Descrizione
Pianta originaria dei Paesi tropicali, bacino del Mediterraneo, India orientale, Antille, costa orientale dell’Africa e Medioriente.
Cresce spontaneamente sui terreni aridi e rocciosi.
La pianta si presenta con un corto fusto legnoso. Con una rosetta di foglie molto grandi e punta acuta con spine ai margini.
Dal centro della rosetta s’innalza uno stelo recante i fiori disposti a grappolo, di colore giallo, arancio o rosso.
l’Aloe era utilizzato come rimedio cosmetico e lenitivo dagli Egizi o come lassativo da Plinio, mentre nelle ferite ed ustioni da Dioscoride.
Il suo nome deriva dall’arabo aloe, che significa amaro.
Droga utilizzata: succo essiccato ottenuto dalle foglie.
Cosa contiene
Antraceni liberi o in forma glicosidica (aloina, idrossialoine e aloinoside). Glucosidi (aloesone, aloesina, aloenina).
Tetralina, feroxidina, sia libera e sia glicosilata. Aminoacidi. Lipidi. Fitosteroli. Polisaccaridi (pectine ed emicellulose).
L’Aloe vera contiene la verectina, una proteina che la distingue da altre forme botaniche. Vitamina C, A, gruppo B, acido folico e purine.
A cosa serve
Lassativo, stipsi abituale, a piccole dosi ha un’azione lassativa, mentre a dosi più elevate svolge azione purgante.
Impiegata in malattie dermatologiche con flogosi, eritema solare e dermatiti allergiche. In cosmesi per le sue proprietà lenitive ed emollienti.
Come funziona
Gli antrachinoni combinati sotto forma di glicosidi svolgono un’azione lassativa con meccanismo irritante ed un’azione purgante, sull’intestino crasso stimolando la peristalsi.
Come si usa
Estratto fluido: da 1 a 2 g pro dose, 2 o 3 volte al dì. Estratto secco: da 20 a 30 mg pro dose, 2 o 3 volte al dì. Tintura F.U.: da 10 a 30 g pro dose, 2 o 3 volte al dì. Tintura madre: da 20 a 40 gtt pro dose, 2 o 3 volte al dì. Uso cosmetico: costituisce la fonte principale per la realizzazione di gelTP[1]PT naturali.
Avvertenze d’uso
Controindicazioni: l’azione irritante sull’intestino crasso provoca un’iperemia diffusa a tutti gli organi del piccolo bacino, per questo motivo presenta numerose controindicazioni, tra le quali infiammazioni della vescica, dell’utero, colite ulcerosa, malattie renali ed ostruzioni dell’intestino. Controindicato in gravidanza, allattamento, periodo mestruale, emorroidi, diverticolosi.
Effetti collaterali: a dosi elevate può provocare coliche con dolori addominali; l’uso prolungato provoca ipopotassiemia, perdita di potassio, provocando aritmie in soggetti cardiopatici.
Interazioni: le perdite di potassio possono provocare un aumento dei glicosidi cardioattivi ed alterare l’azione di farmaci antiaritmici di tipo chinidinico. Si presuppone un’interazione con la vincamina e fenoxedil.
Raccomandazioni: da non impiegare in gravidanza ed allattamento e nei bambini di età inferiore ai 12 anni e per periodi prolungati.
Come per tutti i lassativi, non somministrare prodotti a base di Aloe se sono presenti sintomi addominali acuti e persistenti.
Riferimenti ufficiali
F.U. IX Ed. 1991,F.U. X Ed 1998, ESCOP fascicule 5.
TP[1]PT Erboristeria Domani, n. 9/1998.
Interazioni del lettore