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Medicina Integrata

Le cure naturali per la Pollinosi

Pubblicato il 30/08/2019 da Marta Chiappetta Lascia un commento

La pollinosi, conosciuta comunemente come “raffreddore da fieno” o rinite allergica, è la più frequente tra le allergopatie (sindromi allergiche stagionali).

È un’infiammazione, acuta o cronica, delle mucose delle alte vie respiratorie e degli occhi causata da un’anomala sensibilità ai pollini. Chi soffre di pollinosi normalmente inizia ad avvertire i primi sintomi sempre nello stesso periodo dell’anno, ovvero quello che coincide con la fase di produzione dell’allergene specifico.

In Italia la stagione dei pollini va da fine marzo ai primi di settembre, raggiungendo il picco massimo tra maggio e giugno.

Il primo importante vantaggio di una terapia naturale è l’assenza degli effetti collaterali che si presentano spesso con le cure allopatiche, come la sonnolenza e i disturbi dell’attenzione.

Chi sono i responsabili delle pollinosi

Ambrosia

I responsabili dei pollini sono le piante anemofile, cioè le piante che utilizzano il vento per diffondere il polline alle altre piante distanti. I fenomeni allergici si possono presentare anche in altri periodi dell’anno, da gennaio ad ottobre: questo avviene perché i cambiamenti climatici hanno portato a delle variazioni del ciclo di vita delle piante, con un conseguente aumento dei tempi della pollinazione.

In generale, le famiglie botaniche coinvolte sono le Composite (Ambrosia) con fioritura estivo-autunnale, le Urticacee (Parietaria) a fioritura estiva, Betulla Nocciolo e Ontano tra febbraio ed aprile e le Graminacee con fioritura da fine marzo a settembre, con un picco tra maggio e giugno.

Come si scatena la pollinosi

I pollini al microscopio – ARPAB

Chi soffre di pollinosi ha una sensibilizzazione verso quell’allergene, più precisamente verso gli antigeni che si trovano sulla superficie dei pollini. Gli antigeni innescano una reazione immunitaria e vengono prodotti particolari anticorpi, le immunoglobuline di classe E (IgE) che aderiscono alla superficie di alcune cellule liberando istamina, mediatore chimico dell’allergia.

Quando gli antigeni raggiungono le mucose degli organi colpiti, si incontrano con gli IgE e si innesca un processo infiammatorio che causa la sintomatologia propria della pollinosi.

La sensibilizzazione ad un allergene può prodursi in tutti gli individui, anche se alcuni soggetti sono maggiormente predisposti. In generale c’è una grossa componente ereditaria.

Come si manifesta la pollinosi

Infiorescenze piante enemofile

I sintomi tipici della pollinosi sono: occhi infiammati, lacrimazione, arrossamento delle congiuntive, prurito al palato, al naso, alla gola e agli occhi, insonnia, stanchezza, irrequietezza, rinorrea acquosa. Tipici della pollinosi sono gli starnuti ripetuti che si presentano all’improvviso e si protraggono anche per un paio d’ore. È presente anche una tosse stizzosa, spesso notturna, con sibili e difficoltà respiratorie. Una complicanza della pollinosi è l’asma bronchiale che colpisce il 20-30% delle persone che soffrono di raffreddore da fieno. Nei Paesi occidentali c’è stato un forte aumento delle allergie: inoltre, è emerso da numerosi studi che nello sviluppo di sintomi allergici giocano un ruolo fondamentale lo stress e gli aspetti emozionali. Il sistema immunitario è in contatto con il sistema nervoso centrale e c’è una stretta interdipendenza tra i due sistemi, che comunicano tra loro in modo preciso e reciproco. Un particolare stato emotivo può, quindi, influenzare le reazioni allergiche di un individuo. Inoltre l’ipersensibilità che è alla base della reazione allergica simboleggia, a livello psicosomatico, una vulnerabilità, un’ipersensibilità appunto, nei confronti di ambienti, relazioni ed elementi esterni.

Calendario dei pollini per pianta e mese

Esiste un trattamento naturale per la pollinosi

Il trattamento naturopatico risulta molto utile nella cura della pollinosi: i rimedi possono essere usati sia nella fase preventiva che in quella acuta. Il primo importante vantaggio di una terapia naturale è l’assenza degli effetti collaterali che si presentano spesso con le cure allopatiche, come la sonnolenza e i disturbi dell’attenzione.

Lo studio accurato di sintomi e manifestazioni è necessario per un inquadramento globale del problema allergico, che coinvolge anche l’alimentazione e lo stile di vita. Se accuratamente individuati, i rimedi scelti possono essere sufficienti per il controllo della sintomatologia e per accompagnare il soggetto allergico verso la guarigione, anche in affiancamento con le cure convenzionali. La terapia naturale aiuta a ridurre le fluttuazioni cliniche, agisce come prevenzione delle crisi e sostiene l’organismo stimolando la sua capacità di autoguarigione.

È necessario affidarsi al medico curante per la valutazione della terapia adeguata, soprattutto con il trattamento fitoterapico e gemmoterapico, per evitare sovrapposizioni fra i principi attivi delle piante e l’assunzione concomitante di altri medicinali.

Cure naturali in Omeopatia per la pollinosi

Pollens 30 CH granuli > È un composto di pollini di varie origini (fiori, arbusti, erbe ed alberi) diluiti, utile sia in fase acuta che in via preventiva per tutte le allergie che causano rinite, congiuntivite e asma. Di norma viene associato ad altri rimedi in base alla sintomatologia che prevale. Uso: per la fase acuta 5 granuli sublinguali ogni 3 ore; per la prevenzione 3 granuli sublinguali tre volte a settimana, un mese prima del periodo della pollinazione.

Allium cepa 7 – 9CH granuli > Rimedio unitario che si utilizza nei raffreddori allergici con forte infiammazione nasale e violenti attacchi di starnuti accompagnati da mal di testa. È presente rinorrea abbondante con scolo nasale irritante e acre. L’infiammazione produce secrezioni oculari non brucianti, escoriazioni diffuse sulle ali nasali e sul labbro superiore. La crisi allergica scoppia spesso nei locali chiusi e caldi, mentre migliora all’aria fresca e peggiora verso sera. Questo rimedio può essere utilizzato anche in associazione con altri complementari, sia nelle sindromi allergiche che in quelle infiammatorie. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Arsenicum album 7 – 9CH granuli > La rinite tipica di questo rimedio è caratterizzata da uno scolo nasale acquoso con starnuti, ostruzione e infiammazione. Tutto è bruciante: occhi, vie respiratorie, narici. Spesso la rinite allergica è accompagnata da manifestazioni cutanee (orticaria o eczema). Tutti i sintomi migliorano con il calore (ambiente caldo, impacchi caldi ecc.). Uso:  3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Euphrasia 5- 9CH granuli > La pollinosi di Euphrasia si accompagna ad una tipica congiuntivite con fotofobia, lacrimazione, irritazione e bruciore oculare. Al contrario di Allium, il raffreddore è meno forte e non bruciante. Tutti i sintomi peggiorano nella posizione supina. Uso:  3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Sabadilla  5CH granuli > Rimedio tipico delle riniti con scolo acquoso, lacrimazione degli occhi e dolori frontali. Caratteristica del  rimedio è il prurito del velo palatino; il soggetto allergico è costretto a grattare il palato con la lingua per alleviarlo. La rinorrea è abbondante e associata a bruciore e ostruzione delle narici; inoltre è presente un’ipersensibilità dell’olfatto. Tutti i sintomi peggiorano con il freddo e con l’odore dei fiori, mentre migliorano con il calore e le bevande calde. Uso:  3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Dulcamara 5 – 9CH granuli > Si utilizza per le rinofaringiti e le febbri da fieno che compaiono a fine estate e in autunno. Il rimedio agisce soprattutto per quelle riniti con ostruzione nasale che peggiorano il quadro sintomatologico con il clima umido e piovoso. Il soggetto ha la sensazione di avere del muco nell’ipofaringe e avverte un “raschio” in gola. I disturbi sono accompagnati da senso di freddo. La sintomatologia  peggiora con la pioggia, mentre migliora con il caldo e il movimento. Uso:  3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Nux vomica 7- 9CH granuli > Rimedio adatto quando il soggetto allergico soffre di una rinite spasmodica con starnuti a ripetizione, al risveglio o durante la giornata. Il naso è ostruito soprattutto la notte e cola abbondantemente durante il giorno. Il rimedio corrisponde ad un individuo irritabile, nervoso, impaziente, che non tollera alcun tipo di ostacolo. Uso:  3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Cure naturali in Gemmoterapia per la pollinosi

RIBES NERO  (Ribes nigrum L.)  MG  1DH > Il Ribes nero agisce al livello della corteccia surrenale e produce un effetto simile a quello dei cortisonici. Ha una spiccata azione antinfiammatoria che, tuttavia,  non comporta la gastrolesività tipica dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) e dei cortisonici e derivati. Per le sindromi allergiche è il gemmoterapico d’elezione ed è impiegato per dermopatie allergiche, riniti, congiuntiviti, faringiti, laringiti, asma bronchiale, orticarie, allergie foto-indotte.

