Mangiare cibi antinfiammatori riduce il rischio dei disturbi cardiovascolari
Studio pubblicato dal Journal of the American College of Cardiology (JACC), condoto da un gruppo di ricercatori del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School di Boston (USA), guidato da Frank Hu.

In questo studio si mette in evidenza che, le persone abituate a mangiare alimenti che provocano infiammazione, hanno un maggior rischio di malattie cardiovascolari.
EDIP (empirical dietary inflammatory pattern)
Il risultato della ricerca ha classificato i cibi secondo una scala di classificazione, EDIP basata sull’assunzione di 18 gruppi di alimenti associati a diversi livelli di risposta infiammatoria.
I cibi da evitare e che produco infiammazione includono:
carne rossa, carne lavorata, carne di organi, carboidrati raffinati (farine raffinate) e bevande zuccherate.
Cibi con effetti antinfiammatori
I cibi con effetti antinfiammatori sono in genere di derivazione vegetale e ad azione antiossidante.
Essi sono: verdure a foglie verdi, verdure e frutti contenenti flavonoidi, cereali integrali, noci, frutta, tè, caffè e vino.
Inoltre, nello stesso numero del Journal of the American College of Cardiology (JACC) è stata pubblicata un lavoro di ricerca sull’uso delle noci.
Su 324 anziani sani che, consumano da 30 a 60 grammi di noci al giorno, si riduce la concentrazione di sei biomarcatori dell’infiammazione tori su dieci.
Sostiene Sujatha Rajaram, della Loma Linda University, in California Concludev, che:
“È scientificamente provato che mangiare noci abbassa il colesterolo LDL e che può ridurre anche l’infiammazione, un’altro fattore di rischio cardiovascolare”.
Concludendo, suggerisce ai pazienti, che hanno una ipercolesterolemia e altri fattori di rischio cardiovascolare”, di introdurre le noci nella loro dieta.
Lascia un commento