• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Carrello
  • Area Studenti
  • Corso di Nutra-Naturopatia
  • Magister in Floriterapia
In Natura Felicitas

In Natura Felicitas

Scuola di naturopatia | Corsi medicina naturale online

  • Home
  • Chi Siamo
  • I Corsi
    • I Corsi di medicina Naturale
  • Libri
    • Testi di Approfondimento
    • Manuale delle Intolleranze e Reazioni Avverse agli alimenti
    • Ebook
    • Repertorio delle cure naturali
  • Blog
  • Contatti
  • Consulenza
  • Riviste
  • Elemento del menu

Medicina Integrata

Sostanze naturali e terapie integrate: spunti di riflessione dai seminari del gruppo di studio “Terapie Integrate e Sostanze Naturali

Pubblicato il 15/03/2022 da Rocco Carbone Lascia un commento

A cura di Andrea Geraci, Anna Maria Marella, Francesca Mondello, Annarita Stringaro.

Il  Gruppo di Studio Terapie Integrate e Sostanze Naturali dell’Istituto Superiore di Sanità Rapporti , ha pubblicato e promosso una serie di seminari atti a stimolare una riflessione su luci e ombre nel campo delle terapie integrate che prevedono l’uso di sostanze naturali.

Inoltre a è stato pubblicato nel rapporto ISTISAN  22/2 uno studio dal titolo “Sostanze naturali e terapie integrate: spunti di riflessione dai seminari del gruppo di studio “Terapie Integrate e Sostanze Naturali”.

A cura di Andrea Geraci, Anna Maria Marella, Francesca Mondello, Annarita Stringaro

I prodotti naturali hanno una lunga storia di utilizzo come farmaci, precursori di farmaci e/o coadiuvanti per il trattamento di varie condizioni patologiche e molti sono gli esempi di molecole derivate da sostanze naturali che hanno cambiato la storia della medicina, insieme ai relativi premi Nobel assegnati. L’interesse per le sostanze naturali è in progressiva crescita per ragioni culturali, scientifiche, economiche. Spesso alcuni prodotti di origine naturale, sotto forma commerciale di integratori alimentari, non sono né standardizzati, né studiati per tutte le loro possibili azioni, sia benefiche che avverse e si nota l’enorme richiesta da parte del consumatore di tali prodotti per uso “salutistico”. Questo volume vuole rappresentare uno strumento divulgativo delle ricerche recenti presentate in alcuni seminari organizzati dal Gruppo di Studio Terapie Integrate e Sostanze Naturali dell’Istituto Superiore di Sanità per stimolare una riflessione su luci e ombre nel campo delle terapie integrate che prevedono l’uso di sostanze naturali. ………………………per approfondimenti

Recensione del libro Planta Medicamentum Naturae

Pubblicato il 31/12/2021 da Rocco Carbone Lascia un commento

Aromaterapia, Gemmoterapia e farmacognosia delle piante medicinali

di Rocco Carbone

Il libro Planta Medicamentum Naturare si prefigge l’obiettivo di fornire le conoscenze, con il massimo rigore scientifico, della costituzione delle piante medicinali, del loro impiego e delle proprietà terapeutiche.  

ASTRACT

Volume dedicato alla moderna fitoterapia, aromaterapia e gemmoterapia, rappresenta il vero fondamento delle terapie naturali. Rivolto a tutti gli appassionati ed operatori del settore, suddiviso in una parte generale e una parte sistematica. Nella parte generale, sono elaborate le varie teorie con richiami di tossicologia e raccomandazioni all’uso delle piante medicinali. Segue la parte riguardante l’Aromaterapia con ampio spazio dedicato all’impiego degli oli essenziali, la Gemmoterapia e i gemmoderivati  da usare per un efficace drenaggio dei vari organi. Nella parte sistematica   sono descritte circa 180 monografie essenziali delle piante maggiormente utilizzate e di recente introduzione nella moderna Fitoterapia, con riferimenti alle fonti ufficiali, alle farmacopee europee ed all’organismo europeo (ESCOP). 

I disegni delle piante medicinali riportate nel libro in bianco e nero sono state realizzate, per conto dell’autore, dal pittore lucano R. Gattuso e si possono ammirare nella loro bellezza collegandosi dal link riportato nel libro

 Cosa imparerai

  • A consigliare e/o prescrivere secondo scienza e coscienza il giusto principio attivo.
  • A consigliare e/o prescrivere il giusto fitoterapico o integratore alimentare.
  • A riconoscere e distinguere le varie branche della fitoterapia: aromaterapia, gemmoterapia e fitomedicina.
  • Ad evitare interazioni tra piante medicinali e cure farmacologiche.
  • Ad evitare interazioni tra piante medicinali e alimentazione.
  • Ad evitare effetti collaterali tra piante medicinali e la gravidanza e allattamento.
  • Ad integrare l’alimentazione con rimedi naturali e  utili consigli.

A chi è rivolto

  • A tutti gli operatori della salute: nutrizionisti, medici, farmacisti, infermieri, naturopati.
  • A tutti coloro cheoperano nei centri di benessere e olistici.
  • A tutti  coloro che vogliono seguire uno stile di vita ecologico e in equilibrio con l’ambiente.
  • Agli informazione scientifica delle aziende di nutraceutici e integratori alimentari.
  • Agli operatori addetti al reparto naturale delle farmacie, erboristerie e grande distribuzione.

Com’è costituito

PARTE PRIMA – INTRODUZIONE ALLA FITOTERAPIA E RICHIAMI DI BOTANICA FARMACEUTICA E FARMACOGNOSIA

Argomenti – Introduzione e storia della Fitoterapia, Gli Erbari, Origini della moderna Fitoterapia, Richiami di Botanica farmaceutica e Farmacognosia, Il metabolismo delle piante   , Le classi di principi attivi delle piante medicinali, Attività delle piante officinali, Fitocomplesso, Formulazioni fitoterapiche, L’arte di formulare in Fitoterapia, Forme farmaceutiche: Tisane. Estratto secco. Macerato. Tintura madre. Macerato glicerico. Estratti fluidi. Raccolta delle piante officinali, Raccolta, essiccazione, conservazione, Fitoterapia e Farmacopea Ufficiale, Schede ESCOP,            Le norme di buona fabbricazione in Fitoterapia, Etichettatura.