Controindicazioni: in soggetti predisposti può provocare un aumento della pressione arteriosa. La foglia di Ribes nero ha un’azione diuretica, pertanto è sconsigliata la somministrazione in associazione con diuretici per l’insufficienza cardiaca o renale. Uso:  30 gocce di MG in poca acqua da 1 a 3 volte al giorno. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

FAGGIO  (Fagus sylvatica L.)  MG 1 DH  > Il gemmoterapico di Faggio è un rimedio molto utilizzato nelle allergie poiché ha un’azione antistaminica che si esplica impedendo la liberazione di istamina. Le gemme del Faggio hanno anche proprietà diuretiche, per questo il rimedio è utile anche  per quei soggetti che soffrono di ritenzione idrica associata allo stato allergico. Ha un sinergismo d’azione  in affiancamento con i gemmoterapici Ribes nigrum e Ontano nero. Uso:  30 gocce di MG in poca acqua 2-3 volte al giorno. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

ONTANO NERO  (Alnus glutinosa L.)  MG 1 DH  > Spesso somministrato in sinergia con Ribes Nigrum, questo rimedio si utilizza per gli stati infiammatori di origine allergica con ipertrofia (aumento patologico di volume) delle mucose. Ha un’azione specifica nelle orticarie da farmaci, alimenti, punture d’insetti e piante, asma allergica. Inoltre, viene utilizzato spesso per le cefalee vascolari con componente allergica. Uso: 30 gocce di MG in poca acqua 2-3 volte al giorno. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

ROSA CANINA (Rosa canina L.)  MG  1 DH  > La Rosa Canina è molto utilizzata nella pollinosi perché regola la risposta immunitaria. Il rimedio ha una specifica azione antinfiammatoria nelle alterazioni delle mucose dell’apparato ORL e degli occhi.Particolarmente efficace nella prevenzione di allergie, riniti, congiuntiviti e asma su base allergica.

Controindicazioni: L’uso è sconsigliato in gravidanza e allattamento. Per il suo contenuto in vitamina C può facilitare o ostacolare l’assorbimento di alcuni farmaci. Uso:  30 gocce di MG in poca acqua 2-3 volte al giorno. Assumere solo dietro consiglio medico.

Cure naturali in Fitoterapia  per la pollinosi

ELICRISO  (Helichrysum arenarium DC.)  TM   > La pianta ha un’azione anti-allergica e cortisono-simile; si utilizza per tutte le infiammazioni di natura allergica, in particolare quelle che interessano le mucose e la cute: congiuntiviti, riniti, asma, irritazioni cutanee.  Uso:  30 gocce di TM in poca acqua da 1 a 3 volte al giorno.

Uso esterno: Oleolito in crema o emulsione al 5%

L’oleolito di Elicriso è utilizzato efficacemente nel trattamento delle dermopatie su base allergica, eczemi, psoriasi, reattività della pelle. Riduce il dolore e il bruciore, decongestiona e allevia il prurito.  Uso: Applicare sulla pelle senza frizionare.

Controindicazioni per uso esterno e interno: Evitare l’uso nelle malattie occlusive delle vie biliari, in gravidanza e allattamento. Assumere solo dietro consiglio medico.

PIANTAGGINE (Plantago major L.) TM   > Grazie alla presenza del glucoside aucubina, contenuto nelle foglie fresche, questa pianta perenne ha un’azione antiallergica e antistaminico-simile. È indicata in caso di rinite, prurito, asma allergica e bronchite asmatiforme. Uso:  30 gocce di TM in poca acqua 2-3 volte al giorno. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Cure naturali in Oligoterapia per la pollinosi

MANGANESE E ZOLFO (Mn e S) oligoelementi > L’associazione di questi due elementi è molto utile nelle intossicazioni causate dalle allergie e dalle intolleranze alimentari.Il Manganese (Mn) in oligoterapia ha numerose funzioni, tra le quali quella di desensibilizzante. Questo minerale contribuisce alla costruzione delle cellule per renderle meno permeabili agli allergeni.  Lo Zolfo (S), grazie alle sue proprietà desensibilizzanti e disintossicanti, ha un’azione specifica sulle forme dermatologiche e respiratorie su base allergica, Uso: 1 fiala sublinguale al giorno di entrambi i rimedi, alternandoli. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Fiori di Bach e Ipocondria

Pubblicato il 30/08/2019 da Marta Chiappetta Lascia un commento

Suddivisione delle aree addominali

Il termine ipocondria ha radici molto antiche: deriva dal greco ὑποχονδρος, ipocondrio, la regione dell’area addominale compresa tra le arcate costali e i fianchi, dove risiedono fegato e milza. La zona si estende fino all’epigastrio. Questa sede corporea “presta” il suo simbolismo all’ipocondria perché ai tempi di Ippocrate e della dottrina degli umori, l’ipocondrio veniva considerato il luogo dove risiedevano i “fumi melanconici”. Distinguere l’ipocondria da altre forme d’ansia e dall’apprensione che da essa deriva non è semplice, poiché più o meno tutte le persone che soffrono d’ansia si preoccupano in eccesso della propria salute, hanno paura della malattia e della sofferenza, sono ipersensibili e spaventate da sintomi ai quali non sanno attribuire un significato.

Che cos’è l’Ipocondria

L’ipocondria, è un vero e proprio disturbo caratterizzato da un’eccessiva, irrazionale e costante preoccupazione per il proprio stato di salute. Ciò che definisce con chiarezza questo stato è la distorsione e l’interpretazione negativa delle sensazioni fisiologiche che provengono dal corpo e che il soggetto interpreta erroneamente come sintomi di una grave malattia. Quelle maggiormente temute sono l’infarto, l’HIV, l’ictus, le infezioni croniche e il cancro. Questo disturbo colpisce in egual misura uomini e donne e può presentarsi in qualunque momento della vita, ma soprattutto nelle fasi di passaggio più delicate (ad esempio dall’adolescenza all’età adulta), nei momenti di forte stress o di cambiamenti esistenziali che il soggetto vive come una minaccia alla sua integrità: licenziamenti, promozioni, menopausa, uscita di casa dei figli, traslochi ecc.  La paura degli ipocondriaci, continua, prolungata e ossessiva, porta ad eseguire visite, indagini cliniche e accertamenti specialistici che, seppur nella norma, non generano alcuna rassicurazione. Ogni sintomo diventa il segno inequivocabile di una malattia che mette a rischio la vita. L’esordio del disturbo può essere spontaneo oppure conseguente ad eventi scatenanti (malattie gravi del soggetto stesso o di un suo caro).

Chi è il soggetto che soffre di Ipocondria

Il malato immaginario i Molièr dal film con Alberto Sordi

Il profilo  del soggetto che soffre di ipocondria è caratterizzato da scarsa attitudine all’introspezione con tendenza a sminuire, ad ignorare o a banalizzare gli aspetti, sia propri che degli altri, che riguardano la psiche. Il disturbo molto spesso ha origine nei traumi psicologici e in un vissuto di precarietà affettiva che ha portato l’ipocondriaco ad un eccessivo sbilanciamento verso l’attività mentale e ad una dedizione totale allo studio o alla carriera professionale, a scapito della dimensione interiore e dei bisogni primari (gioco, svago, erotismo, intimità).

A livello inconsapevole, il bisogno di ascolto e attenzioni che l’ipocondriaco chiede ai medici e ai suoi cari rimanda a quello primario di riconoscimento e di amore del bambino che non è stato mai accolto profondamente. Preferisce avere una grave malattia pur di non essere invisibile. Il disagio che comporta questo disturbo interferisce anche con le relazioni sociali, familiari e affettive: la costante focalizzazione sull’interpretazione dei sintomi genera  un meccanismo di solitudine emotiva e depressione che acuisce la sofferenza psichica. La fissazione sul sintomo, che sfocia nel panico, è anche alimentata dalla moltiplicazione delle conoscenze sempre più accessibili grazie all’evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa dell’era attuale, in particolare di Internet.

Quali sono i trattamenti per l’Ipocondria

Il trattamento d’elezione per questo disturbo si struttura su due piani, uno psichico e l’altro somatico, spesso con l’ausilio di tecniche corporee. Considerare l’aspetto psicosomatico è molto importante, sia per non stravolgere il piano comunicativo che il soggetto ha “scelto”, sia  per impedire al malessere di trovare altri “canali” per esprimersi. Il rapporto con i terapeuti è estremamente conflittuale poiché l’ipocondriaco ha dentro di sé un medico immaginario che conferma continuamente le sue “diagnosi d’angoscia” e si pone in una perenne rivalità con il sapere, con il potere della medicina e di altre discipline, nonostante il bisogno esasperato di rassicurazioni. Ogni risposta ritenuta insoddisfacente, seppur supportata da risultati clinici concreti, genera una reazione di rabbia che si traduce in una critica nei confronti del terapeuta e delle soluzioni proposte e lo spostamento continuo da uno specialista ad un altro, in una spirale senza fine di esami diagnostici, controlli e richieste di opinioni.

Approccio olistico per la cura dell’Ipocondria con i Fiori di Bach

L’approccio olistico è di grande aiuto in questa tipologia di disturbo poiché  il sintomo somatico viene trattato in maniera completamente diversa rispetto alla medicina ufficiale: le terapie alternative lavorano sulle radici del malessere, stanando la dinamica disfunzionale che genera, produce e mantiene in piedi il meccanismo del disturbo. In particolare, l’utilizzo dei fiori di Bach è risultato molto utile ed efficace, soprattutto come accompagnamento della psicoterapia o di altri trattamenti. I fiori indicati per questo disturbo si focalizzano su quella parte profonda e inconscia con la quale  il soggetto non riesce ad entrare in contatto. I rimedi vengono individuati in base alle caratteristiche di personalità tipiche del quadro ipocondriaco e ai sintomi psicosomatici ma anche, e soprattutto, in base al processo emozionale disfunzionale “coperto” dalla maschera patologica. L’energia terapeutica dei fiori interviene sulla modulazione e la risoluzione dei sintomi fisici legati allo stato emotivo, che il soggetto attribuisce erroneamente a gravi malattie. Un aspetto rilevante della terapia con i fiori di Bach è l’assenza di effetti secondari e nocivi per l’organismo: questa caratteristica libera il l’ipocondriaco dai timori legati al trattamento, aumenta la fiducia e facilita lo “sblocco” emozionale.

