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Medicina Integrata

Cure naturali per l’influenza

Pubblicato il 10/10/2013 da Rocco Carbone

Rappresentazione schematica del virus dell’influenza

L’influenza è una malattia virale causata da virus del genere Orthomixovirus, che infettano le vie aeree superiori (naso, gola, polmoni). È contagiosa e si trasmette per via diretta con il contagio diretto con una persona malata, respirando le piccolissime goccioline che sono espulse nell’aria con gli starnuti, bevendo e mangiando dalle stesse stoviglie e così via, o per via indiretta, attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.

Si manifesta con starnuti, rinite, malessere e prostrazione generale, febbre, infiammazione delle mucose delle vie aree superiori, mialgie e cefalee.

I principali sintomi dell’influenza

I soggetti a rischio e che possono manifestare complicazioni sono persone al di sopra dei 65 anni di età e soggetti affetti dalle seguenti patologie: diabete, malattie immunitarie, patologie cardiovascolari e respiratorie croniche.

L’influenza colpisce ogni anno in media l’8% della popolazione italiana, mantenendo un livello intermedio rispetto a quello osservato nella stagione 2005-2006, in cui è stato registrato il minimo storico di attività influenzale (4%), e quello osservato nella stagione 2004-2005, in cui l’incidenza ha raggiunto il massimo livello (12%) dall’avvio della sorveglianza nel 1999.

Le principali epidemie influenzali e loro trasformazioni

Rimedi usati in omeopatia per la cura dell’influenza

Gelsemium 9 CH granuli > Si manifesta con assenza di sete, pesantezza generale, tremori, febbre accompagnata da cefalea e scotomi. Uso: 5 granuli sublinguali da 3 a 4 volte al dì.

Eupatorium perfolíatum 7 CH granuli > Si manifesta consete intensa, dolori alle spalle,   alla schiena e occhi dolenti. Uso: 5 granuli sublinguali da 3 a 4 volte al dì.

Bryonia 9 CH granuli > Si manifesta con sete intensa, dolori al minimo movimento, pelle secca, febbre che aumenta di sera. Uso: 5 granuli sublinguali da 3 a 4 volte al dì.

Aconitum napellus L.

Belladonna 9 CH Granuli > Si presenta con volto congestionato, pupille dilatate, febbre alta, sudorazione intensa. Uso: 5 granuli sublinguali da 3 a 4 volte al dì.

Aconitum 7 CH granuli > comparsa improvvisa dei sintomi, sudorazione assente, febbre altissima, sete. Uso: 5 granuli sublinguali da 3 a 4 volte al dì.

Influenzinum I.N.F 30 CH granuli o globuli in tubo dose > L’Influenzinum può essere associato agli altri rimedi ed è utile in tutti gli stati influenzali. Uso: 5 granuli sublinguali da 2 a 3 volte al dì. Un tubo dose sublinguale due volte al dì nelle fasi acute, oppure un tubo dose una volta la settimana, per 4 settimane, per la prevenzione dall’influenza.  

Anas barbariae 200 k globuli > Rimedio utilizzato in associazione nei processi infiammatori. Uso: un tubo dose sublinguale due volte al dì nelle fasi acute, oppure un tubo dose una volta la settimana, per 4 settimane, per la prevenzione dall’influenza.  

Rimedi usati in fitoterapia per la cura dell’influenza

Echinacea TM > L’Echinacea stimola e potenzia le difese immunitarie durante le fasi acute dell’influenza bloccando la proliferazione batterica e virale. Uso: da  30 a 50 gocce 2 o 3 volte al dì.

Verbasco TM > Il Verbasco ha un’azione antinfiammatoria, espettorante, emolliente e antitussiva. Uso: da  30 a 50 gocce 2 o 3 volte al dì.

Rosa canina L.

Ribes nero TM > La TM di Ribes nero  ha un’antinfiammatoria, antipiretica e decogestionante. Uso: da  30 a 50 gocce 2 o 3 volte al dì.

Rimedio usati in gemmoterapia per la cura dell’influenza

Betula pubescens MG 1 DH > La Betula pubescens è un immunostimolante, drenante e tonico anyoastenico. Uso: da  30 a 50 gocce 2 o 3 volte al dì.

Rosa canina MG 1 DH > La Rosa canina è un immunostimolante, impiegata nei processi infiammatori e febbrili. Uso: da  30 a 50 gocce 2 o 3 volte al dì.

Cura dell’influenza con i Sali di Shüssler

Ferrum phosphoricum D6 > È impiegato nella I° fase dell’infiammazione con febbre inferiore a 39°C, con processi infiammatori della  sfera ORL.

Kalium muriaticum D6 >  È impiegato nella  II° fase dell’infiammazione con catarro e secrezioni biancastre, con processi infiammatori della  sfera ORL e bronchite.

Kalium phosphoricum D6 > È impiegato nella III° fase dell’infiammazione con febbre superiore a 39°C, con congestione cerebro vascolare, psichismo ansiogeno-depressivo)

Rimedi usati in oligoterapia per la cura dell’influenza

Mn Cu (Manganese e Rame) > Rimedi oligoterapici di della terza diatesi,  utilizzati per la prevenzione dei processi infettivi delle prime vie respiratorie recidivanti. Uso: 1 fiala sublinguale 3 volte la settimana per cicli di 2-3 mesi.