 PARTE SECONDA – FARMACOGNOSIA E  TOSSICOLOGIA DELLE PIANTE MEDICINALI

Argomenti – Metabolismo delle sostanze tossiche, Controindicazioni delle piante medicinali, Controindicazioni in gravidanza, Precauzioni durante l’allattamento, Interazioni tra farmaci e piante, Interazioni tra alimenti e piante, Raccomandazioni all’uso delle piante.

PARTE QUARTA – GEMMOTERAPIA o MERISTEMOTERAPIA

Argomenti – Introduzione,  Definizione di Gemmoterapia, Piante utilizzate in Gemmoterapia, Repertorio gemmoterapico.     

PARTE QUINTA – SISTEMATICA DELLE PIANTE MEDICINALI

Argomenti – Criteri di scelta delle piante, Introduzione alla classificazione sistematica della piante, Monografie riclassificate delle piante medicinali di maggiore interesse in fitoterapia, circa 180 piante, secondo il seguente schema: Descrizione botanica, Famiglia, Sinonimi popolari, Nome inglese, Descrizione habitat, Droga utilizzata, Principi attivi,   Nomenclatura IUPAC,  Titolo di riferimento,  Claims botanicals, Proprietà terapeutiche, Meccanismo d’Azione, Preparazioni e dosi, Controindicazioni, Effetti collaterali, Interazioni, Raccomandazioni, Riferimenti ufficiali.

PARTE SESTA – APPENDICE – NORMATIVA E LEGGI RELATIVE ALLA COLTIVAZIONE E IMPIEGO DELLE PIANTE MADICINALI

Argomenti – Nota Ministero della Salute dei lassativi contenenti Aloe e Cascara, Circolare “Aniasi” n. 1 del 8 gennaio 1981, Circolare sospensione Kava Kava del 22 gennaio 2002, Circolare Prodotti Contenenti bioflavonoidi  del 4 luglio 2002, Circolare procedura di notifica etichetta art. 7 – DL.vo n. 111/1992, del 18 luglio 2002, Circolare Gingko biloba del 12 agosto 2002, Circolare n. 2 del 25 novembre 2004 – Prodotti a base di piante e derivati aventi finalità salutistiche, Comunicazione del Ministero della Salute  n. 600.12/28754 del 7/08/2006 – Cimicifuga racemosa, Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 169 – Attuazione della direttiva   2002/46/CE relativa agli integratori alimentari, Scheda di segnalazione di reazioni avverse a prodotti a base di piante of decreto dirigenziale 26 luglio 2019 DIREZIONE GENERALE PER L’IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE – Etichettatura di integratori alimentari contenenti sostanze, preparati ed estratti di piante del genere Curcuma. Decreto 10 agosto 2018 – Disciplina dell’impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali. (18A06095) – (G.U. Serie Generale , n. 224 del 26 settembre 2018).

Approfondimento

                                                         

I geloni, mani e piedi freddi che cambiano colore

Pubblicato il 13/01/2020 da Rocco Carbone Lascia un commento

Morbo di Raynaud

I geloni sono affezioni cutanee dovute ad una reazione abnorme al freddo. Si manifestano con chiazze di arrossamento ed edema violaceo, estremamente dolorose e pruriginose, localizzate soprattutto alle mani, alle estremità del corpo come naso, mento, talvolta ai lobi delle orecchie talloni e ginocchia.

Che cosa sono e come si formano i geloni

Morbo di Rayunaud Sono definiti acro-sindromi vascolari e sono causate da microtraumi del microcircolo periferico; si manifestano con le variazioni termiche e climatiche, facilmente riscontrabili dal colorito cutaneo rosso-violaceo, a volte si manifestano con perdita della sensibilità (parestesie o ipoestesie).
Nella maggior parte dei casi non si può parlare di vere e proprie patologie, ma di una
fisiologica reazione al freddo, in alcuni possono rappresentare il segnale d’allarme per alcune patologie.

Geloni delle dita dei piedi

I geloni localizzati alle dita delle mani prendono il nome di sindrome di Raynaud, questo tipo di disturbo colpisce generalmente le dita della mano, bilateralmente e colpendo l’intera falange o anche tutto il dito. Solo più raramente si verificano sui piedi, naso o orecchie. A causa del freddo o per un’intensa emozione il sistema delle arteriole e delle venule subisce una serie di dilatazioni e contrazioni repentine e disordinate creando stasi sanguigna.

Come si manifestano i geloni

In genere si manifestano secondo tre fasi:

  1. t fase ischemica: riduzione del flusso di sangue, le dita diventano ceree e perdono

sensibilità;

  • t fase cianotica: le dita assumono una colorazione bluastra a causa della stasi

venosa;

  • t fase eritrosica: il colorito è rosso e si avverte formicolio, prurito e a volte dolore; si tratta di un fenomeno di iperemia che indica che il flusso sanguigno sta tornando alla normalità.

Quali sono le precauzioni da prendere

La prevenzione si attua mantenendo al caldo, non soltanto le estremità, ma tutto il corpo perché lo stimolo scatenante non deve essere necessariamente a carico delle dita, ma tutti i recettori del corpo possono provocarlo. Per prevenire e alleviare i sintomi si consiglia l’uso di guanti e sciarpe. Per alleviare l’eritema e le lesioni possono essere utili anche pomate a base di glicerina, ossido di zinco, calendula, arnica o aloe vera.

La sindrome di Raynaud nella sua forma primaria ha un andamento benigno e scompare nel corso della vita. A seconda della localizzazione della sindrome e della sua manifestazione possono essere indicatori di altre patologie più gravi (Sindrome di Sjogroen, la Sclerodermia, l’Artrite Reumatoide ed il Lupus Eritematosus).

