Aglio (Allium Sativum L.)

Allium Sativum L.

Descrizione

Pianta erbacea perenne formata da un bulbo che al termine della vegetazione forma dei bulbilli che costituiscono gli spicchi d’aglio utilizzati in cucina; è una pianta coltivata, non esiste allo stato spontaneo. Originaria delle regioni desertiche dell’Asia centrale. Si raccoglie in estate quando la parte aerea della pianta è completamente secca. È citato in un antico papiro egizio e in numerose ricette per il trattamento della cefalea e dell’impotenza; viene considerato una “panacea” da Ippocrate, Galeno, Dioscoride e Plinio. La Scuola Salernitana lo consigliava nella prevenzione delle malattie contagiose. Nel Medioevo si portavano collane d’aglio per la prevenzione della peste. 

Droga utilizzata: bulbo e bulbilli.

Cosa contiene

Olio essenziale (allicina, bi e trisolfuro di allile). Solfuro di allile (da cui il caratteristico odore), solfuro di divinile (allina, che per la presenza di un enzima, allinasi, si trasforma in allicina), allisatina. Glucosidi solforati. Vitamine del gruppo B.

A cosa serve

Antibatterico, antivirale, antielmintico (ascaridi ed ossiuri). Anticoagulante, antiaggregante piastrinico, ipotensivo, vasodilatatore periferico, fibrinolitico ed antiipertensivo. Migliora la circolazione nei disturbi vascolari arteriosi periferici, impiegato per la profilassi dell’aterosclerosi. Antidislipidemico, regolarizza e controlla l’iperlipidemia da eccesiva ed errata alimentazione. Infezioni del tratto respiratorio, fluidificante ed espettorante.

Come agisce

Attiva la colecistocinesi, riequilibra le funzioni del metabolismo lipidico.

Come si prende

Estratto fluido: da 10 a 30 gtt, 2 volte al dì. Estratto secco: 6 mg pro dose al dì.  Tintura madre: da 30 a 50 gtt  pro dose, 2 o 3 volte al dì.

Avvertenze d’uso

Controindicazioni: non somministrare in gravidanza e durante l’allattamento, può alterare il sapore del latte e provocare coliche gassose nel neonato; infatti, le sostanze volatili dell’aglio contenenti solfuro di allile sono trasmesse col latte umano.

Effetti collaterali: reazioni allergiche, talvolta disturbi gastrointestinali. Iperacidità gastrica, intolleranza individuale all’odore e al sapore. Ipotensione.

Interazioni: con farmaci anticoagulanti orali ed inibitori dell’aggregazione piastrinica.

Raccomandazioni: l’uso prolungato può determinare fenomeni di odori sgradevoli della pelle e dell’alito.

 Riferimenti ufficiali: BHP, Ph. Fr. X., ESCOP fascicule 3.

Riferimenti bibliografici:

Carbone R. Planta medicamentum naturae – Aromaterapia, gemmoterapia e fitoterapia, Dibuono edizioni   srl, Villa d’Agri  (PZ),  nuova edizione 2008.

Interazioni del lettore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CONDIVIDI L'ARTICOLO

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su email
Email
Condividi su whatsapp
WhatsApp

ALTRI ARTICOLI