Descrizione

È un’alga di colore bruno, cresce in acque poco profonde e sulle rocce, in particolare sulle coste della Manica e dell’Oceano Atlantico, formando degli ammassi di circa 15-20 cm di spessore. Ha il tallo ramificato in nastri di qualche decimetro di lunghezza cosparso di vescicole più o meno evidenti. Denominata quercus marina da Plinio che la usò nel trattamento delle manifestazioni dolorose osteoarticolari, e la citò nelle Naturalis Historia come colorante rosso per le lane e per belletti e cosmetici. Il nome deriva dal Latino fucus, alga e vesiculosus, bitorzoluto.
Droga utilizzata: tallo disseccato.
Cosa contiene
Iodio e Iodio organico. Esteri solfonici di polisaccaridi (fucoiodina). Mucillagini (algine, alginati, fucoidina, laminarina). Acido alginico. Lipidi (fucosterolo e fitolo). Sali minerali. Oligoelementi. Carotenoidi. Vit. C.
A cosa serve
Pianta utilizzata per le sue proprietà ipolipemizzante, utile nei dismetabolismi lipidici e nelle ipertrigliceridemie. Coadiuvante nelle cure dimagranti e nell’obesità. Depurativo, tonificante e lassativo.
Come funziona
La presenza di iodio conferisce alla pianta un’azione iodofora, stimola l’attività catabolica tiroidea con azione ipolipemizzante. Lo iodio captato dalla tiroide, dopo il quindicesimo giorno di assunzione induce uno stimolo sul metabolismo basale attivando la fase catabolica. L’acido alginico e gli alginati svolgono un’azione di lassativi meccanici; inoltre, sono usati nell’industria farmaceutica ed alimentare come gelificanti.
Come si usa
Estratto fluido: 30 gtt pro dose, 2 o 3 volte al dì. Estratto secco: 300 mg pro dose, da 2 a 4 volte al dì. Tintura madre: 50 gtt pro dose, 2 o 3 volte al dì.
Avvertenze d’uso
Controindicazioni: ipertiroidismo ed ipotiroidismo severo. Ipertensione, aritmie anche lievi, ipereccitabilità. Sconsigliato l’uso in gravidanza ed allattamento. Non somministrare a bambini.
Effetti collaterali: la presenza di mucillagini conferisce alla droga un leggero effetto lassativo. Dosi elevate possono provocare agitazione, extrasistoli e tachicardia. L’iperdosaggio può causare ipertiroidismo con tremori, irritabilità, tachicardia.
Interazioni: con farmaci contenenti tiroxina.
Raccomandazioni: non assumere in modo continuativo, l’uso prolungato può causare ipereccitabiltà. Si consiglia di non superare tre mesi di cura.
Riferimenti ufficiali: F.U. IX Ed. 1991, F.U. X Ed. 1998, F. U. XI Ed. 2002, Farmacopea Europea IV Ed. 1998/1999.
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