Rimedi usati in Omeopatia per i geloni

Pulsatilla 5-30 CH granuli

Pulsatilla rappresenta il rimedio di fondo tipologico per soggetti, soprattutto donne, affetti da questa sindrome. Sono geloni dovuti a fenomeni di congestione e stasi venosa che peggiorano con il calore, nonostante le estremità siano fredde con la sensazione generale di freddo e brividi. Uso: da 5 CH a 30 CH, 5 granuli, da 2 a 4 volte al dì.

Arnica 9 CH granuli

Stimola la circolazione periferica e del microcircolo, risolve microtraumi anche da shock termico. Utile anche in forma di crema per uso locale (non sotto forma di gel). Uso: 5 granuli, da 2 a 4 volte al dì.

Belladonna 9 CH granuli

Associato all’Arnica favorisce il riassorbimento e la fase decongestionante, riducendo il rossore, formicolio e bruciore. Uso: 5 granuli, da 2 a 4 volte al dì.

Agaricus Muscarius 5 CH granuli

Utile rimedio per i geloni localizzati soprattutto alle dita dei piedi e dei talloni, associati ad alterazioni della sensibilità cutanea, sensazione di essere trafitti da un gran numero di aghi di ghiaccio. Sensazione di bruciore accompagnato da prurito e formicolio. I sintomi peggiorano con il freddo e il gelo e migliorano con il caldo. Uso: 5 granuli, da 2 a 4 volte al dì.

Apis Mellifica 15 CH granuli

Geloni che si manifestano con edema rosato, di colore rosa acceso dovuti a stasi venosa capillare, delle estremità delle dita e delle zone esposte al freddo con dolore bruciante. Si sviluppa un prurito intenso dopo riscaldamento della zona. I sintomi migliorano con il freddo e peggiorano con il caldo. Uso: 5 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Rimedi usati in Gemmoterapia per i geloni

Aesculus Ippocastanum M.G. 1DH

Rimedio decongestionante vasale, migliora lo scambio della tunica vasale, ripristinando la microcircolazione periferica. Uso: da 30 a 50 gocce, 2 o 3 volte al giorno.

Formulazione per uso topico per i geloni

Arnica TM 10%

Hamamelis TM 5%

Aesculus ippocastano TM 5%

Hypericum TM 5%

Uso: prepara gel ana parti, uso ano-rettale – da 2 a 3 volte al dì. 

Come vanno presi i medicinali omeopatici

Pubblicato il 07/01/2020 da Rocco Carbone 2 commenti

Vedi altri articoli correlati

Omeopatia e giurisprudenza

Omeopatia per il fitness e il benessere psico-fisico

Omeopatia: che cos’è e come funziona

Come si presentano i medicinali omeopatici

Modalità di assunzione

La somministrazione dei medicinali omeopatici, in particolare dei granuli e globuli omeopatici, costituisce da sempre un argomento di curiosità tra i fruitori dell’omeopatia e di dissidio tra i sostenitori dell’omeopatia e la classe medica in generale. Era opinione comune, e tuttora riportata ancora in auge, considerare il fatto di non toccare i granuli o globuli con le dita una precauzione per evitare di asportare la patina di tintura madre spruzzata sul granulo in fase di preparazione, e quindi con una conseguente perdita di efficacia del rimedio.

Recenti studi concernenti la diffusione dei sistemi, l’analisi di stratigrafia, nonché, la nuova tecnologia di preparazione dei rimedi omeopatici, dimostrano che la tintura madre è ripartita omogeneamente e diffusa in profondità nel granulo. Alla luce di queste considerazioni, le predette giustificazioni, di non toccare i granuli con le dita, vengono a cadere; quindi, questa modalità di assunzione dei granuli ed altri rimedi omeopatici, costituirebbe un solo motivo igienico.

Le giuste regole di somministrazione dei medicinali omeopatici

Le regole d’oro della somministrazione Il successo terapeutico di un trattamento omeopatico basato sulla scelta e definizione del simillimum, richiede il rispetto e l’applicazione di alcune regole e attenzioni, espresse nel seguente formulario. I granuli e i globuli omeopatici devono essere somministrati per via orale sublinguale e lasciati sciogliere in bocca, sotto la lingua.

Somministrazione per assorbimento sublinguale

La via di somministrazione per eccellenza dei medicinali omeopatici è la via sublinguale. I medicinali omeopatici e tutti rimedi naturali di natura vibrazionale (oligoterapici, organoterapici, litoterapici, Sali di Scüssler) vengono somministrati per assorbimento, della via orale, sublinguale. La mucosa della faccia inferiore della lingua, ha una notevole capacità di assorbimento, dovuto alla ricca vascolarizzazione.

Questa mucosa svolge un ruolo importante, infatti, il maggiore assorbimento avviene tramite una ghiandola sublinguale che fa parte delle ghiandole salivari. Ogni cosa che sia masticata o ingerita viene in contatto con essa e con le mucose circostanti; ogni sostanza viene assorbita e trasferita nella rete di sottili capillari che fanno parte della struttura della ghiandola sublinguale e riversate direttamente nella circolazione sanguigna.

Tale assorbimento evita il circolo epatico e l’alterazione che ne consegue, il sangue venoso che refluisce dalla cavità orale, in generale, sbocca nella vena cava superiore e procede direttamente verso il cuore, da dove è istantaneamente distribuito nell’intero torrente circolatorio.

Come si somministrano i medicinali omeopatici nei lattanti e bambini

Nei lattanti e nei bambini somministrare il rimedio omeopatico, granuli, sciolti in acqua o latte e nel biberon, senza che ne venga alterata l’efficacia. Evitare il contatto dei granuli con le dita, i granuli e i globuli non devono essere toccati con le dita, ma versati nell’apposito tappo contenitore e lasciati cadere in bocca, sotto la lingua. Versare il contenuto dei tubetti di dose unica direttamente sotto la lingua, servendosi del tappo dosatore, specie se si tratta di granuli e globuli che, in tal modo, si dissolvono in tempo brevissimo.

