
La Riflessologia plantare o zonale è una tecnica antichissima di origine orientale divulgata in Occidente da William Fitzgerald agli inizi del 1900. Al Dr Fitzgerald si deve la completa formulazione dei punti riflessi del piede. Praticata fin dai tempi più antichi e conosciuta dalle diverse popolazioni che hanno abitato il nostro pianeta (indiani d’America, cinesi, indiani, antichi egiziani ecc.), la Riflessologia Plantare è stata riscoperta e sperimentata nel nostro secolo da numerosi medici e fisioterapisti che attraverso la pratica ne hanno comprovato la validità ed efficacia permettendole di divulgarsi sempre di più in Occidente.
Che cos’è e come funziona la riflessologia plantare
Come in uno specchio, i nostri piedi riflettono tutte le zone del corpo, secondo corrispondenze reali e specifiche, grazie alle quali si ha la possibilità di intervenire per azione riflessa. Dall’osservazione dei nostri piedi, possiamo dunque risalire allo stato di salute della persona, nonché alleviare numerosi disturbi, solo attraverso il loro trattamento manuale.
La Riflessologia plantare rappresenta un metodo di diagnosi e cura energetica che sfrutta la manipolazione delle zone riflessologiche situate sulla pianta del piede che costituiscono i punti terminali dei meridiani, attraverso i quali l’energia corporea fluisce, per alimentare e regolare la vitalità degli organi e tessuti.
Secondo questa metodologia, in alcune zone del corpo: la mano, l’orecchio, l’occhio, la pianta del piede s’instaura una corrispondenza riflessa con i vari organi del corpo umano, seguendo il principio olonomico universale del creato (tutte le parti dell’universo sono presenti e si conservano nella più piccola parte in sé riproducibile), concetto filosofico del micro e macrocosmo, e principio scientifico dell’uomo riproducibile attraverso il suo DNA.
Come si esegue una visita di riflessologia plantare

Attraverso la palpazione e il massaggio su queste zone “riflesse”, si può rilevare la sensibilità di un organo e ripristinare eventuali squilibri.
La tecnica riflessologica permette di riattivare la “farmacia interna” propria di ogni organismo, in maniera da riportare equilibrio e benessere. Tramite la digitopressione, cioè la stimolazione di precisi punti riflessi sul piede, si stimolano specifici canali energetici che attraversano il corpo. Allo stesso tempo il piede rivelerà la condizione di equilibrio energetico di uno o più organi anche prima che insorgano disequilibri organici che possono causare la malattia.
La riflessologia plantare è utilizzata anche come pratica diagnostica, attraverso la risposta alla stimolazione di determinate zone, se un organo funziona regolarmente, il punto di riflesso corrispondente nel piede sarà insensibile; mentre se l’organo è sofferente, la regione sarà ipersensibile al tatto.
Uno stato di dolore acuto sulla zona plantare riflessa, indica la presenza di un focolaio di irritazione o di infiammazione a carico dell’organo corrispondente. Con un massaggio mirato, tonificante o disperdente, si avrà un riequilibrio delle attività tissulari ed una scomparsa del dolore.
Esistono mappe per facilitare la ricerca dei punti dolenti, sui cui esercitare il massaggio zonale terapeutico.

Durante il massaggio e la stimolazione dei punti riflessi, si possono applicare oli e creme da massaggio con sostanze che favoriscono l’attivazione energetica sui punti riflessi: oli essenziali (aromaterapia), Fiori di Bach (secondo le mappe di Kramer), Fiori Himalayani.
Questa tecnica ha un grande sviluppo in centri benessere ed estetici, è un’attività non medica, pertanto proponibile anche in farmacia e praticata da operatori esperti.