Heather  > È il fiore d’elezione per la terapia dell’ipocondria perché rappresenta la persona che ha una fortissima fame d’amore, elemento chiave di questa patologia. Le azioni di Heather sono finalizzate ad ottenere tutta l’attenzione dell’altro su di sé attraverso un racconto incessante di problemi e preoccupazioni,  un monologo continuo: Heather pretende l’ascolto costante e totale da parte degli altri. Queste personalità, in apparenza sicure e spavalde, sono terrorizzate dalla solitudine e dall’abbandono. Caratteristica del fiore è quella di aver reciso i contatti con il Sé più profondo, altro tratto distintivo dell’ipocondriaco che non si mette in ascolto delle sue parti profonde e sposta sull’angoscia della malattia quella reale, psichica, che deriva da un vissuto di freddezza e carenze affettive. Lo stato negativo di Heather nasce dal senso di deprivazione vissuta che ora sente a livello interiore e dalla conseguente incapacità di nutrire e rassicurare se stesso.

Crab apple > Questo fiore non ama stare al centro dell’attenzione, è l’opposto di Hather; anzi, cerca di passare inosservato e prova un senso di vergogna di sé e dei propri pensieri. Il rimedio viene prescritto per l’ipocondria perché tra le sue chiavi sintomatiche c’è l’ossessione per i sintomi fisici, per la sporcizia, per i contagi e le malattie. Chi ha bisogno di questo rimedio si sente sporco, impuro, ha bisogno di purificarsi. I soggetti Crab Apple sono precisi, meticolosi, molto sensibili all’ambiente esterno. Il rapporto con il corpo è fortemente distorto perché esso diventa un contenitore della proiezione di ciò che non si riesce ad accettare internamente.  Crab Apple è “l’antibiotico” dei fiori di Bach ed è utile per liberare il corpo dalle tossine, dal catarro e in caso di intossicazioni.  È un rimedio molto utile anche nel disturbo ossessivo-compulsivo, nelle dermatiti, nelle allergie e nei problemi della sfera sessuale.

Mimulus > È il più importante rimedio per le paure e le fobie concrete e definite e si prescrive spesso agli ipocondriaci per combattere i grandi timori che lo angosciano: le malattie, il dolore, la morte. Il soggetto che corrisponde a questo fiore è timido, spaventato, ha paura di affrontare determinate situazioni, per questo tende a rimandare scelte e decisioni e si rifugia nella malattia. A differenza di Heather è taciturno, non parla delle proprie paure ma desidera l’aiuto e la compagnia dell’altro. La paura ipocondriaca di Mimulus non è una costante della sua personalità ma è legata alla sua natura fragile e apprensiva; il disturbo si scatena spesso in concomitanza con eventi e situazioni che generano timore. Il soggetto che ha bisogno di questo fiore soffre di cefalea, disturbi della vescica, sudorazione eccessiva, ansia anticipatoria e fobie specifiche (agorafobia, claustrofobia ecc.).

Willow > Il fiore è indicato per quelle persone che si sentono vittime del destino e si lamentano sempre della cattiva sorte che le perseguita. La loro frase tipica è “Non è giusto!”. Questo stato di rancore e autocommiserazione è ancora più evidente nel sintomo ipocondriaco, poiché il soggetto si sente perseguitato dagli eventi negativi e se si ammala non riconosce di avere dei miglioramenti. Willow è imbronciato, carico di rabbia  e amarezza represse, per questo si ammala frequentemente; tuttavia i sintomi di cui soffre spesso non hanno un riscontro organico. Del tratto ipocondriaco il rimedio ha, soprattutto, lo spostamento all’esterno di un disagio interiore che diventa frustrazione e spirito polemico nei confronti degli altri, ai quali attribuisce colpe e responsabilità. I disturbi più frequentemente riscontrati sono quelli intestinali, gastrici, mestruali e reumatici, asma, coliche.

Gentiam > Questo fiore si prescrive quando il soggetto è sfiduciato, scoraggiato,  pessimista ed ha aspettative negative che si confermano negli eventi sfavorevoli. Il rimedio viene prescritto nelle depressioni da cause note ed è fortemente d’aiuto nel disturbo ipocondriaco associato ad abbattimento scatenato da eventi traumatici come lutti, abbandoni, disoccupazione, separazione dei genitori, delusioni d’amore. Molto spesso, di fronte ad un malessere fisico, si demoralizzano e sono tentati di abbandonare le cure. Spesso lo scoraggiamento è anche legato a lunghe malattie che in passato il soggetto ha dovuto affrontare. A livello fisico Gentian soffre di problemi respiratori, disturbi alla schiena, fragilità capillare.

Come si assumono i Fiori di Bach

La diversa somministrazione dei rimedi dipende dalla scelta dell’approccio: nel caso di trattamento con il fiore singolo, il soggetto dovrà assumere 3-4 gocce del rimedio concentrato (Stock bottle), pure o diluite in un bicchiere d’acqua da bere a piccoli sorsi più volte al giorno;  in alternativa 6-8 gocce sciolte in mezzo litro d’acqua, da sorseggiare nell’arco della giornata e al bisogno. Nel caso di assunzione della miscela con più fiori associati (preparata in un flaconcino da 30 ml e composta da 3 gocce dei rimedi puri, acqua e brandy) la dose minima è di 4 gocce per 4 volte al giorno.

È importante ricordare che ogni soggetto corrisponde ad un singolo quadro composto da personalità, sintomi e vissuti differenti. Per questo è necessario consultare il  floriterapeuta di fiducia che imposterà il trattamento personalizzato (con le relative modalità di assunzione) attraverso la scelta dei fiori più adatti.

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Le cure naturali per l’ipertensione

Pubblicato il 28/08/2019 da Marta Chiappetta Lascia un commento

L’ipertensione è un disturbo della circolazione sanguigna che colpisce circa il 25-30% della popolazione, in particolare gli anziani, a causa della ridotta elasticità delle arterie. Il cuore, attraverso le sue pulsazioni, spinge il flusso sanguigno lungo tutto il corpo: la pressione è data dalla forza con cui il sangue viene pompato verso le pareti delle arterie (pressione arteriosa).

Come si valutano i valori pressori

La pressione si considera normale tra i 120 mm Hg di (sistolica) e 80-85 mm Hg di (diastolica). Tuttavia, questi valori possono oscillare in determinati momenti in base ad alcuni fattori, ad esempio durante l’attività fisica.  Nell’iperteso i valori sono pari o superano i 140 mm Hg di sistolica e sono pari o superano i 90 mm Hg di diastolica. La forma più diffusa di ipertensione è quella primaria  (detta anche essenziale o idiopatica) e si presenta nel 90-95% dei casi. L’ipertensione secondaria, invece,  rappresenta il 5-10%dei casi ed è causata da specifici fattori o patologie (disturbi endocrini e ormonali, malattie congenite, disturbi renali).

Scala valori pressori dell’ipertensione

Fattori che determinano l’ipertensione

La forma primaria viene definita essenziale perché non ha un’origine organica né una causa specifica,  ma deriva da diverse condizioni che ne favoriscono l’insorgenza: l’abuso di sale (contenuto in molti alimenti), una dieta ipercalorica, il fumo, il consumo di alcol, fattori genetici. Anche alcuni farmaci come la pillola anticoncezionale e i cortisonici possono generare problematiche ipertensive. Lo stile di vita dell’iperteso ha un ruolo fondamentale: stress, vita sedentaria o, al contrario, eccessivamente iperattiva, spesso associata ad alimentazione errata, tabagismo, obesità, sono le cause principali dell’ipertensione. Disturbi emotivi, ansie e preoccupazioni agiscono fortemente sulle oscillazioni della pressione, che è strettamente connessa con gli eventi vissuti dal soggetto. L’iperteso è molto sensibile agli stimoli esterni e vive in uno stato di perenne tensione psichica. Il rialzo pressorio si verifica quando emergono conflitti ed emozioni come rabbia, tensione,  agitazione, contrasti. Al contrario, stati di distensione, tranquillità e pace contribuiscono a mantenere la pressione in equilibrio.

I sintomi dell’ipertensione

Nella maggior parte dei casi, nella fase iniziale il disturbo è asintomatico; chi ne è affetto non manifesta alcun sintomo e spesso scopre di essere iperteso durante una visita medica. Paradossalmente, il soggetto avverte un accentuato vigore fisico, una falsa energia legata all’innalzamento dei valori pressori, che può trarre in inganno. Una conseguenza nota, infatti, è la sensazione di indebolimento che si avverte nella fase iniziale di una terapia con farmaci antipertensivi. In associazione al rialzo pressorio possono comparire sintomi come una forte cefalea pulsante (soprattutto al mattino), vertigini, debolezza, sudorazione, arrossamento degli occhi, acufeni, senso di calore alla testa, emorragie nasali.

L’ipertensione di per sé non è una patologia mortale ma è la causa di disturbi alla circolazione celebrale e di gravi patologie renali e cardiache.

Nell’ambito delle terapie naturali esistono molti rimedi utili per trattare l’ipertensione. Spesso vengono associati alla medicina tradizionale e hanno una funzione di sostegno. Nell’approccio naturopatico all’ipertensione  viene dato particolare rilievo allo stile di vita, agli aspetti emotivi, alle abitudini alimentari, alla vita sociale e relazionale, all’uso di farmaci e al consumo di fumo, alcol e droghe.

