Descrizione

È una pianta spontanea, originaria delle coste Orientali dell’america del Nord, diffusa nei giardini d’Europa, simile al nocciolo europeo. Fiorisce da gennaio ad aprile.
È un arbusto o piccolo albero a foglie ovoidali con picciolo corto, dal fusto tortuoso, con rami flessibili e foglie intere ovali a margine dentato.
I fiori, autunnali, sono piccoli, giallo-ocra, raggruppati in fascetti all’ascella di una brattea. Il frutto è una capsula giallo-bruna, che si apre in 4 lacinie.
Il nome deriva dal greco hama, insieme e melon, melo: che fiorisce nello stesso tempo dei meli.
Droga utilizzata: foglie e corteccia.
Cosa contiene
Tannini (gallotannini e amamelitannini) e acido amamelitannico. Flavonoidi (quercetina, kaempferolo, afrelina). Olio essenziale (esenale, esenolo, linalolo, guaiacolo, α-terpinolo, α e β-ionone, eugenolo).
L’amamelide vanta un’alta percentuale di tannini tra cui l’amamelitannino, flavonoidi (quercetina, mircetina, astragalica, kaempferolo), terpeni (saponine) e olio essenziale.
Il tannino è una classe di composti contenuti in diverse piante con proprietà analoghe a quelle dell’acido tannico.
A cosa serve
È una pianta con tropismo specifico per il distretto venoso, con proprietà flebotonicaTP[1]PT, analgesica ed antinfiammatoria.
Painta utilizzata nelle flebiti, varici e nelle emorroidi. Astringente, antidiarroica.
Possiede proprietà emostatiche utili nelle dismenorree e nelle emorroidi sanguinanti, senza spasmo anale.
Per uso esterno s’impiega per le contusioni e distorsioni, per le infiammazioni locali della pelle e della mucosa e per il trattamento sintomatico dei problemi collegati alle vene varicose, come gambe pesanti e doloranti, varici ed emorroidi.
Per uso cosmetico è impiegata come astringente, schiarente, rinfrescante e lenitiva.
Come funziona
Il meccanismo d’azione è attribuibile alla coagulazione delle proteine protoplasmatiche da parte dei tannini, sviluppa una riduzione della permeabilità vasale conferendo un’azione astringente e vasotonica. L’azione decongestionante, astringente e vasocostrittiva periferica è dovuta all’azione dei tannini idrosolubili e dell’acido amamelitannico, mentre i flavonoidi esplicano la loro azione ripristinando il tono muscolare delle pareti venose compromesse durante le infiammazioni.
Come si usa
Tisana: 3 g di corteccia o 2 g di foglie, in 200 ml di acqua, 2 o 3 volte al dì. Estratto fluido: da 10 a 20 gtt pro dose, 2 o 3 volte al dì. Tintura F.U.: da 20 a 40 gtt pro dose, 2 o 3 volte al dì. Estratto secco: 500 mg pro dose, 2 o 3 volte al dì. Tintura madre: da 30 a 50 gtt pro dose, 3 volte al dì, lontano dai pasti.
Uso esterno – Pomate al 10% di E. F. o al 5% di T.M. Impacchi con acqua distillata di amamelide.
Avvretne d’uso
Controindicazioni: la presenza di tannini può ridurre l’assorbimento del ferro. Non assumere in concomitanza all’assunzione di integratori a base di ferro.
Effetti collaterali: l’alto contenuto di tannini può indurre disturbi della mucosa gastrica con gastralgie e disturbi epatici.
Raccomandazioni: iIn caso di utilizzo come antidiarroico, se il disturbo non s’interrompe dopo il terzo giorno, consultare il medico. Come flebotonico usare almeno per due mesi consecutivi e in particolar modo durante la stagione estiva.
Riferimenti ufficiali: F.U. IX Ed. 1991, F.U. X Ed. 1998, ESCOP fascicule 5.
TP[1]PT Erboristeria Domani, n. 2/1999.
Riferimenti bibliografici:
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