Come avviene l’assorbimento di un rimedio omeopatico

L’assorbimento del rimedio omeopatico è basato sull’effetto di superficie, cioè sul contatto tra la sferula impregnata con la diluizione omeopatica e la mucosa sublinguale. Il granulo ha un minor effetto di superficie, rispetto ai globuli ed è preferito per assunzioni ripetute durante la giornata.

Assumere i granuli lontano dai pasti, a bocca pulita e senza sapori in bocca. Evitare di assumere menta, canfora, sostanze volatili e aromatiche, queste sostanze possono interferire con l’assorbimento o con l’attività dei rimedi omeopatici. Hahnemann faceva inalare canfora quando voleva interrompere la sperimentazione omeopatica in corso sui volontari sani.

La posologia è uguale sia per gli adulti sia per i bambini, generalmente è consigliata l’assunzione contemporanea di 3 o 5 granuli.

Le fiale bevibili si somministrano versando il contenuto direttamente sotto la lingua, anche se precedentemente miscelato in poca acqua, e attendendo circa 30 secondi prima di deglutire.

Le gocce vanno assunte versando il numero prescritto in una piccola quantità d’acqua o direttamente sotto la lingua, trattenendo il liquido nel cavo orale per circa 30 secondi prima di deglutire.

Quali precauzioni prendere  per assumere correttamente un rimedio omeopatico

Evitare l’uso di dentifrici e collutori a base di menta.

Evitare l’assunzione contemporanea di rimedi omeopatici con spezie o alimenti aromatici crudi, cibi piccanti, aglio, cipolla, caffè, tè, camomilla, sigarette e alcolici.

Evitare l’assunzione contemporanea di rimedi omeopatici con alimenti, cosmetici e farmaci contenenti tannini, e pseudotannini, rabarbaro, cacao, guaranà, matè, caffè, ipecacuana, idrastis, malva.

Con quale frequenza vanno assunti i medicinali omeopatici

Nelle forme acute di rimedio va assunto più volte al giorno, mentre nelle forme croniche la somministrazione avviene a intervalli più lunghi (settimanali, quindicinali, mensili) e per un lungo periodo. La frequenza della somministrazione va diradata progressivamente fino alla scomparsa del sintomo, in base al miglioramento.

Quali sono i materiali usati pet il confezionamento dei medicinali omeopatici

I contenitori I materiali utilizzati per il confezionamento dei medicinali omeopatici sono il vetro per fiale e gocce e la plastica per granuli e globuli. Sono stati condotti test di biorisonanza, su confezione di plastica, di vetro e di alluminio. Le confezioni di plastica e di vetro, hanno confermato l’emissione, anche attraverso le pareti del contenitore, delle onde elettromagnetiche verificabili con apparecchi EAV (elettro agopuntura di Voll) e VEGA (Test Reflesso Vegetativo, messo a punto da H. W. Schimmel), e da test kinesiologici messi a punto da George Goodheart. Con le confezioni di plastica e di vetro, gli strumenti impiegati hanno dato sempre risposte positive, mentre con lo stesso rimedio, ma nel contenitore di alluminio, non si è ottenuta alcuna risposta. Questo si è verificato per qualunque tipo di diluizione del rimedio. Si può quindi affermare che l’alluminio esercita una funzione schermante nei confronti delle frequenze emesse dai prodotti omeopatici dinamizzati, pertanto, l’utilizzo di questo materiale, impedisce la dispersione elettromagnetica, mantenendo inalterate nel tempo le caratteristiche del prodotto. Questo concetto è valido ai fini della conservazione e del mantenimento dell’efficacia del rimedio; al contrario, l’uso di questo materiale limita, di fatto, l’impiego diagnostico di apparecchio EAV, VEGA e kinesiologico. Inoltre, interrompe l’informazione che si viene a stabilire nel circuito paziente-rimedio-strumentazione-terapeuta.

Bibliografia di riferimento

1 –  Carbone G., Carbone R. Medicinali Omeopatici. Preparazione, somministrazione, meccanismo di azione normativa.  Dibuono edizioni srl, Villa d’Agri  (PZ), 2015.

2 – Carbone R. Conoscere i prodotti Omeopatici. Preparazione, somministrazione, meccanismo di azione.  Aldenia Edizioni, Firenze 2019. ISBN: 9788894842395

Stitichezza e lassativi naturali

Pubblicato il 06/01/2020 da Rocco Carbone Lascia un commento

In medicina naturale e in naturopatia “la malattia comincia dal colon”, infatti,  l’eliminazione non corretta di scarti e tossine può determinare gravi ripercussioni sulla salute.

Che cos’è e come si manifesta

La stitichezza, stipsi o costipazione intestinale  può manifestarsi in modo occasionale o prolungata, si manifesta con una ritenzione di materiale fecale nell’intestino, emissione di feci compatte, dure e disidratate, con dolore durante l’evacuazione e sensazione d’incompleto svuotamento.

Quali sono le cause della stipsi

Fattori di rischio e le cause della stitichezza

Le cause della stipsi sono dovute principalmente al movimento  dell’intestino (peristalsi) e riconducibili alle seguenti cause: regime alimentare squilibrato, alterazione della flora intestinale, sedentarietà, carenze di vitamine e minerali, gravidanza, insufficienza epatica, patologie dolorose dell’alvo (emorroidi, ragadi), assunzione di farmaci (antidepressivi triciclici, preparati a base di ferro, antiacidi a base di alluminio, antitussivi, antipepilettici, analgesici e antibiotici), ansia e stress, problemi emozionali, viaggi, inibizione volontaria dello stimolo,  alimentazione scarsa di fibre, intolleranza al latte vaccino (stipsi spastica).

Alimentazione consigliata per la stipsi

Seguire un’alimentazione ricca di “fibre alimentari” che rappresentano la porzione non nutritiva delle pareti dei vegetali (frutta,  verdura e cereali), sono costituite da cellulosa, emicellulosa, lignina, pectina e gomme. Sono sostanze idrofile che hanno la capacità di trattenere acqua, aumentando il volume intestinale della massa fecale, pertanto, sono definiti lassativi di massa.

