Litoterapia Dechelatrice

Si hanno tracce storiche della Litoterapia nel Papiro Ebers (ca. 1550 a.C.), che prende il nome dal tedesco George Ebers  che lo acquistò  nell’inverno 1873-1874 a Tebe. Vi sono testimonianze dell’uso della terapia con i minerali nell’America precolombiana degli Incas e  nella MTC (Medicina tradizionale cinese) e tibetana, erano usati molti  minerali di cui il solfato di alluminio e di potassio, l’ematite, la limonite o l’amianto. La litoterapia moderna nasce in Francia nel 1974 per opera di Claude Bergeret e Max Tétau che pubblicano il “Manuale di litoterapia dechelatrice”, impiega minerali e rocce diluite e dinamizzate col metodo omeopatico Nella Medicina tradizionale occidentale, la cura litoterapica più nota è quella con l’argilla. , la sua azione si svolge regolarizzando le reazioni metaboliche bloccate a livello enzimatico favorendo la catalisi.

Come funziona la Litoterapia

Alcuni metalli cationici, magnesio, ferro, calcio, manganese, cromo, zinco, sono deputati in molti processi enzimatici in qualità di catalizzatori. Data la loro natura cationica, rappresentata da una valenza elettro-positiva, possono essere chelati, in altre parole sequestrati, da alcune sostanze organiche, inorganiche o scarti metabolici per affinità elettrochimica.
Il meccanismo di azione della Litoterapia, si esplica con la dechelazione di cationi e minerali, rendendoli disponibili a livello cellulare e molecolare per espletare le funzioni biochimiche metaboliche. La litoterapia viene definita dechelatrice perché ha come obiettivo terapeutico la liberazione di alcuni metalli e metalloidi bloccati con un processo di chelazione nell’organismo.

I processi di chelazione di ioni metallici sono frequenti e dovuti a cause ambientali alimentari, costituzionali e farmacologiche.

Cosa sono le Costituzioni Litoterapiche

Dagli studi di Bergeret e Tétau sono riscontrabili alcuni tipi costituzionali, che rispondono al trattamento con Litoterapici. Non si tratta di vere e proprie costituzioni dovute a carenze di minerale corrispondente, bensì, rappresentano una tipologia sindromica che rispondono a trattamenti con famiglie di minerali corrispondenti. Quindi, in litoterapia distingueremo tre tipologie:

  • Tipo Granitico: Elemento il Silicio, Granite D8 (roccia costituita da Feldspato, Mica e Quarzo). Il biotipo “granitico” è brevilineo, tarchiato, resistente, con tendenza all’ obesità. In generale corrisponde alla costituzione carbonica in omeopatia. Tendenze morbose generali: le reazioni di questo biotipo sono lente e progressive. Il biotipo tende all’obesità, all’artrosi, alla sclerosi vascolare, all’ipertensione arteriosa, alle alterazioni del metabolismo con valori elevati di colesterolo ed acido urico.
  • Tipo Magnesiaco: Elemento il Magnesio, Diopside D8 (Silicato di magnesio e calcio). Il biotipo “magnesico” è longilineo. Ha un aspetto elegante. Il torace è esile, gli arti sono lunghi e sottili. Dotato di intelligenza viva, tende alla facile esauribilità. Corrisponde alla costituzione fosforica in omeopatia. Tendenze morbose generali: presenta ipersensibilità nervosa, ciclotimia, ipotensione arteriosa, freddolosità. È un soggetto predisposto alle infezioni ed alle allergie. Tende al dimagramento e alla demineralizzazione.
  • Tipo Mercuriale: Elemento il Mercurio, Cinabre D8 (Solfuro di mercurio). Il biotipo “mercuriale” presenta asimmetrie, dismetrie e lassità ligamentosa, responsabile di alterazioni della crescita (malocclusione, piedi piatti, scoliosi, cifosi). Corrisponde alla costituzione fluorica dell’ omeopatia. Tendenze morbose generali: presenta lassità dei ligamenti, facilità alle distorsioni, carie, varici.

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Preparazione dei Litoterapici

I rimedi litoterapici provengono da rocce e minerali diluiti e dinamizzati in soluzione acquosa, alla ottava decimale hahnemmaniana (8 DH), questa diluizione è stata prescelta in quanto rappresenta la diluizione limite, in cui viene conservata la struttura cristallina dell’unità originaria in unità di microcristalli dimostrata come più attiva, corrispondente in grandezza di un millimicron.

