L’onicofagia o tricotillomania è l’espressione della congestione emotiva che si manifesta con l’atto e abitudine di mangiarsi le unghie, le pellicine e le cuticole circostanti. Si manifesta durante periodi di nervosismo, stress e noia. Secondo la teoria freudiana, è un sintomo di fissazione orale.
Come si manifesta l’onicofagia
L’onicofagia solitamente è presente in persone tendenzialmente ansiose ed emotive, le quali, si mangiano letteralmente le unghie alla ricerca quasi ossessiva di momenti di concentrazione e nello stesso tempo di distrazione.
Il disturbo inizia a manifestarsi molto presto, già dall’infanzia, e si aggrava durante l’adolescenza. Statisticamente un ragazzo su dieci si mangia le unghie; se non si risolve, il vizio rimane anche nell’età adulta. Il sesso maschile è maggiormente esposto a questo disturbo: cinque italiani su cento ne sono affetti.
Questa abitudine se non sufficientemente controllata può essere causare infezioni del cavo orale e alterazioni della personalità e della propria autostima. Il soggetto riconosce di avere le mani non “presentabili”, pertanto, si sente condizionato nei rapporti con gli altri.
Cosa rappresenta simbolicamente l’onicofagia
Le unghie rappresentano il residuo evolutivo dei primitivi artigli (armi di difesa, attacco e sopravvivenza), rosicchiarle fino al punto di eliminarle rappresenta il tentativo simbolico di rendersi inoffensivi, per paura di ferire o di apparire violenti; è una manifestazione di controllo della propria aggressività.
Le unghie delle mani, come le unghie dei piedi, rappresentano un’evoluzione e un’involuzione degli “artigli” in rapporto con l’aggressività difensiva archetipa. L’onicofagia è la manifestazione di contenimento di un conflitto di aggressività rivolta verso se stessi. L’individuo ha necessità di esprimere il proprio grado di assertività che si manifesta attraverso la vitalità, l’energia e l’aggressività. I più accaniti “mangiatori di unghie” sono gli adolescenti, che vivono un’età in cui tutto è scontro, in cui vengono contestate le regole del mondo familiare e degli adulti, in cui si vivono i primi approcci sessuali e le manifestazioni fisiche dei cambiamenti ormonali.
Rimedi omeopatici per la cura delle onicofagie
Ammonium bromatum 9CH granuli
Un sintomo caratteristico di questo rimedio è la sensazione di irritabilità e formicolio sotto le unghie che migliora rosicchiandole. Uso: 5 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Ignatia 9CH granuli 5 CH
Utile rimedio per scaricare stati di tensione migliorati dalle distrazioni. Uso: 5 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Staphysagria 9CH granuli
Soggetti che hanno subito vessazioni e che nutrono collera controllata per lungo tempo. Uso: 5 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Phosphoricum acidum 9CH granuli
Onicofagia che insorge dopo un grave lutto o una perdita reale, simbolica di persone care e di riferimento. Uso: 5 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Natrum muriaticum 9CH granuli
Utile rimedio per le persone tristi e depresse che tendono ad isolarsi e chiudersi in se stessi. Uso: 5 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
I Fiori di Bach utili per la cura delle onicofagie
Agrimony > Il rimedio dell’ansia, di chi vuole nascondere le proprie sofferenze e frustrazioni.
Beech > È il fiore del controllo e del contenimento della reattività.
Holly > Esprime l’aggressività esplosiva verso gli altri e se stessi, verso persone e cose.
Sweet chestnut > Rimedio delle somatizzazioni e della perdita dei punti di riferimento.
Uso: 4 gocce sublinguali, 4 volte al dì.
Piante medicinali usate in fitoterapia per la cura delle onicofagie
Equiseto TM – (Equisetum arvense L.)
Rimineralizzante ricco di silicio, utile nelle fragilità degli annessi cutanei (capelli, unghie). Uso: 30 a 50 gtt pro dose, 3 volte al dì.
Bambosil Estratto secco – (Bambusa arundinacea Schrader)
Pianta ricca di silice, elemento importante per il trofismo ungueale. È un elemento nutritivo degli annessi cutanei: delle unghie e dei capelli; utile per le unghie fragili e capelli sottili. Uso: capsule da 30 a 50 mg pro dose, 2 o 3 volte al dì.
Impiego per uso esterno
Aloe TM – (Aloe barbadensis Miller )
> Contiene aloina, sostanza di sapore amaro. Uso: nei bambini, si consiglia la tintura di Aloe da spennellare sulle unghie.
Sali di Schüssler per la cura delle onicofagie
Silicea D12
> Favorisce il trofismo e la ricrescita delle unghie.
Uso: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.
Nutrizione e integratori alimentari consigliati per l’onicofagia
Per rinforzare le unghie è importante assumere integratori contenenti cisteina, vitamina B6 e zinco. La cisteina è un aminoacido solforato responsabile della resistenza dell’unghia. La vitamina B6 è indispensabile per la sintesi della cisteina e lo zinco interviene nei processi enzimatici che trasformano la cisteina in cheratina. Inoltre, si consiglia l’uso di integratori contenenti miglio (Panicum miliaceum, L.) utile per il trattamento di unghie e capelli fragili, tendenti alla rottura e alla caduta. Il miglio infatti contiene elevate quantità di ferro e aminoacidi solforati, indispensabili per la costruzione ed il mantenimento della matrice stessa delle unghie, dei capelli e degli annessi cutanei.