Cure naturali per l’ipertensione in Omeopatia

Nux vomica 30CH granuli  > È un rimedio indicato per il soggetto collerico, sedentario, che soffre d’insonnia , tende ad abusare di alcol e cibi pesanti, è un grande fumatore e conduce una vita stressante e iperattiva.  E’ presente un aumento evidente di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Soni tipici del rimedio i disturbi allo  stomaco, acidità gastrica, stipsi. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Baryta carbonica 30CH granuli > La Baryta è indicata per l’ipertensione degli anziani che lamentano perdita della memoria e del senso di orientamento, ansie e paure forti, soprattutto quella di non guarire dalle malattie. E’ utile nel trattamento dei soggetti con aterosclerosi. L’ipertensione si associa a cefalee, paralisi omolaterale, sudorazione, forti vertigini, acufeni. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Aurum metallicum 30CH granuli > È uno dei rimedi omeopatici di elezione per l’ipertensione perché presenta grossa parte dei sintomi emotivi che caratterizzano questa patologia. Aurum è un soggetto collerico, ipersensibile a tutti gli stimoli (fisici e psichici), soffre di depressione, ha pensieri suicidi. Durante le crisi presenta un viso rosso e congestionato, forti palpitazioni, gonfiore gastrico, vampate di calore al capo. Caratteristica del rimedio è la sensazione che il cuore si fermi all’improvviso. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Ignatia amara 30CH granuli >  Ansiolitico omeopatico per eccellenza, è indicato quando lo stato emotivo che alterna momenti di tristezza e di euforia, fa oscillare la pressione. Sono presenti sintomi tipici come senso di oppressione, gonfiore gastrico, nausea, tremori e contrazioni. È utile in caso di profondi stress emotivi, traumi affettivi, delusioni sentimentali o lavorative. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Aconitum napellus 7-9 CH granuli > È un rimedio utile per le crisi ipertensive violente e improvvise. Il soggetto ha il viso congestionato, un’ansia fortissima, agitazione e paura della morte, palpitazioni, formicolii e intorpidimento, senso di oppressione, fitte toraciche. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Glonoinum 9CH granuli > È un rimedio utile nei disordini circolatori improvvisi, quando le crisi violente sono accompagnate da tachicardia, vertigini, cefalea acuta che migliora premendo il capo. Il soggetto è confuso, fortemente spaventato. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Sulphur  5 – 9CH granuli > Si utilizza per una forma di ipertensione spasmodica che alterna altri sintomi oltre all’ipertensione come  problemi cutanei o asma. È indicato nelle persone robuste, calorose che soffrono di gonfiore addominale e pesantezza delle gambe. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Lachesis 9CH granuli > Lachesis èIndicato per idisturbi ormonali ed emotivi che caratterizzano la menopausa e che causano spesso ipertensione nel sesso femminile. La donna Lachesis  è calorosa,  molto loquace, eccitata, ansiosa, fortemente gelosa. Spesso soffre di disturbi cardiaci  con vampate di calore, palpitazioni, tensione al torace. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Cure naturali per l’ipertensione in Gemmoterapia

BIANCOSPINO (Crataegus oxyacantha L.)  MG  1DH > Il biancospino in gemmoterapia rappresenta il rimedio ha un’azione ansiolitica, sedativa e calmante del sistema nervoso e si utilizza nell’ipertensione con componente emotiva e nei disturbi del sonno. Il Biancospino viene chiamato “la valeriana del cuore” poiché agisce in caso disturbi cardiaci come aritmie, extrasistoli, palpitazioni, cardiopatie senili, cardioplamo. Uso:  30 – 40 gocce di MG in poca acqua 1-3 volte al giorno.

Controindicazioni ed effetti collaterali: Dosi elevate causano disturbi gastrici e diarrea. Il Biancospino interagisce con i derivati digitalici e aumenta l’azione bradicardica (rallentamento del battito cardiaco) dei beta-bloccanti. Se ne sconsiglia l’uso durante la guida poiché provoca un calo dell’attenzione. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

OLIVO (Olea europea L.) MG 1DH > L’olivo è indicato nell’ipertensione arteriosa modesta, ipercolesterolemia, aterosclerosi. Ha un’azione ipotensiva e ipoglicemizzante. Le foglie vengono utilizzate con successo per l’oscillazione della pressione sanguigna e per le palpitazioni.Uso:  20 – 40 gocce di MG in poca acqua 2-3 volte al giorno.Effetti collaterali: In soggetti predisposti può provocare irritazione gastrica. Assumere dopo i pasti.Utilizzare in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

TIGLIO  (Tilia tomentosa Scopoli) MG 1DH > Questa pianta è utilizzata con successo nell’ipertensione arteriosa di origine nervosa che si manifesta con disturbi neurovegetativi.  Ha un’azione benzodiazepino-simile, è indicata per gli stati ansiosi, insonnia, distonie neurovegetative, ansia con somatizzazione a livello dell’apparato gastrointestinale (colite, gastrite), disturbi cardiaci e circolatori.  Uso:  20 – 40 gocce di MG in poca acqua 1-3 volte al giorno.

Effetti collaterali: In alcuni soggetti può provocare “effetto paradosso” (causa eccitabilità). In tal caso ridurre la posologia o sospendere la terapia. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Cure naturali per l’ipertensione in Fitoterapia

AGLIO (Allium sativum L)  estratto secco e TM > È una pianta conosciuta fin dai tempi più antichi per il suo potere terapeutico. È un anticoagulante, ipotensivo, vasodilatatore periferico, antipertensivo: l’aglio abbassa il tasso di colesterolo, regola la fluidità del sangue e fa diminuire la pressione sanguigna. Uso:  20 – 40 gocce di TM in poca acqua 2-3 volte al giorno. Estratto secco:  6 mg per ciascuna dose 1 volta al giorno.

Controindicazioni ed effetti collaterali: Non somministrare in gravidanza e allattamento. Può provocare reazioni allergiche, disturbi gastrointestinali, ipotensione, intolleranza all’odore e al sapore. I principi attivi della pianta interferiscono con farmaci anticoagulanti orali e con gli inibitori dell’aggregazione piastrinica. Assumere solo dietro consiglio medico.

GINKO (Ginko biloba L.) estratto secco e TM > È una pianta ricca di antiossidanti, previene le cardiopatie ischemiche e l’aterosclerosi. Si utilizza per l’ipertensione arteriosa associata a cefalea, vertigini, ronzii auricolari, perdita della memoria. È impiegata efficacemente  nel trattamento della demenza senile. Uso:  20 – 40 gocce di TM in poca acqua 1-3 volte al giorno lontano dai pasti. Estratto secco: da 20 a 30 mg per ciascuna dose 3 volte al giorno. L’assunzione pomeridiana o serale può provocare insonnia.

Controindicazioni ed effetti collaterali: Non somministrare in gravidanza, allattamento e durante le mestruazioni. Può provocare allergie, disturbi gastrointestinali, cefalea, irritabilità, insonnia, diarrea. Non utilizzare in associazione con farmaci anticoagulanti, antiaggreganti, steroidi, contraccettivi orali, ansiolitici, antidepressivi. Non associare ad aglio, salice e vitamina E.  Assumere solo dietro consiglio medico.

Cure naturali per l’ipertensione in Oligoterapia

MANGANESE (Mn) oligoelemento > È unOligoelemento indicato per tutte le manifestazioni indotte da un’eccessiva reattività: allergie, ipertensione, palpitazioni. Ha anche un’azione ipoglicemizzante. A livello comportamentale presenta iperattività, forte emotività, agitazione. Uso:  1 fiala 3 volte alla settimana per tre mesi.

Cure naturali per l’ipertensione con i Sali di Schûssler

Kalium phosphoricum  D6  > Rimedio indicato per le cellule celebrali e nervose e per fluidificare il sangue. A livello psichico si utilizza per le sindromi ansioso-depressive con abbattimento, angoscia, debolezza della memoria.

Uso: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.

Nutraceutica e corretta alimentazione

Nell’ipertensione la dieta e lo stile di vita sono fondamentali. È necessario ridurre alimenti come sale, formaggi stagionati, insaccati, dadi da brodo, latte, yogurt, burro, carni rosse, alcolici e bevande stimolanti (caffè, tè, guaranà e bibite energizzanti). L’alimentazione deve essere ricca di cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione (naturalmente ricchi di potassio e poveri di sodio) soia, noci, pesci come sgombro e salmone che contengono  acidi grassi essenziali (Omega-3),utili per ridurre il colesterolo LDL. È fondamentale bere acque minerali naturali ricche in magnesio, evitare il fumo e il consumo di alcol, utilizzare con prudenza farmaci che influiscono sull’ipertensione e associare all’alimentazione sana e povera di sodio una regolare attività fisica. L’iperteso dovrebbe limitare il più possibile i forti stati di stress, condizione in cui avviene un rilascio di adrenalina nell’organismo con conseguente aumento della frequenza cardiaca e innalzamento della pressione.

Alimenti da evitare e alimenti consigliati per l’ipertensione

Insonnia: cure naturali

Pubblicato il 23/08/2019 da Marta Chiappetta Lascia un commento

L ’insonnia è un disturbo molto comune che interessa, episodicamente o in modo cronico, un adulto su tre e consiste nella riduzione e nella modifica della durata e della qualità del sonno. Il disturbo si manifesta in modalità differenti: con difficoltà nell’addormentamento, con risvegli precoci oppure con frequenti interruzioni del sonno. La scarsa qualità del sonno si riflette nei periodi di veglia con sintomi come aumento dell’affaticabili, stanchezza, irritabilità e difficoltà ad affrontare le attività quotidiane.

Come si classifica l’insonnia

L’insonnia è occasionale quando si presenta con episodi isolati, spesso associati ad eventi particolarmente stressanti; transitoria quando non dura più di tre settimane e si risolve spontaneamente o con l’uso di farmaci; cronica se si protrae per un mese o più.

Le cause dell’insonnia

Le cause che possono provocare insonnia

I disturbi del sonno derivano da una serie di fattori, anche se la causa più frequente è quasi sempre un evento stressante; tuttavia molti disturbi organici possono provocare insonnia. Tra questi, quelli più frequenti sono le apnee notturne, i problemi respiratori, i crampi alle gambe e i disturbi gastro-intestinali. Inoltre molte patologie presentano come sintomo principale l’insonnia, come ad esempio le malattie della tiroide, quelle neurologiche e quelle psichiatriche come la demenza, la schizofrenia e la sindrome maniacale. Lo stile di vita condotto dal soggetto insonne è molto importante: l’uso di sostanze stimolanti e l’abuso di alcol sono responsabili di episodi frequenti d’insonnia, così come l’assunzione di alcuni tipi di farmaci. In particolare, le sindromi d’astinenza da farmaci (ipnotici, antidepressivi, tranquillanti) o da droghe (eroina) provocano una grave insonnia che può durare settimane.

