medico.

Uncaria TM (Uncaria tomentosa Willd)

Grazie ai fitosteroli contenuti, questa pianta ha un’azione antinfiammatoria, antidolorifica e simil-cortisonica, in particolare a livello delle articolazioni. L’Uncaria è nota soprattutto per la sua azione immunostimolante e antivirale, per questo è molto indicata nella prevenzione delle patologie invernali. Uso: 20-30 gocce 2 volte al giorno in poca acqua. Controindicazioni: non utilizzare in gravidanza, allattamento e malattie autoimmuni. Effetti collaterali: dosi eccessive possono causare diarrea. Raccomandazioni: assumere lontano dai pasti. Cicli continuativi possono provocare ipovitaminosi di tipo A. Assumere solo dietro consiglio medico.

Salice bianco ES (Salix alba L.)

Questa pianta è indicata per i dolori ossei e articolari, acuti e cronici, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie  e antidolorifiche dovute all’acido salicilico presente nella corteccia: per questo motivo in fitoterapia viene chiamata “aspirina erboristica”. La scorza dei giovani rami ha un’azione miorilassante  e costituisce una terapia a lungo termine, sia della fibromialgia che dei reumatismi articolari. Uso: estratto secco 500 mg pro dose, 2 volte al giorno. TM 20 gocce 2 volte al giorno. Controindicazioni: non somministrare in gravidanza e allattamento, durante il periodo mestruale e nei soggetti affetti da patologie gastriche (ulcera e gastrite). In soggetti sensibili si possono manifestare disturbi gastrointestinali. Evitare l’uso nei soggetti con sensibilità ai salicilati. Assumere solo dietro consiglio medico.

Passiflora TM (Passiflora Incarnata L.)

Rimedio utilizzato per stati d’ansia con ipereccitabilità muscolare, palpitazioni, nervosismo e stress. La Passiflora ha un’azione sedativa e lievemente ansiolitica, rilassa la muscolatura, non crea sonnolenza al risveglio e non procura dipendenza o assuefazione.  Uso:  20-30 gocce di TM in poca acqua 2 volte al giorno. Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con ansiolitici ed antidepressivi, psicofarmaci in generale, sonniferi e alcol. Effetti collaterali: nausea, vomito, vertigini; in caso di sovraddosaggio si può verificare un effetto paradosso. Non somministrare nei soggetti ipersensibili o allergici.Assumere solo dietro consiglio medico.

Boswelia TM (Boswellia serrata L.)

(Boswellia serrata L.)

Gli acidi boswelici contenuti nella pianta hanno un’azione antinfiammatoria e analgesica, per questo la Boswelia è indicata come coadiuvante nei dolori articolari e muscolari, nelle infiammazioni locali e nei problemi alle articolazioni. Il suo utilizzo è fortemente consigliato sia in caso di fibromialgia che di artrite. Uso:  20-30 gocce di TM in poca acqua 2 volte al giorno, lontano dai pasti. Estratto secco, 200 mg estratto secco in compresse o capsule, suddiviso in 2 o 3 assunzioni giornaliere, lontano dai pasti. Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con ansiolitici ed antidepressivi, psicofarmaci in generale, sonniferi e alcol. Effetti collaterali: in alcuni casi l’assunzione può provocare nausea, diarrea ed eruzioni cutanee. Non somministrare in gravidanza, allattamento e in associazione con  farmaci anticoagulanti orali. Assumere solo dietro consiglio medico.

Cura della fibromialgia con l’Oligoterapia

Manganese- cobalto (Mn-Co)

Trattamento oligoterapico d’elezione per le distonie neurovegetative. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno o a giorni alterni. Nei bambini utilizzare metà dose.

Magnesio (Mg)

Il Magnesio regola l’eccitabilità muscolare ed è indicato nella sindrome fibromialgica, in quella da stanchezza cronica, nei disturbi del sistema nervoso e nella stanchezza fisica e psichica. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno o a giorni alterni. Nei bambini utilizzare metà dose.

Litio (LI)

Oligoelemento  indicato per  instabilità emozionale, nervosismo, depressione, ansia, abulia e insonnia su base ansiosa. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno o a giorni alterni. Nei bambini utilizzare metà dose.

Calcio (Ca)

Elemento essenziale per molte funzioni dell’organismo come l’eccitabilità muscolare, la contrattilità cardiaca e la crescita ossea. E’ indicato per la FM poiché agisce sui disturbi neuromuscolari. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno o a giorni alterni. Nei bambini utilizzare metà dose.

Nutrizione e Integrazione Alimentare per la cura della fibromialgia

Nei soggetti fibromialgici è utile l’integrazione di Vitamina E che riduce il dolore muscolare e migliora la circolazione, di Vitamina B1 (tiamina) che ha un’azione antidolorifica, e di vitamina B2,  elemento fondamentale per molte funzioni del metabolismo e dei tessuti. Inoltre, sono consigliati Acido alfa lipoico e PEA (palmitoiletanolamide)  esadecanammide è un amide derivato degli acidi grassi di membrana (acido palmitico ed etanolamina), di natura endogena che agisce fisiologicamente come modulatore biologico, favorendo il controllo della fisiologica reattività tissutale. Fu descritta la prima volta nel 1993 dalla prof.ssa Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina, che si dedicò  allo studio e pubblicazioni scientifiche della PEA.              

Riferimenti bibliografici

Carbone R. Planta medicamentum naturae – Aromaterapia, gemmoterapia e fitoterapia, Dibuono edizioni   srl, Villa d’Agri  (PZ),  nuova edizione 2008.

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