Coronavirus: cos’è e come difendersi

I coronavirus si sono manifestati negi ultimi anni, tra il 2002 e il 2003 con l’epidemia denominata  SARS, tra il 2012 e il 2013 con l’epidemia di MERS, ed a fine dicembre 2019 compare la nuova forma del coronavirus.

Infatti, il 31 dicembre 2019, l’OMS o WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) comunica ufficialmente che nella città di Wuhan in Cina, si sono verificati casi di persone ammalate di un’infezione respiratoria grave che causa polmonite e  il 7 gennaio 2020, le autorità cinesi annunciano che l’infezione respiratoria suddetta è causata da un coronavirus, definito 2019 nCoV.

Cosa sono i coronavirus

Il nome “coronavirus” deriva dal termine latino “corona”  o “aureola” che richiama l’aspetto caratteristico dei virioni (la forma infettiva del virus) che è visibile al microscopio elettronico come un’immagine che ricorda una corona reale o della corona solare.

coronavirus sono un genere di virus a RNA  della famiglia Coronaviridae e sono virus responsabili di alcune malattie dei mammiferi (diarrea nelle mucche e nei suini)  e di malattie respiratorie dei polli e degli  uccelli.

Nell’uomo  provocano infezioni respiratorie,  da comune  raffreddore e  in rari casi polmoniti e bronchiti potenzialmente letali.

Come sono fatti i Coronavirus

I coronavirus appartengono alla famiglia virale dei Coronaviridae, sono virus capsulati (cioè con involucro) a simmetria elicoidale, hanno una dimensione compresa tra gli 80 e i 160 nm.

Il genoma (materiale genetico costituito da DNA e/o RNA contenuto in un organismo biologico) a RNA dei coronavirus è ad elica singola con dimensioni  comprese tra le 26 e le 32 kilobasi (unità di misura degli acidi nucleici col simbolo:kb e costituita da una sequenza di mille nucleotidi se in riferimento alla molecola a singola elica dell’RNA o da mille coppie di nucleotidi se in riferimento alla molecola a doppia elica del DNA). Tra i virus a RNA e i coronavirus sono gli agenti virali con il genoma più grande.

Quali sono i sintomi del coronavirus

L’infezione da coronavirus si manifesta con i comuni sintomi influenzali: febbre ( tra i 38°C e i 39°C), tosse, difficoltà respiratorie, mal di testa, mal di gola,  sensazione di malessere generale. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

Le persone più esposte alle complicazioni sono le persone anziane, persone affette da patologie croniche, diabete, malattie cardio-vascolari, deficit immunitario.

La diagnosi si basa sui dati obiettivi della comune sindrome influenzale e del raffreddore. La conferma della  diagnosi avviene eseguendo il tampone faringeo, oerchè permette di analizzare la presenza sulla mucosa della faringe particelle del virus.

Come avviene il contagio da coronavirus

Il contagio dei coronavirus nella popolazione umana avviene da  persona a persona, sia per via area tramite inalazioni e sia per contatto fisico.

La trasmissione per via area è la più frequente e di facile diffusione ed avviene per inalazione di particelle  volatili emesse dagli individui contagiati dal virus, quando parlano, respirano, starnutiscono o tossiscono.

Mentre la trasmissione per contatto fisico avviene col contatto con le mani, con l’ingestione di alimenti  e col contatto di oggetti contaminati (pulsanti, telefoni, maniglie, servizi igienici,  condivisione di stoviglie, posate ecc.).

Il periodo di incubazione varia tra 2 e 12 giorni; 14 giorni rappresentano il limite massimo di precauzione.

Precauzioni per evitare il contagio

Le precauzioni per evitare il contagio, da coranvirus, sono di ordine generale: evitare di frequentare luoghi pubblici e affollati e mantenere la distanza prossemica di almeno  un metro.

Usare mascherine chirurgiche a tre veli o mascherine a filtrazione di tipo FFP2 o FFP3 consigliate per il personale sanitario.

Starnutire e gettare i fazzoletti dopo il loro utilizzo.

Si consiglia di lavarsi spesso le mani accuratamente con acqua calda a 50 – 60 °C e dergente tensioattivo, perchè i virus sono in genere termolabili e soccombono alle temperature superiori a 50 ° C.

Evitare di consumare carne e pesce crudi, frutta e verdura non lavate. Disinfettare eventuali superfici  e oggetti potenzialmente contaminate con alcool a 63% o con soluzioni di ipoclorito. 

Come si cura l’infezione da coronavirus

Non esiste alcun trattamento specifico contro i coronavirus e le infezioni da essi causate.

In una persona sana e in buona salute, con una comune infezione da coronavirus, è consigliato completo riposo fino al scomparsa della sintomatologia, bere molti liquidi per evitare la disidratazione  e seguire una terapia sintomatica.

Sono utili i rimedi che aumentano le difese immunitarie a base di Echinacea, Rosa canina, probiotici, lactobacilli e bifidum, vitamina A, C, E.

Per approfondimenti e segnalazioni consultare il numero gratuito 1500 i del Ministero della salute.

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