Il simbolismo dell’insonnia

Consigli per facilitare il sonno

Nella simbologia psicosomatica il sonno è considerato “una piccola morte”, necessaria al corpo e alla mente per rigenerarsi. L’incapacità di addormentarsi o, al contrario, svegliarsi precocemente, esprime un’evidente difficoltà ad abbandonarsi, a lasciar andare gli eventi della giornata e a “mollare” il controllo sulla realtà dello stato cosciente. Non a caso una delle principali cause d’insonnia sono i disturbi ansiosi, nei quali la condizione d’abnorme vigilanza caratteristica dell’ansia non permette al soggetto di abbandonarsi al sonno.

Le terapie naturali sono molto efficaci nel trattamento dell’insonnia poiché non agiscono solo  sulla difficoltà a dormire, ma anche sugli aspetti psichici che causano il disturbo;  inoltre possiedono una buona tollerabilità rispetto ai farmaci di sintesi.

Cure naturali per l’insonnia in Omeopatia

Aconitum napellus 5CH granuli  ›› Insonnia causata da spavento, shock, paura. Lo stato di allerta persistente non permette di abbandonarsi al sonno. Il soggetto è agitato, ha incubi, si sveglia all’improvviso per la paura. Il sintomo peggiora intorno a mezzanotte. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Arsenicum album 9CH granuli ›› L’insonnia si presenta dopo la mezzanotte. Il soggetto è molto preciso, meticoloso, frettoloso e ansioso; si sveglia all’improvviso e non riesce più a riaddormentarsi. Ha una forte irrequietezza mentale, pensieri ossessivi, paura della morte. Il sonno è disturbato da incubi frequenti, soprassalti, scosse, ruminazione mentale. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Simbolismo dell’insonnia

Ignatia amara 30CH granuli ›› Insonnia causata da eventi stressanti, shock emotivi, lutti, traumi affettivi, preoccupazioni. Il soggetto presenta sintomi contraddittori: nel caso dell’insonnia ha una forte sonnolenza ma non riesce ad addormentarsi perché è dominato dalla tensione e dall’angoscia.È indicato per le persone emotive, deluse e ansiose con umore instabile, sensazione di palla in gola e blocco allo stomaco, colite, tachicardia emozionale. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Kalium phosphoricum 5CH granuli ›› Si utilizza in presenza di surmenage intellettuale (ad esempio negli studenti) con forte affaticamento e stanchezza che non consente di addormentarsi. Il soggetto è esaurito, debilitato, magro, ipersensibile, depresso. La qualità del sonno è scarsa e disturbata da incubi e fenomeni di sonnambulismo.

Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Cocculus 9-15CH granuli ›› Indicato per i soggetti che tendono all’ansia ed alla debolezza del sistema nervoso con stato di esaurimento, soprattutto dopo un periodo di ipereccitabilità dei nervi. L’insonnia di questo rimedio è da privazione di sonno, tipica di chi fa lavori notturni ed è stremato da veglie prolungate nel tempo che hanno alterato il ritmo sonno-veglia; la conseguenza è l’incapacità di addormentarsi e la sonnolenza diurna.

Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Nux vomica 7-9 CH granuli ›› Insonnia da iperattività, eccessi alimentari, abuso di alcol e sostanze stimolanti (tè e caffè), abitudine ai sonniferi. È il rimedio del soggetto stressato, che ha un costante impegno mentale e non riesce a staccare la mente dal pensiero del lavoro. Quando si addormenta si risveglia poco dopo bruscamente e dorme profondamente solo al mattino, poco prima del risveglio. Spesso l’insonnia si presenta dopo una collera. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Coffea 9CH granuli ›› Insonnia per eccitazione mentale dovuta a nervosismo o ad eccesso di gioia. È il rimedio tipico di chi va a dormire pensando alla giornata passata o alle cose che farà il giorno seguente. Il soggetto è ipersensibile, nervoso, iperattivo; si sveglia al minimo rumore e con gli odori forti. Il sonno dura fino alle 3 di notte, poi si interrompe e si trasforma in uno stato di dormiveglia.

Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Gelsemium 9CH granuli ›› È uno dei più importanti ansiolitici omeopatici. Agisce sull’ansia e sugli attacchi di panico. L’insonnia deriva dalla preoccupazione per gli eventi futuri (esami, prove importanti) e dalle fobie che paralizzano il soggetto tenendolo sveglio, come ad esempio la paura che “il cuore possa smettere di battere” durante il sonno. Altre fobie tipiche sono quelle della folla e degli spazi aperti. Spesso il soggetto teme di non riuscire a prendere sonno e proprio questo pensiero impedisce il rilassamento creando un circolo vizioso. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Chamomilla 9-15CH granuli ›› Rimedio usato principalmente per l’insonnia del bambino che dorme solo se cullato. Il sonno è interrotto a causa dei disturbi della dentizione che si presentano con collera, irritabilità e ipersensibilità al dolore. Il bimbo ha una personalità collerica e suda molto, soprattutto sul viso e sulla testa.

Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Stramonium 9-15CH granuli ›› Insieme a Chamomilla è un altro rimedio utile nell’insonnia del bambino causata da incubi ricorrenti e visione di mostri durante la notte. Il bambino è molto loquace, terrorizzato dall’oscurità, violento. Si calma e si abbandona al sonno con una luce bassa e in compagnia.

Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Cure naturali per l’insonnia in Gemmoterapia

Tilia tomentos l.

Tiglio MG 1DH (Tilia tomentosa Scopoli ) > La pianta ha uno spiccato effetto sedativo, antispasmodico e calmante con azione simile agli effetti delle benzodiazepine. Viene utilizzata nei disturbi del sonno con eccitazione nervosa, nelle somatizzazioni gastrointestinali e nell’insonnia del bambino irritabile e iperattivo. Il macerato glicerico di tiglio è utile anche nel trattamento di disturbi cardiaci e circolatori e nell’ipertensione arteriosa di origine nervosa. Uso: 30-40 gocce 2-3 volte al giorno lontano dai pasti.

Effetti collaterali: in alcuni casi la Tilia tomentosa può procurare un effetto paradosso. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Crataegus oxyacantha

Biancospino MG 1DH (Crataegus oxyacantha L.) > I fiori e le foglie del Biancospino hanno un’azione sedativa e blandamente ansiolitica, che riduce gli stati di tensione e migliora il sonno. Questo rimedio è utilizzato principalmente per il suo effetto cardioprotettivo: grazie ai flavonoidi contenuti è indicato nell’ipertensione arteriosa di origine nervosa, nella tachicardia e nelle cardiopatie, anche quelle senili.

Uso: 30-40 gocce 3 volte al giorno. Controindicazioni: non somministrare in associazione con derivati digitalici, farmaci beta-bloccanti e in presenza di ipotensione.

Effetti collaterali: a dosaggi elevati si possono manifestare disturbi gastrici e diarrea. Raccomandazioni: il rimedio attenua i riflessi e l’attenzione. Evitare di mettersi alla guida. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Cure naturali per l’insonnia in Fitoterapia

Valeriana officinalis L.

Valeriana TM (Valeriana Officinalis L.) > Questa pianta erbacea perenne è molto utilizzata perché agisce sugli stati d’irrequietezza e tensione che non permettono al soggetto di addormentarsi. L’insonnia è spesso causata da un sovraccarico intellettuale, da stati d’ansia e esaurimento nervoso. L’acido valerenico contenuto nella pianta ha un’azione spasmolitica e miorilassante sull’agitazione motoria, sugli spasmi gastrici e quelli da colica. Uso: 30-40 gocce di TM in poca acqua 2-3 volte al giorno a stomaco vuoto.

Controindicazioni: non somministrare nei bambini al di sotto di 3 anni. Interazioni: non somministrare insieme ad altri sedativi di sintesi come le benzodiazepine. Non assumere alcol contemporaneamente.

Effetti collaterali: in alcuni casi la Valeriana può procurare un effetto paradosso, con agitazione psicomotoria e cefalea.

Raccomandazioni: attenua i riflessi e riduce la soglia di attenzione. Evitare di mettersi alla guida. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Eschscholtzia_californica

Escoltia  TM (Eschscholtzia californica Chamisson)  > Migliora la qualità del sonno, riduce le fasi dell’addormentamento disturbate dalla ruminazione mentale. Il rimedio è molto utilizzato anche nei bambini come coadiuvante in caso di nervosismo, agitazione e insonnia associata ad enuresi. L’Escoltzia ha anche un’azione analgesica ed è quindi utile per l’insonnia legata a sindromi dolorose come emicrania e coliche intestinali.

Uso: 30-40 gocce di TM in poca acqua prima di dormire, a stomaco vuoto. Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con farmaci ad azione diretta sul sistema nervoso, antistaminici e nei soggetti allergici. Somministrare con prudenza ai bambini sotto i 12 anni. Assumere solo dietro consiglio medico.

Passiflora TM (Passiflora Incarnata L.) > Rimedio utilizzato per stati d’ansia, d’ipereccitabilità, palpitazioni, nervosismo e stress. La Passiflora ha un’azione sedativa e lievemente ansiolitica, non crea sonnolenza al risveglio e non procura dipendenza o assuefazione. La pianta ha inoltre un’attività antispasmodica, per questo è indicata nelle somatizzazioni a livello dell’apparato gastrointestinale. Uso: 20-30 gocce di TM in poca acqua 2-3 volte al giorno.

Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con ansiolitici ed antidepressivi, psicofarmaci in generale, sonniferi e alcol.

Effetti collaterali: nausea, vomito, vertigini; in caso di sovraddosaggio si può verificare un effetto paradosso. Non somministrare nei soggetti ipersensibili o allergici. Assumere solo dietro consiglio medico.