Au Cu Ag (Oro, Rame, e Argento) > Rimedio oligoterapico consigliato per soggetti debilitati e predisposti ad otiti, sinusiti, tonsilliti, ecc. Uso: 1 fiala sublinguale al risveglio.

Cu (Rame) > Rimedio oligoterapico utile per le  infezioni e infiammazione delle mucose del cago oro-faringeo. Uso: 1 fiala sublinguale 2 volte al dì nelle fasi acute.

Bi (Bismuto) > Rimedio oligoterapico per la cura delle infezioni batteriche del cavo orale. Uso: 1 fiala sublinguale 2 volte al dì nelle fasi acute.

I rimedi naturali per la cura dell’influenza

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Cure naturali per la frigidità e la sessualità femminile

Pubblicato il 10/10/2013 da Rocco Carbone

La nascita di Venere di Sandro Botticelli

La frigidità o anorgasmia è l’incapacità di ottenere eccitamento durante il rapporto sessuale, si manifesta con mancanza di eccitazione sessuale, assenza di lubrificazione vaginale e conseguente congestione della vagina che perdura sino al completamento dell’atto sessuale.

Come si classifica la frigidità

La frigidità non va confusa con l’anafrodisia che è l’assenza o diminuzione del desiderio sessuale. La frigidità può essere primitiva, secondaria o casuale. La frigidità primitiva si manifesta con assenza di orgasmo in donne che non hanno mai avuto un orgasmo; la frigidità secondaria si manifesta con una ridotta o perdita di capacità di ottenere l’orgasmo, mentre la frigidità casuale è dovuta a circostanze occasionali, a volte dovuto all’assunzione di farmaci antidepressivi e ipnotici. Le donne sofferenti di questo disturbo possono cadere in una sorta di frustrazione, tristezza o angoscia depressiva tale da ritenere sufficienti, ai fini del rapporto, gli abbracci, le carezze o i baci, evitando qualsiasi atto sessuale completo.

Le cause dell’eccitazione sessuale della donna

Il ciclo della sensualità femminile

Sembra che il 10% delle donne soffra di frigidità e non provi alcun piacere durante i rapporti sessuali, mentre il 30% delle donne si lamenta di non raggiungere l’orgasmo con la penetrazione ma solo attraverso la masturbazione.

Sono dati che riportano all’eterno dilemma sull’orgasmo clitorideo o vaginale. Secondo una tecnica recente per aumentare la sensibilità alcuni autori propongo l’iniezione di acido ialuronico, sul punto G. Il meccanismo di eccitazione nella donna scatta in seguito all’attivazione della libido (spinta dinamica verso il compimento dell’atto sessuale) ed è caratterizzata da diverse manifestazioni concomitanti. Da un punto di vista fisiologico il desiderio produce un iper-afflusso di sangue nei vasi che circondano la vagina provocando trasudazione di liquido dalle pareti vaginali stesse, facilitando la lubrificazione e l’allargamento della vagina; inoltre, si ha ipersecrezione di liquido delle ghiandole di Bartolini, che sboccano nel vestibolo, ossia all’inizio della vagina, agevolando la penetrazione.

La rappresentazione simbolica della frigidità femminile

visione alchemica simbolica del femminile e del maschile

il termine frigidità (dal latino frigidus, “freddo”) è espressione di mancanza o carenza di eccitazione erotica nei rapporti sessuali, riferendosi in particolare all’assenza del calore fisico ed emotivo che usualmente accompagna la risposta sessuale. La frigidità può essere dovuta a vari fattori, d’ordine fisico o psicologico, spesso succede ad episodi traumatici durante l’infanzia, un’educazione rigida, abusi sessuali brutali che reprimono la sessualità della donna. Simbolicamente la frigidità è espressione di freddezza che si manifesta con assenza di eccitazione mentale e periferica, il corpo resta freddo e quindi eroticamente muto, come se volesse negare, nascondere la sessualità. Lo stato di eccitazione bloccato inibisce, di conseguenza, l’orgasmo rendendo il rapporto sessuale fastidioso e deludente, giungendo fino al blocco totale della funzione sessuale.

Come curare la frigidità e migliorare il desiderio sensuale femminile con l’omeopatia

Agnus Castus 15 CH granuli

• Rimedio omeopatico per curare la riduzione di desiderio sessuale nell’uomo e nella donna. Può manifestare l’effetto paradosso: a dosi elevate può provocare l’effetto inverso. Uso: 5 granuli 2 o 3 volte al dì.

Ignatia 30 CH granuli

• Utile In caso di impotenza o frigidità la cui causa sia imputabile a un forte stress e stato d’ansia. Uso: 5 granuli 2 o 3 volte al dì.