Gli alimenti che facilitano le funzioni evacuatorie, sono: avena, frutta (arance, prugne, pere), ortaggi (carciofi, carote); cereali integrali (frumento, farro, pane integrale, kamut), pane integrale, minestre vegetali con legumi e bucce, verdure cotte (radicchio, catalogna, cicoria, radici, carciofi, zucchine), alimenti ricchi di fermenti lattici (yogurt, latte fermentato e probiotici). Bere molto acqua durante e soprattutto fuori dai pasti, assumere saltuariamente un cucchiaio di olio d’oliva o di vasellina la sera per “ammorbidire” la massa fecale.

Dieta consigliata per la stipsi

Alimenti da evitare e che favoriscono la stipsi

Alimenti da evitare per l’azione astringente, sono: limoni, riso, nespole, banane,  the, mele, mirtilli. Per un corretto funzionamento dell’intestino è importane seguire un’alimentazione corretta e regolare; evitare situazioni di stress e che possono provocare forti emozioni;  inoltre, si consiglia di assumere integratori alimentari contenenti fibra grezza, semi di plantago e fermenti lattici.

Rimedi naturali per la stitichezza usati in Omeopatia

Alumina 5 CH, granuli > perdita del capacità espulsiva, difficoltà ad evacuare anche feci molli, utile negli anziani e bambini. Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì, e prima di andare a letto.

Graphites 9 CH granuli > utile rimedio della stipsi che si manifesta durante il periodo mestruale. Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì, e prima di andare a letto.

Hydrastis canadensis 9 CH granuli > stipsi atonica con assenza di stimoli alla defecazione, durante la gravidanza e dopo il parto. Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì, e prima di andare a letto.

Nux vomica 9 CH granuli > stipsi da abuso di farmaci e da intossicazione alimentare (fumo, caffè), stipsi del manager che si manifesta con senso di evacuazione incompleta. Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì, e prima di andare a letto.

Platina 5 CH granuli > stipsi aggravata durante il viaggio e durante le mestruazioni. Uso: 5 granuli sublinguali 2 o 3 volte al dì, e prima di andare a letto.

Rimedi naturali per la stitichezza usati in Gemmoterapia

Betulla pubescens MG 1 DH  > purificante e drenante cellulare aspecifico

Quercus peduncolata MG 1 DH > atonia e ipotonia intestinale

Vacciniumvitis idaea MG 1 DH > disturbi del transito intestinale,

Uso: da 30 a  50 gtt 2 o 3 volte al dì.

Rimedi naturali per la stitichezza usati in Fitoterapia

Tisana di Senna Composta

Rabarbaro Rheum-officinale

Senna  foglie 30%

Rabarbaro 15%

Frangula 15%

Malva  e/o Liquirizia 20 %

Uso: 10 g (un cucchiaio) in 200 ml di acqua, infuso da bere la sera.

Ispagul polvere  > costipazione cronica, aumenta il volume da 1 a 40 volte, azione lubrificante e riduce la sensazione di fame. Uso: capsule o buste da assumere con molta acqua 2 volte al dì.

Psillio polvere > costipazione in soggetti con ragadi ed emorroidi,  le mucillagini svolgono azione lenitiva delle mucose intestinali. Uso: 2  cucchiai di semi per infuso.

Fiori di Bach per la stitichezza di natura emozionale

Formula stipsi del viaggiatore 

Walnut > cambiamento fisiologico

Crab apple > purificazione

Rock water > rigidità e contenimento

Chicory > ritenzione e congestione

Uso: 4 gocce sublinguali, 4 volte al dì

Formula stipsi infantile 

Walnut > cambiamento di abitudini, (nella prima infanzia: asilo, babysitter)

Star of Bethlehemm > trauma emozionali,  stipsi del neonato (shock da separazione materna)

Vervain > arrossamento cutaneo e calore

Uso: 4 gocce sulinguali al bisogno

Rimedi naturali per la stitichezza usati in Litoterapia

Grés rose 8 DH   > granelli di sabbia, favoriscono il movimento dell’intestino

Rimedi naturali per la Fibromialgia

Pubblicato il 22/12/2019 da Marta Chiappetta Lascia un commento

Il termine Fibromialgia (FM) deriva dall’unione della parola latina fibra e da quelle greche myo (muscolo) e algos (dolore) e si utilizza per indicare una sindrome caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso associato a rigidità e astenia.

Come si manifesta la fibromialgia

Il dolore cronico interessa i muscoli e le strutture connettivali fibrose (legamenti e tendini), non è sempre presente ma compare ad intervalli e colpisce prevalentemente le spalle, la colonna vertebrale, il cingolo pelvico, le braccia, i polsi e le cosce. Al dolore cronico si associano altri sintomi tipici del quadro, che possono manifestarsi anche solo in parte, ma che accompagnano sempre la sintomatologia dolorosa: disturbi del sonno, crampi e movimenti incontrollati delle gambe durante la notte, parestesie, formicolii, intorpidimento, cefalea, disturbi gastrointestinali (sindrome del colon irritabile e gastrite), dismenorrea e disturbi sessuali, alterazioni della temperatura corporea, vertigini, acufeni, tachicardia, intolleranza al freddo, disturbi cognitivi con confusione, difficoltà di concentrazione e perdita di memoria a breve termine. Tali manifestazioni sono definite “fibro-fog” ovvero annebbiamento fibromialgico.  La sindrome è prevalente nel sesso femminile e il suo esordio avviene tra i 20 e i 30 anni; tuttavia, questo intervallo può variare molto perché spesso i soggetti che ne soffrono aspettano diverso tempo prima di consultare gli specialisti, convivendo anche per lunghi periodi con i sintomi.