Griffonia_Simplicifolia

Griffonia  TM (Griffonia simplicifolia Baill.)  > I semi di questa pianta sono ricchi di 5-idrossitriptofano (5-HTP), aminoacido precursore del neurotrasmettitore serotonina, conosciuto come  “ormone della felicità”, che modula l’umore e i ritmi sonno-veglia. La Griffonia è utilizzata efficacemente nella depressione moderata, anche nella forma stagionale, negli stati d’ansia e nell’insonnia legata alle oscillazioni del tono dell’umore. Uso: 20-30 gocce diluite in poca acqua 1-3 volte al giorno.

Effetti collaterali: l’uso può provocare alcuni disturbi come nausea, bocca secca, cefalea con sensazione di testa vuota, comportamento suicida. Inoltre può scatenare una sindrome, detta eosinofilia-mialgia, che prevede un aumento degli eosinofili, dolori muscolari e febbre.

Controindicazioni: non somministrare in gravidanza e allattamento, in associazione con antidepressivi e farmaci antiparkinson. Assumere solo dietro consiglio medico.

Melissa Officinalis L.

Melissa TM (Melissa officinalis L.) > La Melissa ha una specifica azione tranquillante e antispasmodica. Viene largamente impiegata nei disturbi del sonno di origine nervosa e in particolare nelle somatizzazioni a livello dell’apparato gastrointestinale (dispepsia, gastralgie, colon irritabile). Utile anche in presenza di palpitazioni e cefalea.

Uso: 30-40 gocce in poca acqua prima di dormire.

Controindicazioni: non somministrare in presenza di ipotiroidismo, terapia con ormoni tiroidei e nei soggetti affetti da glaucoma. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Cure naturali per l’insonnia in Oligoterapia

Litio (Li) >  Oligoelemento è utilizzato per trattare la depressione, l’insonnia, l’emotività, gli stati d’ansia, l’abulia, i disturbi psichici e le manifestazioni psicosomatiche.

Uso: 1 fiala al giorno.

Manganese e Cobalto (Mn – Co)   > Oligoelementi  È un composto di terreno della terza diatesi utile in ogni tipo di insonnia con agitazione, disturbi dell’umore e ansia.

Uso: 1 fiala al giorno.

Cure naturali per l’insonnia con i Fiori di Bach

White chestnut  > Fiore utile per tranquillizzare la mente attraversata da pensieri fastidiosi e ricorrenti che non danno pace ed impediscono di addormentarsi. In questo caso non si riesce a dormire perché non appena il soggetto si mette a letto (o nel cuore della notte, quando casualmente ci si sveglia), il cervello diventa teatro di dialoghi interiori.

Pine  > Rimedio utile per l’insonnia  di persone che si tormentano per qualcosa, atteggiamenti o cose dette, che provocano  sensi di colpa. Il soggetto non riesce a rilassarsi, si rimprovera  senza darsi pace.

Vervain  > Per chi non riesce a dormire perché è troppo euforico ed entusiasta per un progetto, un lavoro o un’attività e non si rilassa mai.

Oak > Per coloro che non riescono ad avere un sonno profondo e regolare, che si svegliano spesso anche se stanchi ed esausti. Chi ha bisogno di questo fiore ha difficoltà a staccare la spina.

Honeysuckle  > Ricordi del passato (positivi o negativi) che continuano a riproporsi con estrema lucidità mentale e che impediscono di addormentarsi.

Star of Bethleem > Difficoltà  ad addormentarsi o risveglio precoce causato da tensione derivante da un trauma che non è stato elaborato e superato.

Red chestnut  Z  Il soggetto non riesce ad abbandonarsi al sonno perché è troppo preoccupato per qualcun altro.

Cherry plum   > Utile nei casi di tensione nervosa repressa che impedisce di prendere sonno.

Uso: i singolo fiore o la miscela di fiori si assumono 4 gocce sublinguali 4 volte al dì e la sera prima di coricarsi.

Viagra naturale: tutto quello che devi sapere

Pubblicato il 22/08/2019 da Rocco Carbone 1 commento

Il sesso maschile dai tempi antichi è stato sempre afflitto da due problemi:  difficoltà o incompleta erezione ed eiaculazione precoce (eiaculatio precox). La domanda ricorrente che ogni umo si pone è se esiste il viagra naturale. Piante medicinali ad azione tonico sessuale e afrodisiache sono da sempre esistite ed utilizzate; molte di queste piante hanno trovato riscontro in laboratorio sia per gli aspetti chimico-farmacologici e sia in termini di efficacia.

Definizione di impotenza maschile

L’impotenza erigendi o disfunzione erettile è l’incapacità di raggiungere o di mantenere l’erezione in presenza di adeguati stimoli sessuali. Secondo le statistiche l’impotenza colpisce circa il 13% degli italiani, tra cui il 60% di coloro che hanno più di 75 anni e il 20% di chi ha tra 50 e 54 anni.

Le cause dell’impotenza

Le cause possono essere ricondotte a tre fattori principali:

  • fattori psicogeni (insicurezza, stress, sensi di colpa, ansia da prestazione, problemi di coppia, depressione, eiaculazione precoce);
  • fattori organici conseguenza di malattie (diabete, disfunzioni venose, ipertensione arteriosa, insufficienza renale, traumi, lesioni al midollo spinale);
  • fattori iatrogeni (interventi chirurgici della prostata, della vescica, del retto, dell’aorta addominale), assunzione di medicinali (diuretici, antipertensivi, antidiabetici, anoressizzanti, tranquillanti). 

Come avviene l’erezione

L’erezione è il risultato finale di una serie complessa di eventi legati alla libido ed è dovuto ad un rilassamento della muscolatura liscia dei corpi cavernosi del pene cui segue una vasodilatazione arteriosa e la costrizione dei vasi venosi che determinano ristagno di sangue a cui segue l’erezione.              

Il rilassamento dei muscoli lisci dei corpi cavernosi è un fenomeno mediato dall’ossido di azoto (NO). Esso attiva l’enzima guanilato ciclasi che catalizza la trasformazione  della guanosina trifosfato (GTP) in guanosina monofosfato ciclico (cGMP) che, a sua volta, stimola il rilassamento muscolare; il cGMP viene degradato ad opera di un enzima la 5 fosfodiesterasi  (5PDE).  Bloccando o antagonizzando l’enzima 5PDE, si blocca la degradazione del NO e quindi si ottiene una erezione maggiore e prolungata nel tempo.         

Cosa rappresenta nel Simbolismo la disfunzione erettile

Le disfunzioni erettili simbolicamente rappresentano un risentimento di incapacità, di insicurezza del proprio ruolo e impotenza nutrito nei confronti della donna. Questi disagi rappresentano una carenza di autoaffermazione e, quindi, un complesso di inferiorità e di disistima che porta l’uomo ad essere insicuro   delle sue prestazioni. Spesso ha origine da cause affettive legate alle figure genitoriali, che hanno inculcato nel figlio un  sentimento di insicurezza e incapacità.              

Rimedi naturali per la disfunzione erettile in Omeopatia

Argentum nitricum 9 CH granuli • Utile rimedio in caso di scomparsa o di riduzione dell’erezione durante la enetrazione.

Caladium seguinum 9 CH granuli • Caladium è utile in casi di mancanza di erezione in presenza di desiderio.       

Cantharis 9 CH granuli • Rimedio principale degli spasmi e delle contrazioni    muscolari.    

nux vomica 9 CH granuli • Insufficiente erezione, erezione non completa in presenza di desiderio, si verifica spesso in soggetti che conducono uno stile di vita stressante: manager, imprenditori, ecc.    

Onosmodium 9 CH granuli • Stimola la libido, utile rimedio per soggetti con assenza di desiderio.       

Selenium 9 CH granuli • Eiaculazione precoce ed erezione insufficiente.           

Uso: i rimedi omeopatici vanno assunti 5 granuli sublinguali 3 volte al dì per 20 giorni al mese, da 3 a 6 mesi.

Rimedi naturali per la disfunzione erettile in Fitoterapia

I rimedi naturali impiegati per la disfunzione erettile in Fitoterapia sono costituiti dai principi attivi di piante medicinali, diffusi principalmente negli integratori alimentari e contenuti in un elenco del Ministero della Salute.

Tunera Afrodisiaca L.

Damiana (Turnera aphrodisiaca Willdenow) • Tonificante e stimolante sessuale, afrodisiaco, consigliata nei casi di calo del desiderio sessuale. Estratto secco: da 400 a 800 mg., 3 volte al dì.

Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus maxim) • Di utile impiego nella frigidità, impotenza, ipossia, aumento della produttività, spasmofilie, surmenage sessuale. Estratto secco: da 600 a 900 mg pro dose, 2 o 3 volte al dì.

Maca (Lepidium meyenii Walp) • Utile rimedio per la cura delle disfunzioni sessuali, in particolare maschili, dell’infertilità e per l´affaticamento cronico. Migliora le prestazioni sessuali. Estratto secco: da 150 a 200 mg pro dose, (0,5% beta-ecdisone), 3 volte al dì.

Mucuna pruriens dc.

Mucuna (mucuna pruriens dc.) • Stimolante sessuale. Estratto secco: da 50 a 150 mg pro dose, 2 o 3 volte al dì.

Muira puama (Acanthea virilis benth) • Afrodisiaco e tonico generale. Diminuzione della libido, impotenza sessuale e frigidità. Affaticamento generale. Estratto secco: da 1 a 1,5 g pro dose, 2 volte al dì.

Tribulus (borago tribulus terrestris) • Afrodisiaco, stimolante delle attività sessuali. Tonico sessuale e anabolizzante per l´uomo, regolatore dei disturbi psico-fisici del climaterio nella donna. Estratto secco: 250 mg pro dose, 2 o 3 volte al dì.

Butea Superba (Red Kwao Krua) • La Butea superba è una pianta originaria della Thailandia, appartiene alla famiglia delle Papilionacee. Usata dai  thailandesi per le sue le proprietà tonificante  e come antinvecchiamento. I fiori per forma e colore ricordano una fiamma, fioriscono normalmente tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera mentre le foglie cadono nel periodo invernale. Dai semi della butea superba si ricava un olio essenziale dalle numerose proprietà legate all’alta concentrazione di flavonoidi, di metaboliti nutrienti ed antiossidanti. Trova impiego per i disturbi della disfunzione erettile e della sfera sessuale.