Platina 9 – 15 – 30 CH globuli

• Rimedio omeopatico per le donne che per riflesso di difesa hanno rapporti dolorosi e per tale motivo sono intolleranti anche al minimo contatto, pur manifestando un forte desiderio sessuale con solletico costante degli organi genitali, può sviluppare ninfomania. Uso: dose scalare 9 – 15 – 30 CH globuli ogni 7 giorni.

Sepia 15 CH granuli

• In caso di frigidità, dovuta a depressione, indifferenze verso la vita con mancanza di desiderio e piacere durante il rapporto. Uso: 5 granuli 2 o 3 volte al dì.

Staphysagria 30 CH granuli

• Iperestesia vulvare che fa evitare di avere rapporti sessuali. Idee ossessive a sfondo sessuale, pratica onanismo (masturbazione) a causa della paura del sesso opposto. Uso: dose scalare 9 – 15 – 30 CH globuli ogni 7 giorni

Le piante medicinali usate in fitoterapia per la frigidità e per desiderio sensuale femminile 

Turnera aphrodisiaca

Damiana (Turnera aphrodisiaca Willdenow)

• Tonificante e stimolante sessuale, afrodisiaco, consigliata nei casi di calo del desiderio sessuale. La Damiana è una pianta afrodisiaca adatta a contrastare l’impotenza maschile, la frigidità femminile e il calo del desiderio sessuale. Uso: estratto secco: da 400 a 800 mg., 3 volte al dì.

Lepidium meyenii

Maca (Lepidium meyenii Walp)

• Utile rimedio per la cura delle disfunzioni sessuali, dell’infertilità e per l´affaticamento cronico. Migliora le prestazioni sessuali. La Maca determina una vasodilatazione dei vasi sanguigni negli organi genitali, ed in particolare agisce a livello del clitoride producendo una maggiore sensibilità clitoridea ed una maggiore lubrificazione vaginale. Uso: estratto secco: da 150 a 200 mg pro dose, (0,5% beta-ecdisone), 3 volte al dì.

Mucuna pruriens DC.

Mucuna (Mucuna pruriens DC.)

• Pianta tropicale delle isole Hawaii, la Mucuna pruriens, provoca irritazioni della pelle con congestione del clitoride e stimolo sessuale. Uso: estratto secco: da 50 a 150 mg pro dose, 2 o 3 volte al dì.

Muira puama

Muira Puama (Acanthea virilis Benth)

• Afrodisiaco e tonico generale. Pianta consigliata nella diminuzione della libido, impotenza sessuale e frigidità. Uso: estratto secco: da 1 a 1,5 g pro dose, 2 volte al dì.

Cura dei disturbi della frigidità e della sessualità femminile con i Fiori di Bach  

Mustard > Rimedio del risveglio del desiderio e della voglia.

Wild Rose > È il fiore del desiderio e dell’insufficienza funzionale, dell’apatia e dell’indifferenza.

Mimulus > Per la paura del rapporto sessuale.

Uso: 4 gocce sublinguali 4 volte al dì e prima del rapporto dei singoli fiori o del bouquet.

Uso dell’Aromaterapia per il desiderio sessuale femminile

Olio essenziale di Sandalo, Salvia, Gelsomino, Ylang-ylang Uso: massaggiare il tallone del piede, al di sotto del malleolo interno ed esterno e la parte alta del lobo dell’orecchio.

Riequilibrio energetico dei Chakra Attivazione del II° e IV° Chakra

Scambio energetico della sessualità trail II° e il IV° chakra

• La donna attraverso il II° chakra riceve l’energia seminale maschile, la elabora e la restituisce attraverso il IV° Chakra all’uomo sotto forma di energia affettiva.

Uso locale per la secchezza vaginale si consiglia olio di Soja, Actea racemosa e Trifoglio rosso. Uso: soluzione oleosa o gel a base di isoflavonoidi e fitoestrogeni da applicare localmente contro la secchezza vaginale e dolore durante i rapporti.

Per prevenire la secchezza vaginale, si consiglia di mantenere un’adeguata igiene intima con acqua tiepida e detergente clinicamente testato a pH 3,5 – 5,5 a base di estratti di Salvia, Timo ed Echium plantagenum ad azione lenitiva ed idratante.

Nutrizione e integrazione alimentare per la frigidità e per il desiderio sessuale femminile  

Sono considerati alimenti afrodisiaci lo zafferano (intensifica l’orgasmo), la cannella e zenzero (per il calo del desiderio). Sono, inoltre, da preferire i sapori piccanti e le spezie aromatiche. La carne rossa, i cibi piccanti, i cibi saporiti e un bicchiere di vino stimolano la libido. Il pesce, le ostriche (contengono zinco, legato alla produzione di testosterone e sperma), aragoste e crostacei in genere. Il cioccolato, i salumi e i formaggi contengono la fenilalanina (aminoacido), che stimola la produzione degli ormoni secreti durante l’atto sessuale. Evitare i cibi grassi che prolungano la digestione e provocano un afflusso di sangue verso il tratto gastro-intestinale con riduzione a livello degli organi genitali. Caratteristico è il torpore del dopo pasto. Evitare l’assunzione di maggiorana per la sua azione “frenante” sugli istinti sessuali.

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