Questa sindrome può simulare altre condizioni cliniche come la depressione, i disturbi reumatici e la sindrome da stanchezza cronica (CFS), patologia con cui spesso la fibromialgia viene confusa poiché presenta sintomi molto simili. Ciò che distingue la FM da altre patologie reumatiche dolorose è la presenza di specifici punti, detti tender point (punti dolorabili) che diventano dolenti alla digitopressione. La sofferenza vissuta dal soggetto deriva dal fatto che i muscoli, costantemente in tensione, provocano forte dolore e rigidità; inoltre il continuo stato di tensione esaurisce le energie causando stanchezza e difficoltà anche nel fare piccoli sforzi.

Il dolore fibromialgico è atipico, migrante, diffuso e si manifesta dal collo fino agli arti inferiori. Nel 90% dei casi è soprattutto mattutino, si accompagna a stanchezza e facile affaticabilità che compromettono fortemente la qualità della vita del soggetto, costretto a riposi prolungati e a stati di adinamia.  Tuttavia l’astenia, pur presente, non è il sintomo predominante. Nella FM l’eziologia è più specificatamente connessa ad un trauma, sia fisico che psichico e la sindrome non rappresenta alterazioni evidenti di alcuna natura, né nel sangue, né a livello muscolare, articolare e neurologico.  Molti soggetti affetti da FM manifestano fenomeni ansiosi o depressivi, spesso associati ad attacchi di panico. Lo stato depressivo, soprattutto, si verifica nella FM come nel caso di tutte le malattie che comportano un dolore cronico.  Questa condizione peggiora quando, di fronte all’assenza di risultati evidenti negli esami di laboratorio, il soggetto va incontro ad isolamento, sensi di colpa e sentimenti di rabbia poiché spesso non viene creduto, né dai medici, né dai familiari.

Comprendere l’aspetto psichico è molto importante perché fa parte delle cause di innesco del disturbo. Lo stress continuato e persistente o quello traumatico che deriva da lutti, separazioni, eventi negativi e la presenza di un contesto ansiogeno (familiare e lavorativo) può scatenare la sindrome in soggetti predisposti, così come l’esposizione al freddo e all’umidità, le posture viziate, le disfunzioni tiroidee e l’intolleranza al glutine.  

Manifestazioni simboliche della fibromialgia

I soggetti fibromialgici sono caratterizzati da ipersensibilità, forte senso del dovere, cattiva gestione delle emozioni, grande dipendenza affettiva e bisogno di conferme esterne. La costante tendenza a reprimere le emozioni provoca un’implosione di energie negative che si trasforma nel corpo in una gabbia invisibile che blocca i muscoli, inibendo l’azione e caricando di attrito e dolore i movimenti.

L’approccio delle cure naturali alla fibromialgia è globale. La strategia utilizzata si concentra molto sull’individuazione delle cause, sull’educazione del soggetto, anche attraverso l’informazione sulla patologia e sul programma terapeutico, sulla modificazione dello stile di vita, soprattutto con l’inserimento di una moderata e continuativa attività fisica e un supporto psicologico (o psichiatrico) abbinato alle cure farmacologiche.

Cura della fibromialgia con i rimedi omeopatici

Bryonia 7-9 CH granuli

Il rimedio agisce su tutte le algie articolari con diversa localizzazione che peggiorano con il movimento, il calore e lo sfioramento. Il soggetto accusa dolore lancinante, febbre e cefalea. I sintomi migliorano con il riposo, le applicazioni fredde, con una forte pressione e sdraiandosi sulla parte dolente. Bryonia è utile per i soggetti irritabili e agitati che desiderano stare soli e non vogliono essere toccati o disturbati. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Rhus Toxicodendron 9 CH granuli

Rimedio d’elezione nella FM che corrisponde ad un soggetto in cui prevale la rigidità; quest’ultima peggiora in una fase iniziale del movimento per poi migliorare gradualmente. La rigidità si presenta soprattutto al mattino, al risveglio, con intorpidimento e formicolio, in presenza di clima freddo e umido e dopo il riposo. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Ruta 5-7 CH granuli

Il rimedio ha un tropismo elettivo su tendini, cartilagini e muscoli. Si utilizza quando il soggetto accusa debolezza, indolenzimento, rigidità con senso di contusione localizzato ai polsi, alle caviglie e alla colonna vertebrale, come se il corpo fosse “schiacciato”. I dolori peggiorano a contatto con il letto e il paziente fibromialgico deve continuamente cambiare posizione durante il sonno. I sintomi peggiorano con il riposo e con l’umidità mentre migliorano con il calore e il movimento. Utilizzare la 15 CH se i dolori sono molto intensi. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Actaea racemosa (Cimicifuga) 7- 9 CH granuli

Rimedio particolarmente efficace nella donna fibromialgica eccitabile, estroversa, vitale e molto loquace. I dolori, bruschi e intensi, si localizzano al collo e alla schiena, peggiorano di notte, in prossimità delle mestruazioni e in menopausa. Le braccia sono intorpidite e i dolori nella parte bassa della schiena si irradiano anche alle cosce. Tipiche d questo rimedio sono le fobie, come quella dei topi o delle malattie: nella tipologia costituzionale le turbe comportamentali si alternano alle manifestazioni fisiche. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.


Rhododendron 7-9 CH granuli

Ha un’azione specifica sui tessuti fibrosi e muscolari e sul sistema nervoso periferico. I dolori si concentrano alle estremità del corpo, sono erratici e lancinanti. Il soggetto Rhododendron ha una marcata sensibilità ai cambiamenti climatici che generano anche sintomi mentali, è irrequieto, ansioso e ha una bassa autostima. Il quadro sintomatologico migliora con il movimento e il caldo secco. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.


Arnica 9-15 CH granuli

Rimedio molto noto nel trattamento dei traumi (anche quelli psichici), Arnica agisce a livello dei muscoli e del tessuto cellulare. Il soggetto accusa un malessere caratterizzato da affaticamento fisico, dolore simile ad una contusione con sensazione che il letto sia troppo duro. I sintomi si presentano dopo un trauma o uno sforzo fisico prolungato, peggiorano con il contatto e il movimento mentre migliorano con il riposo. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.