Butea Superba

Rimedi naturali per la disfunzione erettile in Gemmoterapia

Quercia comune MG 1DH (Quercus peduncolata, gemme, scorza, ghiande, radici) • Astenia sessuale, senescenza precoce, impotenza, affaticamento da surmenage, astenia fisica.

Sequoia MG 1DH (Sequoia gigantea, giovani germogli) • Disturbi della senescenza maschile, depressione senile, disfunzioni neurosessuali e della prostata. uso: da 30 a 50 gocce 3 volte al dì. organoterapia

Fiori di Bach per la disfunzione erettile

La Floriterapia si presta molto bene per le disfunzioni eretti di natura psicogena, propongo una miscela che ho denominata Formula delle 3 D (durezza-durata-desiderio):

Hornbeam (Rimedio del controllo del tono muscolare, della durezza, della flaccidità, dell’anergia e della stanchezza fisica, conferisce vigore, turgore e durezza).

Impatiens (È il fiore della durata e utile per l’eiaculazione precoce).

Wild Rose (È il fiore dell’apatia,  del desiderio e dell’insufficienza funzionale).

Uso: 4 gocce sublinguali 4 volte al dì e prima del rapporto.

Si consiglia di associare Cherry plum per il controllo, Larch per l’ansia da prestazione, timore di non essere all’altezza, Star of Bethlehemm per coloro che vivono un blocco delle capacità espressive e vitali.

Rimedi naturali per la disfunzione erettile in Oligoterapia

Selenium 2DH fiale (Selenio oligoelementi) • Regolatore del tono vasale. Astenia sessuale, senescenza, antiossidante. Uso: 1 o 2 fiale sublinguali al dì.

Alimentazione e Nutrizione per i disturbi della disfunzione erettile

Recenti studi di biochimica confermano l’importanza del cibo per la funzionalità sessuale, in particolare, alimenti e integratori contenenti aminoacidi (Arginina, Citrullina e Taurina) che incrementano il numero degli spermatozoi e la formazione di ossido di azoto; inoltre si consiglia di assumere integratori contenenti vitamina (E, C e B6), minerali (zinco, selenio), acidi grassi omega 3 contenuti nell’olio di pesce e nell’olio di semi di lino che migliorano la circolazione del sangue. Evitare il fumo e gli alcolici (il fumo diminuisce la produzione di sperma, la nicotina, in particolare, provoca una vasocostrizione, facendo affluire meno sangue verso i corpi cavernosi), l’alcool può causare impotenza e sterilità.      

Omeopatia per il fitness e il benessere psico-fisico

Pubblicato il 21/08/2019 da Rocco Carbone Lascia un commento

Il termine fitness deriva dall’inglese fit (adatto, idoneo, capace), inteso e percepito nel linguaggio italiano con i termini idoneità, capacità, preparazione fisica, stato di benessere fisico e stato di forma fisica.

Il fitness e sport

In ambito sportivo il fitness ha due specifiche definizioni: fitness specifico (capacità di svolgere un particolare compito motorio, indipendentemente dallo stato di forma fisica del soggetto) e fitness generale (identificato con lo stato generale di salute, forma fisica e benessere dell’organismo). In pratica il fitness si prefigge il raggiungimento di obiettivi salutistici, estetici e non di performance agonistica. Il fitness o body building non può essere considerato in nessun caso uno sport. Infatti, nelle attività sportive è necessario produrre una prestazione confrontabile con un altra per stabilire la vittoria o la sconfitta. Il valore morale dello sport è contenuto nel sentimento di uguaglianza, tutti i competitori devono avere pari opportunità di vittoria e di sconfitta. Pur essendo una disciplina e modus vitae ampiamente praticata dagli antichi greci e romani, questo concetto di benessere si è diffuso, di recente, in occidente in seguito alla dichiarazione di Alma Ata, del 1978, della conferenza Internazionale sull’Assistenza Primaria che introdusse la seguente definizione: “.la salute, è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità, è un diritto umano fondamentale e riafferma che il raggiungimento del maggior livello di salute possibile è un risultato sociale estremamente importante in tutto il mondo, la cui realizzazione richiede il contributo di molti altri settori economici e sociali in aggiunta a quello sanitario…..”

Il  fitness e il benessere  psico-fisico

Si distinguono due aspetti del fitness: Fitness orientato al mantenimento dell’equilibrio psico-fisico e Fitness orientato allo sviluppo delle capacità psico-fisiche.

Fitness orientato al mantenimento dell’equilibrio psico-fisico è finalizzato alla conservazione di uno stato di buona salute attraverso le buone abitudini e il controllo del funzionamento metabolico, osservando le seguenti regole: peso corporeo non eccessivo, composizione corporea, massa grassa e massa magra, ben bilanciata, alimentazione sana e equilibrata, non fumare, non bere alcolici e utilizzo di droghe, non abusare di medicinali, mantenimento degli esami clinici di laboratorio nei limiti stabiliti, controllo dello stress, mantenimento del sistema cardio-respiratorio in buone condizioni, assenza di patologie importanti a livello dei maggiori apparati ed organi, mantenimento di un efficiente stato di equilibrio dell’omeostasi corporea e dell’equilibrio emuntoriale, mantenimento di un atteggiamento positivo interiore.

Fitness orientato allo sviluppo delle capacità psico-fisiche e ad uno stato di maggior benessere attraverso l’allenamento non agonistico, migliorando la forza fisica, la velocità, la resistenza agli sforzi, la coordinazione, la flessibilità articolare, la capacità di adattamento a situazioni impreviste, l’equilibrio e il controllo. L’attività fisica che rientra sotto il nome di fitness, la si può praticare usando esercizi a corpo libero sia per tonificare, che per aumentare la mobilità articolare (stretching), si potranno usare dei piccoli attrezzi come manubri, elastici, cavigliere e altri supporti di fortuna come bottiglie d’acqua piene di sabbia o di acqua per appesantirle. Si potranno poi utilizzare attrezzature specifiche del settore che potranno essere macchine per allenamenti cardiovascolari oppure macchine per la tonificazione muscolare. Chiaramente tramite queste attrezzature, si potranno poi eseguire svariati tipi di allenamento, da quelli per il dimagrimento a quelli per la tonificazione con la guida di un fitness-personal-trainer qualificato. Il fitness può essere praticato da tutti a seconda delle proprie esigenze e prestazioni fisiche. Possono essere di aiuto alcuni rimedi omeopatici associati al fitness che costituiscono degli ottimi supporti sia per il mantenimento di un buono stato fisico e sia per il tono dell’umore: mens sana in corpore sano.

I rimedi omeopatici e Fitness

In omeopatia a seconda delle attività che si intendono svolgere, esistono diverse categorie di rimedi omeopatici per il fitness e il besere psico-fisico: 1)rimedi omeopatici di fondo costituzionali, 2)  rimedi omeopatici regolatori del metabolismo,  3) rimedi omeopatici per il tono muscolare e la vitalità e 4) rimedi omeopatici per l’equilibrio psico-fisico.

Descrizione dei rimedi omeopatici di fondo costituzionali

Calcarea carbonica 15 CH granuli – La Calcarea carbonica è un rimedio di fondo utile per soggetti che praticano fitness e che presentano disturbi nutrizionali conseguenti a un’alimentazione eccessiva. Il soggetto è un affamato, sente languore di stomaco ad ogni ora, anche dopo i pasti, ama i dolci e adora le uova mentre può non gradire il latte. I sintomi dell’apparato digerente sono: gusto acido in bocca, eruttazioni, vomito, diarrea. Profilo psicologico: il soggetto si stanca a livello cerebrale da qui la sua lentezza psichica, è un soggetto apatico, che sfugge dallo sforzo fisico come da quello mentale, ha paura per il suo futuro, il che lo rende molto ansioso, si deprime facilmente, è preda di strani impulsi ed ha una paura morbosa della folla.

Modalità:

  • aggravamento con il freddo e l’umidità, con lo sforzo intellettuale e fisico;
  • miglioramento con il tempo secco.

Uso: 5 granuli sublinguali una volta al dì.

Calcarea fosforica 15 CH granuli > La Calcarea fosforica è un rimedio di fondo utile per soggetti che praticano fitness con turbe del metabolismo del calcio e magrezza costituzionale. Consigliato anche nell’infanzia e nell’adolescenza durante la crescita. Rimedio di base per il consolidamento delle fratture e per l’osteoporosi. Sono soggetti che presentano infezioni ORL e polmonari recidivanti, ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi.

Profilo psicologico: soggetto ansioso con frequenti cefalee da affaticamento intellettuale, durante gli attacchi la faccia e la testa sono calde con umore cattivo e indolenza.

Modalità:

  • aggravamento con il cambiamenti di tempo, col freddo, umidità e con lo sforzo intellettuale;
  • miglioramento con il tempo caldo e secco, d’estate e mangiando.
  • Uso: 5 granuli sublinguali una volta al dì.

Calcarea fluorica 15 CH granuli > La Calcarea fluorica è un rimedio di fondo utile per soggetti che praticano fitness con distrofie della crescita, scoliosi, osteoporosi, artrosi, lassità e dei legamenti e flaccidità del tono muscolare. Soggetti predisposti a distorsioni, strappi, lombaggini recidivanti, prolasso dell’utero, varici, dilatazione dei bronchi.

Profilo psicologico: soggetti che presentano dismorfismi e disturbi dell’umore ciclotimici. Modalità:

  • aggravamento con il cambiamenti di tempo, con l’umidità, durante il riposo e all’inizio del movimento;
  • miglioramento con il calore, con le applicazioni calde e con il movimento continuo.

Uso: 5 granuli sublinguali una volta al dì.