Come si presentano e come si assumono

Le forme farmaceutiche di dispensazione sono fiale per somministrazione sublinguale o granuli, vanno tenuti in bocca per almeno un minuto, prima di essere deglutiti. da somministrare una fiala ogni sera se si utilizza un solo prodotto o a sere alterne se i prodotti sono associati. I litoterapici vanno assunti per via perlinguale. In generale, la posologia media consigliata è di una ampolla, una volta al dì o a sere alterne, 3 volte alla settimana. Si possono  associare più litoterapici da somministrare a sere alterne. La somministrazione deve avvenire lontano dai pasti: mezzora prima o due ore dopo pasti.

Indicazioni e uso dei litoterapici

Adulaire (allumo-silicato di potassio): neoformazioni

Apatite (pirofosfato di calcio): artrosi, lombalgie, osteoporosi

Argent natif (argento): antinfettivo, antireumatico

Azurite (carbonato basico di rame): ipofunzione della corteccia surrenale, artrite infiammatoria

Barytine (solfato di bario): disturbi  circolatori, ipertensione arteriosa, sclerosi

Betafite (titanato di uranio): regolatore delle funzioni del pancreas, diabete

Blende (solfato di zinco): diabete, varici, insufficienza venosa

Bornite (solfato di ferro e rame): colibacillosi, antinfettivo

Calcaire de Versailles (carbonato di calcio): decalcificazioni, artrosi, osteoporosi

Chalcopyrite (rame con tracce d’oro): decalcificazioni, antinfiammatorio, artrosi

Cynabre (solfuro di mercurio): disturbi vascolari e insufficienza epatica

Conglomérat (roccia con silice): dermatiti ed eczema

Diopside (silicato di magnesio e calcio): rimineralizzante, per la crescita nell’infanzia

Dolomite (carbonato di calcio e magnesio): ipomagnesie

Erythrite (arseniato di cobalto): anemie, vasculopatie, disturbi del circolo venoso, emorroidi

Feldspath quadratique (allumo-silicato di calcio e sodio): artrosi

Fluorite (fluoruro di calcio): refolatore delle funzioni ormonali della tiroide e ipofisi, carie e decalcificazioni

Galène (solfuro di piombo): regolatore delle funzioni del pancreas, pre-diabetico

Garniérite (silicato idrato di nichel e magnesio): insufficienza respiratoria, asma, insufficienza  digestiva

Glauconie (allumo-silicato di ferro): disturbi neuro-vegetativi, insonnia, ansia, obesità Graphite (carbone): dermatiti ed eczemi

Grès rose (granelli di sabbia): costipazione, stipsi

Hematite (ossido ferrico): anemie, anemie ferro prive

Iodargyrite (ioduro d’argento): regolatore della corteccia surrenalica, obesità, reumatismi, obesità

Jaspe vert (quarzo): coleretico, colagogo, regolatore vie e vescicola biliari

Lazulite (fosfato basico di alluminio e magnesio): regolatore delle funzioni del fegato,  insufficienza epatica

Lepidolite (litio): forme nervose depressive  

Marbre saccharoïde (carbonato di calcio): gastralgie  e dispepsia

Obsidienne (lava con silice): azione di rinforzo  delle cartilagini, artrosi cervicale

Or natif (oro puro): antinfiammatorio, insufficienza cardiaca

Orpiment (solfuro di arsenico):  artrori, coxartrosi, anti-infiammatorio

Pyrite de fer (solfuro di ferro): infezioni da colibacilli

Pyrolusite (ossido di manganese): afte, stomatiti, reumatismi, sistema vascolare

Rhodonite (silicato di manganese): dusturbi del sistema neurovegetativo, insonnia

Salgemma (cloruro di sodio): ritenzione idrica, edema

Silica marina (sabbia di mare): rimineralizzante, asma e rinite allergica

Stibine (solfuro di antimonio): malattie respiratorie, bronchite

Tourmaline lithique (minerale di litio): depressione e stati depressivi

Trachyte (feldspato potassico): tosse spasmodica, tosse stizzosa

Ulexite (borato idratato di calcio e sodio): afte e stomatiti

Uraninite (ossido di uranio): vermifugo, ossiuri, diabete

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