Kalmia 9 CH granuli

Si utilizza quando i dolori muscolari, così lancinanti da impedire anche i movimenti più semplici, si spostano dall’alto verso il basso. La sensazione dolorosa “migra” su diverse parti del corpo ed è accompagnata da intorpidimento. I sintomi peggiorano con il movimento e intorno a mezzogiorno.  Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno

Causticum 7-9 CH granuli

Il soggetto che ha bisogno di questo rimedio accusa debolezza generale, rigidità e dolore concentrato principalmente al rachide cervicale e dorso-lombare. Il dolore è molto forte, simile a quello di una lussazione e spesso è accompagnato da bruciore e indolenzimento. A differenza degli altri, i sintomi di Causticum migliorano con il tempo umido e peggiorano con quello secco. Il soggetto che corrisponde al rimedio è astenico, triste, scoraggiato e avverte un’ansia con sensazione di disgrazia imminente. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.


Gelsemium 9-15 CH granuli

Il rimedio viene prescritto quando il soggetto lamenta estrema debolezza e stanchezza del corpo e degli arti con pesantezza delle membra, emicrania con turbe visive, cefalea occipitale irradiata al collo e alle spalle. I sintomi peggiorano con le forti emozioni e le cattive notizie mentre migliorano dopo un’abbondante emissione di urina e con la sudorazione. Gelsemium è fortemente emotivo, soggetto a panico, tremore e insonnia causata dal timore di eventi futuri. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.

Hypericum perforatum 15-30 CH granuli

Ha un’azione elettiva in caso di traumi  delle terminazioni nervose. I dolori sono acuti e pungenti, spesso intollerabili e accompagnati da spasmi. I sintomi peggiorano con il freddo,l’umidità e al minimo tocco sulla zona colpita. Migliorano sdraiandosi sull’addome. Uso: 3-4 granuli 3 volte al giorno.

Cura della fibromialgia con la Gemmoterapia

Ficus carica MG  1 DH

Il gemmoderivato di Ficus Carica si ricava dalle gemme fresche del fico; è un importante rimedio per le manifestazioni psicosomatiche ed ha un’azione riequilibrante del sistema neurovegetativo. Uso: 20 gocce 2-3 volte al dì in poca acqua fino a miglioramento dei sintomi. Raccomandazioni; non esporsi al sole durante il trattamento. Utilizzare con cautela per uso esterno. Assumere solo dietro consiglio medico.

Tilia tomentosa MG 1 DH

Tilia tomentosa L.

Il Tiglio ha effetti spasmolitici e sedativi, agisce sui disturbi del sonno (anche nei bambini), sull’ansia e sui sintomi legati alla somatizzazione. Uso:  30 gocce 2 volte al giorno in poca acqua fino a miglioramento dei sintomi. Non eccedere nel dosaggio. Effetti collaterali:  sono stati segnalati casi di “effetto paradosso”:  in questi casi sospendere la somministrazione o diminuire il dosaggio. Assumere solo dietro consiglio medico.

Cura della fibromialgia con la Fitoterapia

Artiglio del diavolo  TM (Harpagophytum procumbens DC.)  

(Harpagophytum procumbens DC.)

Rimedio antinfiammatorio, antiflogistico  e spasmolitico, ha un’azione diretta sull’apparato osteoarticolare e sulle patologie degenerative che lo colpiscono. Come trattamento della fibromialgia aiuta ad alleviare il dolore e l’infiammazione. Uso: estratto secco 400 mg pro dose, 2 volte al giorno. TM 20-30 gocce in poca acqua 2 volte al giorno. Controindicazioni: non somministrare in gravidanza, allattamento, in caso di disturbi gastrici e duodenali e ai bambini al di sotto dei 12 anni. Effetti collaterali: il sapore amaro può provocare nausea; l’assunzione di dosi elevate può avere effetti lassativi. Interazioni: il rimedio potenzia l’effetto dei farmaci antiaritmici e anticoagulanti (warfarin). Raccomandazioni: assumere a stomaco pieno e fare delle pause nel trattamento ogni due mesi. Assumere solo dietro consiglio medico.

Uncaria TM (Uncaria tomentosa Willd)

Grazie ai fitosteroli contenuti, questa pianta ha un’azione antinfiammatoria, antidolorifica e simil-cortisonica, in particolare a livello delle articolazioni. L’Uncaria è nota soprattutto per la sua azione immunostimolante e antivirale, per questo è molto indicata nella prevenzione delle patologie invernali. Uso: 20-30 gocce 2 volte al giorno in poca acqua. Controindicazioni: non utilizzare in gravidanza, allattamento e malattie autoimmuni. Effetti collaterali: dosi eccessive possono causare diarrea. Raccomandazioni: assumere lontano dai pasti. Cicli continuativi possono provocare ipovitaminosi di tipo A. Assumere solo dietro consiglio medico.

Salice bianco ES (Salix alba L.)

Questa pianta è indicata per i dolori ossei e articolari, acuti e cronici, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie  e antidolorifiche dovute all’acido salicilico presente nella corteccia: per questo motivo in fitoterapia viene chiamata “aspirina erboristica”. La scorza dei giovani rami ha un’azione miorilassante  e costituisce una terapia a lungo termine, sia della fibromialgia che dei reumatismi articolari. Uso: estratto secco 500 mg pro dose, 2 volte al giorno. TM 20 gocce 2 volte al giorno. Controindicazioni: non somministrare in gravidanza e allattamento, durante il periodo mestruale e nei soggetti affetti da patologie gastriche (ulcera e gastrite). In soggetti sensibili si possono manifestare disturbi gastrointestinali. Evitare l’uso nei soggetti con sensibilità ai salicilati. Assumere solo dietro consiglio medico.

Passiflora TM (Passiflora Incarnata L.)

Rimedio utilizzato per stati d’ansia con ipereccitabilità muscolare, palpitazioni, nervosismo e stress. La Passiflora ha un’azione sedativa e lievemente ansiolitica, rilassa la muscolatura, non crea sonnolenza al risveglio e non procura dipendenza o assuefazione.  Uso:  20-30 gocce di TM in poca acqua 2 volte al giorno. Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con ansiolitici ed antidepressivi, psicofarmaci in generale, sonniferi e alcol. Effetti collaterali: nausea, vomito, vertigini; in caso di sovraddosaggio si può verificare un effetto paradosso. Non somministrare nei soggetti ipersensibili o allergici.Assumere solo dietro consiglio medico.