I rimedi omeopatici regolatori del metabolismo

Nux vomica 9 CH granuli > La Nux vomica è indicata in soggetti che presentano disturbi alimentari legati a distonia gastrica con difficoltà digestive, sonnolenza dopo i pasti, emorroidi, stipsi spastica causati da stress, sedentarietà, fumo, eccesso di alimenti e sostanze nervine (caffè, cibi piccanti, alcool…); la sintomatologia complessiva comprende tensione dolorosa allo stomaco, dolori crampiformi, bruciori, vomito e nausea; cefalee ed emicranie post prandiali, turbe digestive, stipsi con stimoli frequenti ma inefficaci, emorroide dolenti e pruriginose, lingua coperta da una patina bianco-giallastra nella parte posteriore. Il quadro clinico peggiora dopo mangiato e nella notte, migliora con un breve sonnellino post prandiale e applicazioni locali di acqua fredda per le emorroidi. Il soggetto è collerico, irascibile, intollerante alla contraddizione e di cattivo umore dopo i pasti. Modalità:

  • aggravamento al mattino al risveglio, dopo i pasti, con il freddo e le correnti d’aria, con l’alcol, il caffè, il tabacco e le spezie, di cui il soggetto abusa volentieri;
  • miglioramento dopo un breve sonno, di sera, con il calore.

Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì.

Antimonium crudum 5 CH granuli > L’Antimonium crudum è indicato in soggetti con difficoltà digestive con iposecrezione acida senza bruciori gastrici; la causa è spesso di tipo alimentare sia quantitativo che qualitativo (abusi di carni di maiale, pasticceria…), rimedio utile dei pazienti ingordi che abusano di cibi grassi. La sintomatologia caratteristica comprende senso di pienezza post-prandiale, eruttazione con il gusto degli alimenti ingeriti, lingua ricoperta da una patina biancastra, diarrea frammista di feci dure e feci molli e vomiti alimentari post-prandiali. L’evacuazione migliora la sintomatologia. Il soggetto presenta un comportamento irascibile e brontolone.

 Modalità:

  • aggravamento con gli eccessi alimentari e i cibi acidi, con i bagni freddi, con il calore del sole o del riscaldamento;
  • miglioramento con applicazioni e bagni caldi.

Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì.

I rimedi omeopatici per il tono muscolare e la vitalità

Selenium 9 CH granuli > Il Selenium è indicato per soggetti astenici con turbe della memoria, dovute a eccesso di lavoro o mancanza di sonno, cefalee dopo abusi sessuali e/o di alcolici. È un utile rimedio per ridare tono muscolare e forza fisica.

Modalità:

  • aggravamento con dopo il coito, il sonno, con il tempo caldo e soleggiato.

Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì.

Silcea 9 CH granuli > La Silcea è indicata in soggetti con mancanza generalizzata di energia: sindrome da esaurimento mentale con insuccessi e scoraggiamento, turbe dell’attenzione e della memoria, impossibilità di gestire i propri progetti, turbe del sonno con risvegli improvvisi e sonnambulismo. Il rimedio è un remineralizzante utile nelle perdite di minerali e in soggetti con tendenza a fratture.

Modalità:

  • aggravamento con il freddo, durante l’inverno;
  • miglioramento con il caldo e con gli indumenti caldi.

Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì.

I rimedi omeopatici per l’equilibrio psico-fisico

Argentum nitricum 9 CH granuli > L’Argentum nitricum è indicato in soggetti con astenia, tremori, stress, turbe del coordinamento motorio, diarree emotive, cefalea con senso di espansione della testa, affaticamento intellettuale, traumi emozionali.

Profilo psicologico: il soggetto presenta ansia di anticipazione, agitazione, frettolosità, paura di non farcela è ansioso e precipitoso, si affretta senza tregua, fa tutto con urgenza e precipitazione, trova che il tempo scorra troppo velocemente, non permettendogli di portare a termine i suoi compiti.

Modalità:

  • aggravamento con il caldo, specialmente in una stanza calda, di notte, con il consumo di dolci e chiudendo gli occhi;
  • miglioramento con il freddo, all’aria aperta e comprimendo la zona dolorante.

Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì.

Gelsemium 9 CH granuli > Il soggetto Gelsemium è il rimedio del tremore, delle paresi e paralisi, debolezza delle gambe con incoordinazione, debolezza delle mani (il soggetto trema e lascia cadere gli oggetti), paralisi dei muscoli palpebrali (il soggetto fa molta fatica ad aprire gli occhi), lingua intorpidita e gonfia (tremante quando la si mostra e così spessa che riesce difficile parlare).

Profilo psicologico: ansia paralizzante di anticipazione, mal di testa, diarrea emotiva, incoordinazione motoria, perdita di memoria, tremori, insicurezza. Il sintomo di gran lunga più importante è il tremore: Insonnia come conseguenza dell’ansia provocata dal timore di eventi futuri.

Modalità:

  • aggravamento con il calore, con il clima caldo, con le emozioni, con le cattive notizie;
  • miglioramento con emissione di urina, con la sudorazione, con il movimento.

Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì.

I rimedi omeopatici per l’equilibrio dell’omeostasi corporea

Thuja occidentalis 5 CH granuli > La Thuja è il rimedio caratteristico dei soggetti che presentano sul piano morfologico grasso, infiltrato d’acqua e cellulite. L’aspetto generale della pelle è malsano con abbondanti macchie rosso-rubino, numerose verruche e sudorazione abbondante.

Profilo psicologico: il soggetto Thuja manifesta idee fisse, idee ossessive, rimugina sulle preoccupazioni quotidiane, allucinazioni, sensazioni di sdoppiamento del corpo.

Modalità:

  • aggravamento con il freddo e l’umidità, con le vaccinazioni e alcuni trattamenti farmacologici, con le cipolle e il té;
  • miglioramento con il caldo secco, con la sudorazione e stirandosi.

Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì.

Natrium sulfuricum 5 CH granuli  > Il Natrium sulfuricum è il rimedio capostipite per il trattamento della ritenzione idrica localizzata soprattutto a livello addome e cosce. I soggetti che soffrono di ritenzione idrica aumentano di peso assumendo piccole quantità, anche solo bevendo un bicchiere d’acqua.

 Modalità:

aggravamento con il clima freddo umido o caldo, con l’immobilità, stando sdraiati sul fianco sinistro;

miglioramento con il clima secco, cambiando posizione e dopo l’emissione di gas.

Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì.

I rimedi omeopatici per uso locale per il fitness

Arnica montana 4DH, Harpagophytum procubens 4DH, Rhus toxicodendron 8DH, Ruta graveolens 8DH, Symphytum officinale 8DH, ana parti, in crema base a pH neutro.

Uso: prevenzione e trattamento di spasmi e dolori muscolari; applicare con lieve massaggio prima e/o dopo l’attività.

Selenium 4DH, Equisetum arvense 4DH, Panax ginseng 8 DH, Lepidium meyenii 8 DH, ana parti, in olio da massaggio a pH neutro.

Uso: tonificane e defaticante muscolare; applicare con lieve massaggio dopo l’attività fisica.

Nutraceutica e uso corretto degli integratori alimentari per il Fitness

È importante, per il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi, per chi pratica il fitness, seguire un’alimentazione integrata con aminoacidi, minerali, vitamine e principi attivi di piante officinali adattogene. Gli aminoacidi, quali costituenti delle proteine, svolgono una funzione plastica strutturale, difensiva e di regolazione. In presenza di stimolo allenante, le proteine costituiscono i componenti strutturale della massa corporea e tono muscolare. Gli aminoacidi essenziali devono essere assunti dalla dieta e quindi presenti negli alimenti o integratori, essi sono: isoleucina – leucina – treonina – lisina – metionina – fenilalanina – triptofano – valina. Gli aminoacidi ramificati (L-leucina, L-isoleucina, L-valina) svolgono il ruolo di regolatore della sintesi del turnover proteico muscolare. Altre sostanze da assumere durante l’attività di fitness sono la Creatina (molecola addizionata ad un gruppo fosforico), che si trasforma in fosfocreatina presente in tutti i tessuti muscolari, fonte di energia d’immediato utilizzo per i muscoli.

Minerali ad azione antinvecchiamento e antiossidante: selenio, rame, ferro.

Vitamine antiradicali liberi: vitamina A,E,C.

Piante adattogene:

Citrus aurantium L.

Arancio amaro (Citrus aurantium L.). Antiastenico e antifatica, stimolante anabolico. Bambosil (Bambusa arundinacea Schrader). Rinforza il sistema dei legamenti, del tessuto connettivale del derma e dell’articolazioni.

Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus Maxim). Pianta ad azione adattogena ed antistress, tonico psico-fisico. Come tonico è consigliato in caso di stanchezza, di ridotto rendimento, nelle convalescenze e difficoltà di concentrazione.

Ginkgo (Ginkgo biloba L.). Il ginkgo biloba ha un tropismo specifico per i vasi della circolazione venosa e arteriosa, soprattutto del microcircolo cerebrale, vestibolare e distale.

Gingko bilioba L.

Ginseng (Panax ginseng C. A. Meyer). Adattogeno, antistress, tonico, antiastenico, energetico, immunostimolante. Stimolante nervino e regolatore dell’asse ipotalamo-ipofisosurrenalico.

Guaranà (Paullinia cupana H. B. Kunth). Tonico e stimolante del sistema nervoso centrale (SNC). Utile negli stati di affaticamento e stress.

Maca (Lepidium meyenii Walp). Stimolante le prestazioni fisiche e mentali, aumento la resistenza alla fatica, migliora le prestazioni fisiche e sportive.

Tribulus terrestris L.

Spirulina (Spirulina maxima Setch et GGingko biloba L.aener). Integratore naturale di minerali e vitamine. Affaticamento, surmenage fisico. Anemia, nutriente per lo sviluppo e la crescita.

Tribulus (Borago Tribulus terrestris). Tonico anabolico, anabolizzante naturale negli allenamenti finalizzati all’aumento di massa muscolare, di forza, di resistenza e di potenza fisica.

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