Rinite allergica: rimedi naturali

Si distingue una rinite acuta o corizza causata da Rhinovirus da una rinite allergica o raffreddore da fieno. La definizione di allergia risale per la prima volta al 1906, ed esprime l’ipersensibilità di un organismo nei confronti di sostanze di varia natura (allergeni) con reazioni di tipo acuto o immediato che provocano un danno locale o generale, mediato dal sistema immunitario (reazioni IgE mediate). Gli allergeni più comuni sono i pollini di piante e alberi che entrano in contatto con l’organismo soprattutto attraverso l’aria respirata, la polvere di casa, la forfora di animali, gli alimenti, alcuni cosmetici, detersivi e farmaci.

La rinite allergica si manifesta a contatto con i pollini stagionali che costituiscono i principali allergeni scatenanti la sindrome di rinite allergica.

È periodica e si sviluppa durante la fioritura di alcune piante (graminacee, parietaria, urticacee,

Perché si manifesta l’allergia ai pollini

La primavera segna l’inizio di un nuovo ciclo annuale: dopo il freddo e il buio inverno, con la nuova stagione la natura rinasce ad una nuova vita in un’esplosione via via crescente di colori e di profumi. Non per tutti, però, questo momento è vissuto con gioia, infatti per qualcuno la nuova stagione rappresenta il ritorno puntuale di un fastidioso e spesso invalidante problema: l’allergia. Almeno dal dieci al quindici per cento della popolazione italiana è colpita da fenomeni allergici e si calcola che nel nostro Paese circa sette milioni di persone soffrano di questo fastidiosissimo disturbo. Per meglio chiarire da dove nasce questa malattia stagionale occorre cominciare spiegando brevemente che cosa è il sistema immunitario, perché a tutt’oggi quest’apparato del nostro corpo è considerato il maggiore responsabile dei sintomi allergici.

Come si difende l’organismo dai pollini


Il sistema immunitario rappresenta un apparato teso a preservare l’integrità dell’organismo, in altre parole a difenderlo da “agenti esterni” ritenuti estranei. Quando una sostanza entra in contatto con il nostro corpo il sistema immunitario opera una prima fase di confronto tra le sostanze e la propria “memoria interna”: se quella è riconosciuta come compatibile con l’organismo è accettata, al contrario (seconda fase) è attaccata. In quest’ultimo caso si formano particelle chiamate “anticorpi” che inglobano il corpo l’estraneo e lo distruggono.

Il sistema immunitario come archivio e memoria

Una particolarità importante, per poi spiegare quanto avviene nell’allergia, è la capacità del sistema immunitario di arricchire la propria banca dati (la memoria interna) ogni qual volta viene in contatto con sostanze che non conosce: esso si confronta con le sostanze e ne tiene memoria, per essere più efficace nel caso esse si ripresentino.

L’allergia è una reazione di difesa eccessiva del sistema immunitario di fronte a sostanze considerate erroneamente nocive. L’errore avviene nella prima fase di confronto, cioè la sostanza estranea non solo viene riconosciuta come non compatibile con l’organismo ma viene anche “ingigantita” per quanto riguarda la sua pericolosità. Ecco che allora il sistema immunitario opera da un lato una particolare segnalazione dell’estraneo nella sua memoria interna e dall’altro costruisce un numero eccessivo di anticorpi pronti a reagire massicciamente qualora si ripresentasse un nuovo contatto (processo di sensibilizzazione

Le cause che determinano le riniti allergiche

A tutt’oggi non è possibile chiarire con assoluta precisione le cause di questo “errore” del sistema immunitario. Pur sapendo come avvengono i meccanismi di allergizzazione (descritti prima), non si riesce ancora a stabilire con sicurezza chi è a rischio e chi no. Una delle poche cose che i medici oggi sanno è che non è uguale per tutti il tempo di allergizzazione (tempo che trascorre tra il primo contatto con la sostanza e lo “scatenamento” dei sintomi): infatti è dimostrato che questo periodo può variare da appena qualche giorno fino a diversi anni.