Boswelia TM (Boswellia serrata L.)

(Boswellia serrata L.)

Gli acidi boswelici contenuti nella pianta hanno un’azione antinfiammatoria e analgesica, per questo la Boswelia è indicata come coadiuvante nei dolori articolari e muscolari, nelle infiammazioni locali e nei problemi alle articolazioni. Il suo utilizzo è fortemente consigliato sia in caso di fibromialgia che di artrite. Uso:  20-30 gocce di TM in poca acqua 2 volte al giorno, lontano dai pasti. Estratto secco, 200 mg estratto secco in compresse o capsule, suddiviso in 2 o 3 assunzioni giornaliere, lontano dai pasti. Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con ansiolitici ed antidepressivi, psicofarmaci in generale, sonniferi e alcol. Effetti collaterali: in alcuni casi l’assunzione può provocare nausea, diarrea ed eruzioni cutanee. Non somministrare in gravidanza, allattamento e in associazione con  farmaci anticoagulanti orali. Assumere solo dietro consiglio medico.

Cura della fibromialgia con l’Oligoterapia

Manganese- cobalto (Mn-Co)

Trattamento oligoterapico d’elezione per le distonie neurovegetative. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno o a giorni alterni. Nei bambini utilizzare metà dose.

Magnesio (Mg)

Il Magnesio regola l’eccitabilità muscolare ed è indicato nella sindrome fibromialgica, in quella da stanchezza cronica, nei disturbi del sistema nervoso e nella stanchezza fisica e psichica. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno o a giorni alterni. Nei bambini utilizzare metà dose.

Litio (LI)

Oligoelemento  indicato per  instabilità emozionale, nervosismo, depressione, ansia, abulia e insonnia su base ansiosa. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno o a giorni alterni. Nei bambini utilizzare metà dose.

Calcio (Ca)

Elemento essenziale per molte funzioni dell’organismo come l’eccitabilità muscolare, la contrattilità cardiaca e la crescita ossea. E’ indicato per la FM poiché agisce sui disturbi neuromuscolari. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno o a giorni alterni. Nei bambini utilizzare metà dose.

Nutrizione e Integrazione Alimentare per la cura della fibromialgia

Nei soggetti fibromialgici è utile l’integrazione di Vitamina E che riduce il dolore muscolare e migliora la circolazione, di Vitamina B1 (tiamina) che ha un’azione antidolorifica, e di vitamina B2,  elemento fondamentale per molte funzioni del metabolismo e dei tessuti. Inoltre, sono consigliati Acido alfa lipoico e PEA (palmitoiletanolamide)  esadecanammide è un amide derivato degli acidi grassi di membrana (acido palmitico ed etanolamina), di natura endogena che agisce fisiologicamente come modulatore biologico, favorendo il controllo della fisiologica reattività tissutale. Fu descritta la prima volta nel 1993 dalla prof.ssa Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina, che si dedicò  allo studio e pubblicazioni scientifiche della PEA.              

Riferimenti bibliografici

Carbone R. Planta medicamentum naturae – Aromaterapia, gemmoterapia e fitoterapia, Dibuono edizioni   srl, Villa d’Agri  (PZ),  nuova edizione 2008.

  • Vai alla pagina 1
  • Vai alla pagina 2
  • Vai alla pagina 3
  • Pagine interim omesse …
  • Vai alla pagina 14
  • Vai alla pagina successiva »

Barra laterale primaria

Iscriviti alla Newsletter

Argomenti del blog

  • Medicina Integrata
  • Notizie
  • Ricerche
  • Rimedi Naturali
  • Schede di naturopatia
  • Senza categoria
  • Terapie Naturali

Riguardo a Noi

  • Home
  • Chi Siamo
  • I Corsi
    • I Corsi di medicina Naturale
  • Libri
    • Testi di approfondimento
    • Manuale delle Intolleranze e Reazioni Avverse agli alimenti
    • Ebook
  • Blog
  • Contatti
  • Riviste
  • Consulenza
  • Riviste
  • Facebook
  • Youtube

Articoli recenti

  • Sostanze naturali e terapie integrate: spunti di riflessione dai seminari del gruppo di studio “Terapie Integrate e Sostanze Naturali
  • Recensione del libro Planta Medicamentum Naturae
  • Recensione del libro “Intolleranze e reazioni avverse agli alimenti”. Farmaciavirtuale.it – 14 dicembre 2021
  • Cos’è la Pandemic Fatique?
  • INTOLLERANZE E REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI

Proprietà

DR Studio Formazione S.r.l.s.

P.IVA: 05425850657

E-mail: info@drstudioformazione.it

Privacy Policy | Cookie Policy

Footer

Proprietà

Dott. Rocco Carbone

C.F. CRBRCC48B24E482W

P.IVA: 05425850657

E-mail: info@naturafelicitas.it

 

Privacy Policy | Cookie Policy

Articoli recenti

  • Sostanze naturali e terapie integrate: spunti di riflessione dai seminari del gruppo di studio “Terapie Integrate e Sostanze Naturali
  • Recensione del libro Planta Medicamentum Naturae
  • Recensione del libro “Intolleranze e reazioni avverse agli alimenti”. Farmaciavirtuale.it – 14 dicembre 2021
  • Cos’è la Pandemic Fatique?
  • INTOLLERANZE E REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
  • Facebook
  • Youtube

Riguardo a Noi

  • Home
  • Chi Siamo
  • I Corsi
    • I Corsi di medicina Naturale
  • Libri
    • Testi di approfondimento
    • Manuale delle Intolleranze e Reazioni Avverse agli alimenti
    • Ebook
  • Blog
  • Contatti
  • Riviste
  • Consulenza
  • Riviste

© 2023 Dott. Rocco Carbone | tutti i diritti sono riservati