Affezioni comuni delle palpebre: orzaiolo, calazio e blefarite

Le affezioni più comuni e ricorrenti delle palpebre, sono: l’orzaiolo, il calazio e la blefarite.

L’orzaiolo é un’infezione di natura batterica che si localizza sul bordo delle palpebre e, dopo alcuni giorni, provoca la formazione di una “sacca di raccolta” fastidiosa e antiestetica, la quale tende a rompersi e a far fuoriuscire il pus contenuto.

Cosa sono l’orzaiolo, il calazio e la blefarite  

L’orzaiolo è un’infiammazione acuta, batterica, provocata da Stafilococco, delle ghiandole sebacee localizzate alla base delle ciglia. L’orzaiolo può formarsi esteriormente alla palpebra quando colpisce una ghiandola di Zeis o interiormente alla palpebra quando colpisce una ghiandola di Meibomio.

Orzaiolo e calazio

Il calazio è una cisti (lipogranuloma) localizzata, spesso all’interno della palpebra ed è dovuta all’infiammazione cronica di una ghiandola di Meibomio, causata dall’ostruzione del dotto escretore della stessa.

La blefarite dal greco blépharon, palpebra, è un’infiammazione del bordo libero della palpebra. Le cause di questa infiammazione possono essere fisico del paziente (per esempio dovuto ad anemia) oppure alla congiuntivite cronica. Più specificatamente possono essere provocate da un’alterata secrezione delle ghiandole palpebrali di Meibomio (secrezione sebacea), da difetti di refrazione non corretti (in particolare ipermetropia e astigmatismo), da malattie della pelle, disordini alimentari, patologie come il diabete o l’accumulo eccessivo di grassi nel sangue. I batteri possono rappresentare la causa scatenante oppure creare complicanze.

Simbolismo

Le palpebre hanno la finalità di chiudere, calare un sipario sul teatro della vita. L’orzaiolo manifesta la colera rispetto a ciò che vediamo. Se localizzato sulla palpebra superiore è espressione della vessazione e di ciò che siamo costretti a vedere; invece, sulla palpebra inferiore, esprime la rabbia per ciò che vediamo e non vogliamo che accadesse.

Cure naturali con l’omeopatia

PREVENZIONE MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO

Pulsatilla 9 CH granuli – È un utile rimedio per l’orzaiolo che si manifesta con infiammazione, prurito e secrezione giallastra. Uso: 5 granuli sublinguali da 3 a 5 volte al dì.  

Staphysagria 9 CH granuli – Staphysagria è il rimedio omeopatico per l’orzaiolo che insorge in seguito a vessazioni, localizzato preminentemente sulla palpebra superiore, si manifesta soprattutto in soggetti collerici, orgogliosi e suscettibili, ha carattere persistente e tendente alla suppurazione. Uso: 5 granuli sublinguali da 3 s 5 volte al dì.

Hepar sulfuris 30 CH granuli – > Associato agli altri rimedi favorisce il riassorbimento. Uso: 5 granuli sublinguali da 2 volte al dì.

Mercurius solubilis 5 CH granuli – Questo rimedio è impiegato per orzaiolo che si manifesta con gonfiore a tutta la palpebra e con secrezioni biancastre. Uso: 5 granuli sublinguali da 3 a 5 volte al dì.

Apis 12 CH granuli – Apis è utile per arrossamento, gonfiore e prurito della palpebra che nmigliorano con applicazioni fredde. Uso: 5 granuli sublinguali 3 volte al dì.

Ruta graveolens 5 CH granuli –  La Ruta è indicata nei casi di orzaiolo con arrossamento doloroso oculare, con lacrimazione e fotofobia. Uso: 5 granuli sublinguali da 3 a 5 volte al dì.

Uso: 5 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Cure naturali con la gemmoterapia

Junglas regia MG 1 DH – È un rimedio indicato nei processi infettivi della mucosa delle palpebre. Uso: da 30 a 50 gocce, secondo il peso e l’età, 2 o 3 volte al dì.

Applicazioni per uso locale con la fitoterapia

Altea e Malva decotto

Uso: impacchi con decotto di altea e malvaper conservare la  freschezza dell’occhio e la normale umidificazione.

Eufrasia 3DH gocce – L’Euphrasia è considerata la pianta degli occhi. Si usano colliri e impacchi da applicare sulle palpebre.

Calendula TM – Uso: 20 gocce in mezzo bicchiere d’acqua da applicare sulle palpebre ad occhi chiusi.

Cure naturali con i Sali di Schűssler

Ferrum phosphoricum D12 – Utile per la tensione, tumefazione, rossore e calore, usare

Natrium phosphoricum D12 – Da alternare con Ferrum phosphoricum in presenza di affezioni delle palpebre con secrezioni.

Natrium muriaticum D6 –  Affezioni delle palpebre di natura allergica e da carenze nutritive.

Calcarea sulfurica D6 – Affezioni cronicizzate delle palpebre con secrezioni purulenti.

Silicea D12 –  Affezioni delle palpebre ricorrenti in soggetto debilitato e con scarse difese immunitarie.

Uso dei Sali di Schűssler: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.

Nutrizione da seguire per le affezioni delle palpebre

Le affezioni delle palpebre possono essere recidivanti e causate da carenza di citamine e oligoelementi. In particolare una carenza di vitamina A, può provocare un rapido affaticamento degli occhi, sensibilità alle variazioni della luce e secchezza delle palpebre. Si consigliano supplementi di integratori alimentari a base di vitamina A, E, C e oligoelementi a base di zinco e manganese. Inoltre, favorire un’alimentazione con alimenti ricchi di vitamina A (fegato, carote, cavolo a foglia e prezzemolo), vitamina C (cavolo, peperoni, spinaci e rutina) e vitamina E (cereali integrali, uova, oli vegetali, noci, spinaci, asparagi e carote).

Interazioni del lettore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CONDIVIDI L'ARTICOLO

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su email
Email
Condividi su whatsapp
WhatsApp

ALTRI ARTICOLI