Altrettanto noto è che vi sia una percentuale di ereditarietà, cioè si riscontra che il 30% dei bambini che hanno un genitore che soffre di allergia possono sviluppare fenomeni allergici dello stesso tipo anche quando sono in età adulta.

Come si viene a contatto con i pollini allergeni

Pollini di piante, erbe. alberi e polveri

Gli allergeni entrano in contatto con l’organismo soprattutto attraverso l’aria respirata. I più comuni e noti sono i pollini delle piante e delle erbe presenti nell’aria da metà gennaio a fine settembre. Vedi il calendario dei pollini.

Anche se non appartengono alle allergie stagionali, è comunque importante citare gli allergeni perenni o domestici, presenti ovviamente nel corso di tutto l’anno ma che danno gli stessi sintomi di quelli stagionali:

  1. prodotti che si trovano sulla desquamazione della cute di animali presenti nelle nostre case come cani, gatti, uccelli, conigli, cavie;.
  2. prodotti fecali di un acaro, il dermatofagoide, che vive negli ambienti polverosi e umidi, specialmente nei materassi di lana, nei tappeti e nelle moquette;
  3. prodotti derivati dalle muffe.

Quali sono i sintomi della rinite allergica

L’allergia può interessare tutte le persone a qualsiasi età e senza differenze di sesso. I sintomi più comuni sono:

Disturbi correlati alle rinite allergiche
  1. sintomi nasali: starnuti ripetuti, secrezioni acquose nasali, naso chiuso, prurito;
  2. sintomi oculari: prurito, arrossamento, gonfiore, lacrimazione, fastidio alla luce;
  3. sintomi respiratori: senso di mancanza d’aria, tosse di origine irritativa, respiro affannoso e accorciato;
  4. stanchezza e l’irritabilità.

Come si riconosce la rinite allergica

Prick test

In genere la diagnosi della malattia allergica in un primo tempo si basa sulla presenza di sintomi descritti che si presentano in prevalenza durante la primavera o l’estate. Inoltre si pratica il Prick test per la prova delle allergie. Questa prova diagnostica è anche chiamata test cutaneo o cutireazione con allergeni. Si praticano delle microscopiche punture sulla pelle, non sanguinanti e non dolorose, sulla faccia interna del braccio e distanti fra loro almeno due centimetri. Su ognuna si depone una goccia di soluzione acquosa di differenti sostanze ( allergeni ). Se c’è reazione positiva, cioè si è allergici a una o più sostanze, entro 10-20 minuti si forma un ponfo roseo e pruriginoso là dove l’allergene specifico è stato deposto.

Rimedi naturali omeopatici per le riniti allergiche  

Histaminum 9 CH granuli

Sintomo caratteristico: ostruzione con prurito nasale, e/o arrossamento delle palpebre. Uso: 5 granuli 1 o 2 volte al dì, nelle fasi acute ogni 1 o 2 ore fino al miglioramento dei sintomi.

Allium cepa 5 CH granuli

Sintomo caratteristico: rinorrea e/o lacrimazione non escoriante, rinite con naso rosso alato. Uso: 5 granuli 1 o 2 volte al dì, nelle fasi acute ogni 1 o 2 ore fino al miglioramento dei sintomi.

Sabadilla 5 CH granuli

Sintomo caratteristico: rinorrea e/o lacrimazione escoriante, con prurito del velo palatino. Uso: 5 granuli 1 o 2 volte al dì, nelle fasi acute ogni 1 o 2 ore fino al miglioramento dei sintomi.

Sticta pulmonaria 5 CH granuli

Sintomo caratteristico: rinite con sensazione di pesantezza e pressione alla radice del naso, con tosse irritante e seccheza delle mucose. Uso: 5 granuli 1 o 2 volte al dì, nelle fasi acute ogni 1 o 2 ore fino al miglioramento dei sintomi.

Uso di Pollini omeopatizzati a scopo preventivo e curativo

Sono mixi di pollini diluiti e dinamizzati secondio il metodo omeopatico. Sono utili per desensibilizzare l’organismo e ridurre la reattività individuale. Uso: sotto forma di granuli o gocce, una volta al dì prima dell’insorgenza dei sintomi, nelle fasi acute fino a 3 volte al dì.

Mix Graminacee (Erba canina, Erba codolina o gramigna, Erba fienarola)

Mix Composite   (Camomilla comune, Camomilla inglese, Camomilla recutita, Achillea millefoglie, Arnica montana, Camomilla romana, Echinacea, Tarassaco, Partenio e tanaceto vulgare)

Mix Urticacee (Parietaria officinalis, Parietaria judaica)

Mix Alberi (Betula pendula Roth, Corylus avellana, Cupressus arizonica,  Olea europea)

Mix Dermatofagoides  (Dermatophagoides farinae,  Dermatophagoides pteronyssinus, Euroglyphus maynei)

Rimedi naturali per uso locale per la rinite allergica

Oligoelementi: Mn + Cu oligoelementi • In soluzione fisiologia e acqua marina. Gocce o spray nasali.

Oli essenziali di Eucalipto, Pino silvestre e Cipresso. Uso: Tintura madre (30-40 gocce, 2 o 3 volte al dì), o in estratto secco titolato in polveri per capsule secondo dichiarazioni d’uso del produttore.

Rimedi utilizzati in Gemmoterapia per la rinite allergica

Ribes nigrum MG 1DH

• Agisce a livello della corteccia surrenale stimolando la secrezione di cortisolo.

Fagus sylvatica MG 1DH

• Impedisce la liberazione di istamina, utile per le allergie pseudo allergiche da alimenti. Per allergia si intende l’ipersensibilità di un organismo nei confronti di sostanze di varia natura (allergeni) con reazioni di tipo acuto o immediato che provocano un danno locale o generale, mediato dal sistema immunitario

Rosmarinus officinalis MG 1DH

• Oltre alle indicazioni epato-biliari, svolge azione utile nelle manifestazioni allergiche e riniti. Uso: da 30 a 50 gtt 2 o 3 volte al dì.

Rimedi utilizzati in Organoterapia  per la rinite allergica

Thymuline 7 CH globuli

Uso: 1 tubo dose ogni 7 giorni per 4 volte, l’ultimo dopo un mese.

Muqueuse rhino-pharyngee 4 CH fiale

Uso: 1 o 2 fiale sublinguale o per aerosol al dì.

Rimedi utilizzati in Oligoterapia   per la rinite allergica

Mn (Manganese), Mn Cu (Manganese e Rame), P (fosforo),

• Oligoelementi distesici, di terreno utili anche a scopo preventivo. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno.

Sali di Shüssler   utilizzati per la rinite allergica

Natrum muriaticum D6

• Utile rimedio per le rinofaringiti con tosse secca. Uso: somministrare 1 o 2 compresse sublinguali 2 o 3 volte al dì.

Nutrizione e integratori alimentari per le riniti allergiche in naturopatia

AllerUP

Durante il periodo primaverile per la prevenzione e la cura delle pollinosi si consiglia di evitare alimenti che scatenano la liberazione di istamina: formaggio, birra, vino, cioccolato, patate, aringhe, tonno, ecc.

Assumere integratori alimentari a base di piante medicinali che  impediscono  il rilascio di istamina da parte dei mastociti contenenti: Ribes nero m.g. (Ribes Nigrum L.: gemme 1DH), Rosa canina m.g. (Rosa canina L.:  sùrculi 1DH), Ontano m.g. (Alnus glutinosa Gaertn.: gemme 1DH), Carpino m.g. (Carpinus Betulus L.: gemme 1DH), Manganese gluconato.

 

 

 

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